FSP Italia: Sr M. Rosalia Bovo

Nazione di nascita: Italia
+ 27/01/2010 Albano

ITAENGESP

poco dopo le ore 13, nella comunità Giacomo Alberione di Albano, si è addormentata dolcemente nel Signore la nostra sorella

BOVO IOLANDA SR M. ROSALIA
nata a Stanghella (Padova) il 23 ottobre 1921

Sr M. Rosalia è stata fino all’ultimo giorno di vita, una persona davvero speciale. Speciale per la serenità, per la capacità di soffrire senza mai emettere un lamento, per la riconoscenza che sprizzava da tutta la persona, per la preghiera continua cui era pervenuta, una preghiera che rendeva il suo sguardo luminoso della luce di Dio.

Entrò in Congregazione nella casa di Rovigo il 31 gennaio 1938 con un grande desiderio di essere totalmente del Signore. Trascorse il tempo di formazione ad Alba e a Bari, impegnata nella “propaganda” capillare. A Roma visse il noviziato che concluse con la prima professione il 9 agosto 1942. E subito dopo, partì per Rovigo per svolgervi l’apostolato diffusivo “porta a porta”, “famiglia per famiglia”. Era tempo di guerra. Non mancarono gli spaventi ma neanche la protezione materna di Maria. Le cronache del tempo raccontano che il 23 febbraio 1944, una pioggia di 60 bombe di grosso calibro e di spezzoni incendiari si abbatté sulla città di Rovigo. Un grappolo di bombe cadde poco lontano dall’abitazione della comunità. Nei bombardamenti che seguirono fino al 24 maggio 1945 l’unico rifugio per le sorelle era la protezione della Vergine che durante le incursioni invocavano ininterrottamente con l’“Ave Maria”.

A Rovigo, il 9 agosto 1947 Sr Rosalia emise la professione perpetua. Scriveva in quell’occasione a M. Tecla: “Porto i calendari nelle famiglie e i giornali Famiglia Cristiana, Focolare e Giornalino negli uffici. Sono tanto contenta…”.

Nel 1954 lasciò Rovigo per trasferirsi a Siena e quindi a Terni, Aversa, Matera. Era un’apostola mossa, come Paolo, dal grande amore al Vangelo e al popolo. Sempre sorridente, umile, mite. Sempre preoccupata di non recare disturbo, di essere una presenza di pace e di serenità.

Ben presto per motivi di salute, dovette lasciare il contatto diretto con le famiglie. Ma continuò a donarsi con grande dedizione come cuoca nelle comunità di Ferrara, Chiavari, Lugano, Trapani. E poi svolgendo vari servizi di guardaroba alle sorelle di Milano, Rocca di Papa, Ariccia Galloro. …