PDDM Italia: Sr. M. Imelda Cattapan

Nazione di nascita: Italia
+ 24/08/2009 Cinisello Balsamo

Carissime sorelle
Oggi 24 agosto 2009, alle ore 8.15, dalla comunità di Cinisello Balsamo (MI), il Signore ha portato con sé, nel suo regno di pace, la nostra sorella

SUOR M. IMELDA – MARIA CATERINA CATTAPAN
Nata a Castelfranco (TV) il 1° luglio1921.

Maria Caterina entra in Congregazione il 29 ottobre 1934, in un tempo in cui il nostro Istituto era giuridicamente unito alle Figlie di San Paolo. Il parroco però presenta la giovane rivolgendosi a
“Rev .Ma Madre Superiora Suor Scolastica – Alba
Mi pare di poterle dire che la giovanetta Maria, che aspira a farsi suora della Pia Società San Paolo sarà un buon acquisto. Colgo l’occasione per inviarle i miei più rispettosi ossequi”. Treville, 13.12.1935”.
Era stata preceduta in Congregazione dalla sorella Sr. M Erminia, attualmente ancora missionaria in Argentina. Entra in noviziato ad Alba (CN) il 26 febbraio 1939, facendo parte del primo gruppo di noviziato proprio di Pie Discepole, con la guida della giovane maestra Sr. M. Lucia Ricci. Emette la prima professione il 25 marzo 1940 e i voti perpetui, sempre ad Alba (CN) il 25 marzo 1946. Nella prima fase della sua vita di Pia Discepola, 1940 – 1949, partecipa alla comune missione paolina di diffusione del Vangelo, con la propaganda a Torino, Milano e Bordighera. A partire dagli anni 1950 fino al 1963 è nelle Case San Paolo in Roma, Vicenza. Dopo brevi periodi trascorsi nel servizio all’Apostolato Liturgico ad Alba e a Genova è nuovamente a Vicenza, prima presso la Società San Paolo, poi nel Centro di Apostolato Liturgico per la sartoria ecclesiastica, servizio svolto anche con vigile attenzione all’accoglienza presso il Vescovado. La minuscola comunità di Pie Discepole rendeva visibile il carisma nella sua complementarietà. Questo diligente servizio contribuì a guadagnare la stima e l’apprezzamento dei sacerdoti e anche a far sbocciare qualche nuova vocazione. Quando le verrà chiesto di lasciare Vicenza esprimerà la fatica del distacco scrivendo più tardi a Madre M. Lucia Ricci: “I Vicentini mi vogliono ancora bene, ogni tanto si ricordano anche se mi sono allontanata. Sono stata 20 anni a Vicenza… Il primo luglio compio 70 anni, mi sembra di averne 20, perché cerco di mantenermi sempre con il cuore giovane, amando il Signore con tutto il mio essere. Chieda per me misericordia, che lo sappia amare e compiere il suo volere. E poi Paradiso!” (1991). Passò un periodo a Trento e quindi fu a Firenze. Poi, con il trascorrere degli anni e il venir meno delle forze fisiche, fu trasferita a Cinisello Balsamo.
Mai, però, perse l’interesse per l’apostolato e, per quanto poté, sebbene in carrozzella, godeva partecipare alla liturgia della comunità, specie di domenica, unendo la sua voce argentina nel canto dei salmi. Traspariva dalla sua persona la fede e lo spirito di preghiera, che venivano colti anche quando, più giovane, poteva recarsi ancora in famiglia. Viene ricordata perché, nel Duomo di Castelfranco, occupava abitualmente il terzo banco, davanti al SS. mo Sacramento. Lo spirito di preghiera permeava la sua persona per cui era quasi naturale che gli ultimi giorni della sua vita ne fossero come una manifestazione. Dalle sue labbra fluiva una preghiera continua, espressa nell’invocazione a Maria: “Salve o Regina, Maria vieni a prendermi…Maria tu hai sofferto tanto, aiutami ad offrire la mia sofferenza”.
Gioiva per aver lasciato l’ospedale e per trovarsi nuovamente in comunità. L’Unzione degli Infermi, che le fu amministrata la sera precedente alla morte, le diede forza per fare della sua vita un’offerta cosciente e serena, nella pace. Lasciò questo quasi come un dono alle sorelle che le erano state amorevolmente tanto vicine nell’acutizzarsi della malattia, trombosi disseminata, che l’ha portata al compimento della sua vita terrena. Al momento del suo passaggio alla vita eterna ha avuto la consolazione della presenza di Sr. M. Luciana Dal Masetto, superiora provinciale, e altre sorelle.
Il Vangelo di questa giornata ci narra l’esperienza dell’apostolo Filippo che poteva testimoniare all’amico Natanaele: “Abbiamo incontrato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, GESÙ…”. Forse anche Sr. M. Erminia trasmise alla sorella Maria la gioia di essere discepola del Maestro! L’intercessione di Sr. M. Imelda ottenga anche a noi la capacità e lo zelo di comunicare a tanti giovani la gioia di aver incontrato Gesù!


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