PDDM Italia: Sr. M. Giustina Larcher

Nazione di nascita: Italia
+ 09/01/2009 Sanfrè

Carissime sorelle
Ieri sera, 9 gennaio 2009, alle ore 23.30 dalla Comunità di Sanfrè (CN), ha raggiunto la casa del Padre, la nostra sorella

SR. M. GIUSTINA – FIORENTINA LARCHER
nata il 6 febbraio 1916, a Ruffrè (Trento)

località riposante e quieta, circondata da boschi meravigliosi, nei pressi del Passo Mendola, (1360 m.), luogo di incomparabile bellezza naturale, di fama mondiale.
La giovane Fiorentina, abituata a fissare in alto lo sguardo, alle cime innevate dei suoi monti, dominati sovente da una Croce o da un’effigie mariana, si formò alle altezze anche spirituali. Aveva respirato l’alone di sacralità e mistero sorto attorno alla persona di San Romedio a cui, nella zona, è dedicato un antico santuario. Inviava immancabilmente una cartolina dai suoi monti a chi era in responsabilità: “In questi giorni sto respirando l’aria pura dei pini del mio paese e posso pregare nella Chiesa in cui ho ricevuto tante grazie” o scriveva semplicemente “saluti da queste montagne trentine”.
Sr. M. Giustina si era formata alla solidità, a una rettitudine e trasparenza alpina, che univa a un cuore buono, generoso, tenero. Appartiene alla prima generazione della vita dell’Istituto, in cui la solidità dei principi della formazione paolina trovava un fertile terreno nei sani fondamenti cristiani, acquisiti in famiglia. Entrò ad Alba (CN) il 15 ottobre 1930, appena sei anni dopo la fondazione dell’Istituto. Raccontava di essere stata raggiunta, in quelle montagne lontane da Alba, da qualche paolina propagandista, segno che la pastorale vocazionale era congiunta alla missione apostolica. I certificati, datati anni 1930, che fa quasi emozione toccare, la presentano così: “Di costituzione “sana e forte”; “La sunnominata ragazza tenne sempre una condotta morale ottima, sicché meriti di essere raccomandata”. Entra in noviziato, giovanissima, nel 1932, emette la professione il 18 agosto 1933, ad Alba e la professione perpetua il 18 agosto 1939 a Catania.
Nel tempo successivo alla Professione partecipò alla diffusione del Vangelo a Torino, poi fu nelle case San Paolo: a Roma, a Catania, ad Alba. Dal 1952 al 1954 ebbe una sosta a Sanfrè per malattia tubercolare. Riprende la missione diretta nelle case San Paolo ad Alba e, per successivi mandati, fu responsabile di comunità: a Vicenza, ad Alba, a Cinisello Balsamo, ad Albano. L’ultima tappa presso i Paolini fu a Ospedaletti nel 1979. I ministeri svolti furono: servizio in lavanderia, in cucina e in laboratorio. Negli anni 80 passò a Trento, nella nostra Casa DM, dove rimase per una decina d’anni e da cui scriveva a Madre M. Lucia Ricci: “Sempre la ricordo, specie quando le campane di Trento suonano a festa e anche nella preghiera e adorazione in questa Chiesa a lei tanto cara” (1990). Soffrì, quando nel 1993, la Casa fu chiusa, perché credeva all’efficacia di una presenza silenziosa, adorante, richiamo all’Assoluto, ma aderì e accolse: “Mi spiace tanto per la chiusura di Trento, speriamo che giovi per un meglio”. Negli ultimi tempi si dedicò al cucito, prima a Trento, poi a Roma. Le sue condizioni di salute consigliarono poi, come luogo adatto per lei, la casa di Sanfrè che raggiunse nel 1999. In uno dei suoi recenti scritti alla Superiora Generale, Sr. M. Regina Cesarato, manifesta: “Che il Divin Maestro le conceda tante grazie specialmente in questo tempo per la Congregazione. Mi ricordi al Signore, data la mia giovinezza! Il Signore, nella sua misericordia, mi aiuti a sapermi preparare. Grazie di quello che fa per le Pie Discepole”.
Il Vangelo di oggi ci presenta Gesù mentre compie il suo ministero nella sinagoga di Nazaret: “Lo Spirito del Signore mi ha mandato per annunciare ai poveri un lieto messaggio” (Lc 4, 18). Ci chiediamo: che cosa ha annunciato questa nostra sorella discepola? Ha comunicato Dio, su cui la sua vita era saldamente ancorata, come su una Roccia stabile. I lunghi tempi, passati in preghiera adorante, l’hanno assimilata profondamente al Maestro Divino, così da irradiarne la luce anche nel suo volto di pace. È defunta, consumata come una candela, circondata dall’attenzione delle sorelle di Sanfrè, in seguito al complicarsi delle sue generali condizioni di salute, specie della malattia asmatica,. Il “grazie” fu la sua ultima parola! Grazie anche a te, carissima sorella, perché hai costruito la tua casa sulla Roccia, Cristo Gesù!
Certamente Sr. M. Giustina intercederà per le prossime neo-professe e professe perpetue, per il Convegno, che inizia oggi a Roma, delle Sorelle che operano nei Centri liturgici, per la prossima fondazione a Gerusalemme. Anche noi preghiamo per lei!


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