PDDM Italia: Sr. M. Lucina Vacchiano

Nazione di nascita: Italia
+ 11/11/2010 Albano

Carissime sorelle,
all’alba di quest’oggi, 11 novembre 2010, giovedì vocazionale e memoria di San Martino di Tours, alle ore 5.15, nella Comunità DM di Albano Laziale (Roma) è tornata alla Casa del Padre la nostra cara sorella

SUOR M. LUCINA – ONORINA VACCHIANO
Nata a Papasidero (Cosenza) il 12 agosto 1921.

Dalla Calabria giunge a Roma e fa il suo ingresso nella Casa Paolina il 13 dicembre 1942, sfidando i molti pericoli di viaggio a motivo della 2a guerra mondiale in corso. Dopo un iniziale periodo di inserimento nella vita della Casa a Roma, viene inviata ad Alba e qui inizia il suo noviziato il 24 marzo 1945, per emettere la Professione religiosa il 25 marzo 1946. Sempre ad Alba farà la Professione perpetua il 25 marzo 1951. Le responsabili della sua formazione di lei affermano: “Quello che ha lo dà tutto a Gesù e alla Casa con amore grande”. Ha vissuto certamente nella fede e nella speranza anche tutte le vicende relative al riconoscimento ecclesiale della nostra Congregazione.
Sorella particolarmente disponibile, vive la sua missione in varie comunità: da una iniziale partecipazione alla comune missione paolina della diffusione del Vangelo a Siracusa nel 1946, al laboratorio di confezione a Firenze e Sanfrè, a una collaborazione nelle case paoline come guardarobiera, come cuoca a Roma San Paolo, a Modena, a Catania, a Cinisello Balsamo. Dal 1973 in poi la troviamo come aiuto infermiera nelle infermerie a Vicenza, ad Albano-Casa Don Alberione, ad Alba San Paolo e infine nelle comunità nostre del Beato Timoteo e di Albano DM fino a quando, nel 2006, è passata lei stessa a essere inferma. Nel suo servizio, specie infermieristico, era caratterizzata da un occhio particolarmente attento alla salute delle singole persone e da un cuore veramente materno. Vi era di certo una spiritualità profonda che animava la sua donazione come bene esprime quanto ha voluto scritto nell’immaginetta del suo 25° di professione: “Signore, offro-dono-consacro per la perseveranza di tutti i chiamati”.
In una lettera del 25 marzo 1991, diretta a Madre M. Lucia Ricci, scrive: “Madre Maestra, non voglio far passare questo giorno del 25 marzo, che mi ricorda la mia professione religiosa, senza farmi presente; e, mentre ringrazio il Signore per questi 45 anni di professione, il mio ringraziamento va anche a lei per tutto il bene che ho ricevuto in questi anni. Sono state tante le grazie che ho ricevute da parte del Signore specie quella di avermi fatto dono del servizio sacerdotale, che per me è stato il più bel dono perché questo mi ha dato la possibilità di arricchirmi di tanti esempi buoni. Ho ricevuto sempre del bene da parte dei Sacerdoti e dei Discepoli”.
Sr. M. Cecilia Cantamessa, superiora della comunità di Albano, conferma: “I sacerdoti erano la sua vita. Quando se ne parlava, si invitava alla preghiera e all’offerta il suo volto si illuminava e si può proprio dire che questa era la missione della sua esistenza”.
Lo stato di salute di questa sorella era precario da alcuni anni, per diverse patologie tra cui diabete e bronchite cronica. Sono bastati pochi giorni di febbre per peggiorare la sua situazione già fragile e farla giungere al traguardo finale, causato da insufficienza cardio-respiratoria.
La liturgia propria di San Martino ci orienta all’esercizio eroico della carità evangelica e l’antifona alla comunione che recita: “Dice il Signore: In verità vi dico: «ciò che avete fatto a uno dei miei fratelli più piccoli l’avete fatto a me»” ben si addice alla vita di Sr. M. Lucina, non di molta cultura, ma di molto amore-servizio, con particolare sensibilità per i sacerdoti. Voglia ora dal Paradiso intercedere per la nostra Congregazione che si prepara a celebrare l’8° Capitolo Generale e per la Provincia Italia, alla vigilia del 2° Capitolo Provinciale. La impegniamo a chiedere al Maestro Divino di far dono, ai nostri cuori di discepole, di una carità veramente apostolica!


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