PDDM: Sr. M. Giuseppina Pratillo

Nazione di nascita: Italia
+ 31/12/2007 Albano

Carissime Sorelle
Mentre l’anno 2007 sta per concludersi, il Signore passa in mezzo a noi a ricordarci che Egli viene! Si è reso presente nella comunità di Albano DM con la chiamata a sé della nostra carissima sorella

SR. M. GIUSEPPINA – M. ELISABETTA PRATILLO
nata a Francolise (CE), il 19 dicembre 1905.

La comunità stava cantando il “Te Deum” di fine anno, e all’invocazione: “Tu, Signore, sei la nostra speranza, non saremo confusi in eterno!” Sr. M. Giuseppina esalava l’ultimo respiro, consumata dagli anni. Erano le ore 17,30.
Aveva fatto il suo ingresso in Congregazione, il 28 gennaio 1939 ad Alba, non più giovanissima. Proveniva da una famiglia numerosa, di 12 figlie, molto credente. Una nipote, Sr. M. Sandrina Pratillo, l’ha seguita tra le Pie Discepole. Prima della sua entrata in Istituto prestava il servizio domestico al parroco.
Dopo il noviziato ha fatto la prima professione, ad Alba il 14 aprile 1941 e nel 1946 la professione perpetua. Ha compiuto la sua missione principalmente nelle case paoline (Alba, Pescara, Catania, Ostia, Roma) e questo era per lei un vanto. “Sono stata accolta ad Alba, nella comunità paolina e finora ho trascorso il mio tempo quasi sempre presso i paolini”. Con fatica si rassegnò di non potervi rimanere oltre, fino al compimento dei suoi giorni e scriveva: “Nonostante la mia avanzata età ho sempre compiuto con amore e generosità il mio dovere e vorrei ancora continuare, in modo particolare a Roma dove ho vissuto parecchio tempo. Anzi, cominciando dal Superiore di Roma e da tutti i confratelli, hanno avuto sempre una grande stima della mia persona e molto riguardo”. Era davvero una figura di discepola di riferimento per molti fratelli! Riguardo alla sua relazione con il Fondatore testimonia: “Pochissime volte ho avuto la fortuna di incontrarmi con il Primo Maestro, ma devo dire che ogni volta, anche se fu solo per un istante, solo uno sguardo, una parola, ha lasciato sempre in me una grande pace e gioiosa tranquillità”.
Aveva una profonda e ricca sensibilità spirituale che coltivava con cura. In un incontro personale di alcuni anni fa, mi diceva a memoria le preghiere che recitava durante la Celebrazione Eucaristica. Le chiesi di metterle per iscritto e di inviarmele. Hanno il sapore di una vita formata dalla liturgia, rispecchiano uno spirito di universalità proprio di chi prega in forza di un ministero che le è stato affidato. Capiva bene come l’adorazione abbia il suo inizio e sostegno nella celebrazione eucaristica.
“Preghiera prima della partecipazione alla S. Messa: O mio Dio, eccomi ai tuoi piedi per offrirti col Sacerdote il sacrificio del Corpo e del Sangue del tuo Divin Figlio, mio pietoso Redentore. Con questa offerta intendo adorarti e ringraziarti debitamente, onde riportare su di me e su tutti i miei cari vivi e defunti, sulla nostra Congregazione, sulla nostra Comunità, su tutta la Famiglia Paolina, sulla Santa Madre Chiesa, sul Santo Padre, e su tutti i fedeli vivi e defunti, gli effetti della tua Misericordia; la remissione dei peccati e l’abbondanza delle tue grazie. Illumina, Signore, la mia mente, infiamma il mio cuore, affinché io assista attivamente e santamente al Santo Sacrificio.
All’elevazione dell’Ostia nella S. Messa, per rendere più accetta la mia adorazione mi faccio aiutare dalla S. Vergine, Madre nostra Maria e dico: Ti adoro Gesù, Dio e Uomo nell’Ostia santa, come ti adorava la tua SS.ma Madre quando appena nato ti depose nella grotta di Betlemme e per supplire alla mia insufficienza ti offro le sue adorazioni, quelle di S. Giuseppe, dei pastori, dei magi e quelle di tutti gli Angeli che circondavano la capanna”.
Alla conclusione del 2007 e all’inizio del 2008, Sr. M. Giuseppina sta davanti a noi come un’icona che ci parla di “pienezza”, non solo perché si spegne colma di giorni, ma perché ha vissuto con gioia, con totalità fino all’ultimo. Infatti aveva compiuto da poco i 102 anni ed era la decana della Famiglia Paolina.
La Vergine Maria, da lei tanto pregata e amata, nella festa della sua divina maternità, la introduce a contemplare per sempre il volto di Dio. Questa nostra sorella che tanto amò e curò la rappresentazione del mistero della natività nel presepe, proprio nel tempo natalizio viene accolta in Paradiso, dove darà continuità alla preghiera di intercessione iniziata in terra. Gioisci in Dio, Sr. M. Giuseppina!


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