FSP Italia: Sr M. Liliana Ventresca

Nazione di nascita: Italia
+ 19/08/2010 Albano

ITAENGESP

questa mattina, verso le ore 10, nella comunità “Giacomo Alberione”, di Albano, il Signore ha chiamato alle “nozze eterne”, la nostra sorella

VENTRESCA ELDA Sr M. LILIANA
nata a Bugnara (L’Aquila) il 16 settembre 1920

Entrò in Congregazione nella casa di Sulmona, il 13 aprile 1944, in pieno clima bellico. Appena la situazione lo permise, si avviò verso Roma insieme all’amica Teresa Vitalini. Raccontava con ricchezza di particolari l’avventura vissuta: avendo perso l’autobus, le due giovani viaggiarono inerpicate su un camion che portava un carico di mele ai mercati generali e giunsero a Roma così bianche di polvere che la loro formatrice pensava fossero due vecchiette. Solo il giorno dopo, lavate e rifocillate, apparvero nella loro bella giovinezza.

Finita la guerra, nel 1945 si recò a Napoli per l’apostolato diffusivo. Rientrò quindi a Roma per il noviziato che concluse il 19 marzo 1947, con la prima professione. Emerse subito il carattere deciso di Sr M. Liliana e il suo desiderio di una risposta sempre più radicale. Nel 1948, dalla comunità di Ascoli Piceno dove si trovava per la “propaganda”, scriveva alla Prima Maestra: “Mi sono decisa a scrivere per chiederle un favore molto grande, se lei crede bene vorrei andare in missione. Però sia fatta non la mia ma la sua volontà che per me, è volontà di Dio”. Ma il Signore riservava a questa cara sorella una missione forse più impegnativa dell’apostolato “ad gentes”. Nel 1980, dopo aver speso oltre trent’anni nella “propaganda” nelle comunità di Ancona, Ferrara, Livorno, L’Aquila, si presentò la necessità di assistere i genitori anziani e partecipare più da vicino al “calvario” della famiglia per la perdita del fratello, atteso invano per molti anni. Visse il periodo d’assenza dalla comunità con grande disagio e sofferenza. Scriveva: “Il Signore permette dolori così forti che non si possono spiegare, sono un mistero. Speravo di poter tornare presto ma purtroppo non è possibile. Non posso prevedere niente, è tutto buio, buio, buio”. …