FSP Italia: Sr Maria Emma Fornaro

Nazione di nascita: Italia
+ 04/09/2008 Albano

vi comunichiamo che verso mezzogiorno, proprio mentre stava concludendo il pranzo, nella comunità “Tecla Merlo” di Albano il Signore ha chiamato a sé, per passare all’altra riva, la nostra sorella

FORNARO MARIA ANNA Sr. MARIA EMMA
nata a Pulsano (Taranto) il 1° marzo 1916

Apparteneva a una bella famiglia pugliese che ha donato alla Congregazione tre sorelle, delle quali lei era la maggiore. Sr. Maria Teresa e Sr. Maria Margherita avevano seguito con grande entusiasmo la strada tracciata dalla sorella e Sr. Maria Emma era felice di sentirsi uno strumento del Signore nella trasmissione del grande dono vocazionale.

Entrò in Congregazione nella casa di Taranto il 10 dicembre 1939, poco dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale. Trascorse a Taranto i primi tempi di formazione dedicandosi presto alla diffusione del Vangelo nelle famiglie e collettività. Nell’aprile 1940, venne trasferita a Foggia dove sperimentò, in pieno clima bellico, momenti di spavento ma anche di una particolare e provvidenziale protezione. La Regina degli Apostoli e San Paolo, invocati con assiduità e fede, liberarono le sorelle da ogni pericolo e soprattutto dalla pioggia di bombe e proiettili che si abbatterono sulla loro città.

A Roma, visse il noviziato che concluse il 19 marzo 1943 con la prima professione. E subito dopo, con bontà e gioia, mise a servizio delle comunità la sua abilità nella confezione degli abiti. Per molti anni è stata di valido aiuto nella sartoria romana e in quella di Grottaferrata. Era felice soprattutto quando si avvicinava il tempo della “vestizione” e poteva contribuire a preparare gli abiti nuovi per le giovani postulanti. Quanti “punti lenti” e “sottopunti” ha dato Sr. M. Emma nella sua vita paolina… quanta pazienza, quanta disponibilità e generosità nel prestare un servizio spesso poco gratificante e svolto nelle retrovie… Ma Sr. Maria Emma aveva scoperto il segreto per trasformare ogni espressione della vita in preghiera e offerta, in sacrificio gradito al Padre.

La sofferenza bussò presto alla sua porta: dal 1949 al 1955 dovette sostare nella comunità di Albano per curare la salute e da allora le sue condizioni fisiche furono sempre un po’ fragili. Ma continuò a spendersi e a sovraspendersi, con il sorriso sulle labbra, nei tanti impegni comunitari. A Genova, Aosta, Taranto, Livorno, svolse il servizio di sarta, di cuoca, di commissioniera. …