FSP Stati Uniti: Sr Mary Caroline Tessa

Nazione di nascita: USA
+ 19/03/2008 Boston

Il 19 marzo, verso le ore 10 p.m. (locali), nell’infermeria della comunità di Boston, il Signore ha chiamato a sé per festeggiare nella “sua Casa” i sessant’anni di consacrazione religiosa,

Sr. MARY CAROLINE MARIE TESSA
nata a New York (Stati Uniti) il 1° luglio 1923

Sr. M. Caroline era una delle sorelle che, nel silenzio e in una grande operosità, ha contribuito giorno dopo giorno a costruire la storia della nostra presenza negli Stati Uniti. Entrò in Congregazione, nella casa di Staten Island il 13 agosto 1944 e iniziò subito, con generosità e semplicità, a svolgere il lavoro presso la legatoria, felice di poter confezionare i libri che le sorelle portavano nelle pesanti borse di “propaganda”. Alla fine della seconda guerra mondiale raggiunse Roma, con altre due sorelle, per unirsi al gruppo delle novizie che con Maestra Nazarena Morando si preparavano alla professione. Il 19 marzo 1948, esattamente sessant’anni, fa, emise la prima professione nelle mani di M. Tecla. Rientrata subito dopo negli Stati Uniti, collaborò all’apertura della casa di Derby e dal 1950 al 1960 contribuì all’estensione dell’apostolato paolino nella comunità di Youngstown, OH.
Nel 1960 rientrò a Boston e iniziò il servizio presso la legatoria, dapprima come assistente e poi come responsabile del settore. Lavorò nell’apostolato tecnico per oltre quarant’anni interrotti solo dal mandato di superiora della comunità di Boston. Era un cardine della legatoria, un punto di riferimento specialmente per le giovani che si affacciavano alla vita paolina: nel suo reparto apprendevano non solo l’arte della confezione dei libri ma anche la gioia di sentirsi  autentiche paoline. Sr. M. Caroline aveva per tutte parole di incoraggiamento e di sostegno. La sua vita, irradiava la gioia di appartenere totalmente al Signore e di seguire le orme dell’apostolo Paolo. Lo slogan che era spesso sulle sue labbra dava un soffio di buon umore a tutto il reparto: “Coraggio, Biagio, la vita è un passaggio…”.
La sapienza e l’amore alla vocazione paolina, resero Sr. M. Caroline anche una presenza preziosa e significativa per le sorelle della comunità che per due mandati la elessero consigliera locale. Riconosceva che ogni avvenimento della vita era mosso da un disegno provvidenziale del Padre. Nella sua timidezza, preferiva non parlare di se stessa, ma tutta la sua persona, retta e trasparente, era una eloquente testimonianza dei valori eterni, della bellezza di una vita che si consuma nell’amore. Da quando, nel 1994, prestava aiuto nel “Marketing” gestendo il database del settore, aveva imparato a instaurare un dialogo silenzioso con le migliaia di persone che affollavano il computer del dipartimento: ogni scheda era per lei qualcosa di vivo perché rappresentava volti specifici di persone che ricordava con fedeltà al Signore e di cui si faceva carico in un’incessante preghiera d’intercessione. Era una presenza non solo serena ma allegra, desiderosa di essere comunicatrice di gioia. Le barzellette che raccontava ogni giorno, a colazione, erano proverbiali e le sorelle incuriosite, attendevano ogni mattino che lei, con l’arguzia caratteristica, dicesse loro… “Desiderate ascoltare la barzelletta di oggi?”. Era la nota che dava un colore particolare a tutta la giornata.
Con la serenità e la pace con cui è vissuta, ha accolto nello scorso mese di febbraio, il responso medico che aveva diagnosticato il rapido evolversi di un tumore al pancreas. Ormai desiderava solo essere il luogo in cui il Signore poteva manifestare tutta la sua misericordia, e implorava il dono della pazienza per poter essere trovata, fino alla fine, fedele in tutto. E il Maestro divino ha voluto farle un ultimo, grande regalo: chiamarla a sé nella festa di San Giuseppe, il santo a lei tanto caro che aveva accompagnato tutti i momenti importanti della sua vita e che aveva sostenuto fino all’ultimo giorno, nella fedeltà, il “dono, offro, consacro” della sua professione.
Con affetto.

Sr. Anna Maria Parenzan
Vicaria generale

Roma, 20 marzo 2008