PDDM Italia: Sr. M. Venanzia Scotto

Nazione di nascita: Italia
+ 05/12/2010 Sanfrè

Carissime sorelle
In questa seconda domenica di Avvento, 5 dicembre 2010, alle 18.50 (ora locale) nella comunità di Sanfrè (CN) Gesù Maestro è venuto a chiamare a sé la nostra sorella

SR. M. VENANZIA – ANNA SCOTTO
Nata a Trinità (Cuneo) il 26 luglio 1913.

Battezzata il giorno successivo alla sua nascita, riceve in dono il nome di colei che la tradizione cristiana invoca come Madre della Vergine Maria, S. Anna. Così i genitori la pongono subito sotto la protezione di questa santa che, nelle valli cuneesi, gode di una particolare devozione. Cresce sana ed educata nella fede cristiana, in una famiglia laboriosa e, quando sente la voce del Signore, all’età di 19 anni, la giovane Anna entra tra le Pie Discepole del Divin Maestro in Alba.
È il 22 novembre 1932 e in Casa Madre si vivono i tempi fervorosi e fecondi degli inizi. Attirata dall’Eucarestia, dal fervore apostolico che animava i giovani e le giovani desiderosi di collaborare con Don Alberione alla diffusione del Vangelo attraverso la buona stampa, Anna con generosità si dona integralmente a Gesù Maestro, che impara presto a conoscere e amare come Via, Verità e Vita. L’anno successivo, nel 1933, è inviata a Messina e vi rimane fino al 1936. Vive dunque il postulato nella comunità apostolica e si forma a servire il Regno di Dio nella disponibilità a compiere ciò che è necessario per la vita e la missione della Famiglia Paolina. Ritorna ad Alba: l’8 dicembre 1936, nella luminosa solennità dell’Immacolata, entra in noviziato. Si distingue per le sue virtù umane e religiose. Il 1° gennaio 1938, ad Alba (CN) alla presenza del B. Timoteo Giaccardo, emette la Professione religiosa con altre dodici novizie. Il 20 gennaio 1944, sempre ad Alba (CN), emetterà la Professione perpetua.
Molto presto riceve l’incarico di assistente delle postulanti. Le Madri hanno fiducia in lei, sanno di poter contare sulla sua identità vocazionale e sul suo senso pratico. Le sorelle che l’hanno avuta come assistente la ricordano specialmente per il suo tratto fermo e sbrigativo, per il suo amore all’apostolato e alla preghiera, per lo spirito di sacrificio e la generosità instancabile. Per vent’anni accompagna i gruppi di postulato nella formazione quotidiana e, nonostante il passare degli anni, le caratteristiche di questo servizio formativo rimarranno sempre evidenti in lei. Al termine del servizio nella formazione, nel 1957, trascorre un breve periodo a Torino come collaboratrice al Centro di apostolato liturgico. In seguito, dal 1958 al 1984, è chiamata a svolgere il ministero di superiora in numerose comunità: ad Alba SP, Cinisello B. DM, Roma SP, Modena SP, ad Albano nella Casa degli Scrittori. Nel 1969 è responsabile della comunità delle Pie Discepole a Roma, nella Casa generalizia della Soc. San Paolo e, per ciò che le compete, è testimone degli ultimi anni di vita del nostro fondatore, il Beato Giacomo Alberione. In seguito, nel 1975, la troviamo a Torino SP. Nel 1984 torna ad Alba (CN), sempre presso la comunità paolina di Casa Madre, per svolgere ancora, per una decina di anni, il suo apostolato a servizio degli evangelizzatori. E quando le forze cominciano a declinare è trasferita nella comunità di Bordighera (IM) dove il clima e il ritmo di vita meglio si addicono alle sue esigenze di salute. Ma non resta certo inoperosa! Fino a quando le è possibile, presta il suo servizio nel laboratorio di confezione. Dal 2006 si trovava a Sanfrè (CN) poiché la sua salute è andata sempre più declinando e necessitava cure adeguate.
È stata una donna pratica, di poche parole: di lei restano molte testimonianze e pochi scritti. Questi ultimi, perlopiù, sono di augurio e di ringraziamento alle superiore generali che si sono succedute nel tempo. Il sentimento predominante espresso è la gratitudine per la vocazione, la stima e l’affetto ricevuti. Assicura a tutte il ricordo nella preghiera per il loro ministero e i loro viaggi, partecipando e sostenendo in questo modo il servizio dell’autorità, anche quando le forze fisiche non la accompagnano più.
Nell’approssimarsi della solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, festa a lei tanto cara, la Madre di Dio l’ha introdotta nella Gerusalemme del cielo. Sr. M. Venanzia, che ora vedi le realtà in Dio, prega per noi, per le sorelle che in Italia celebrano il 2° Capitolo provinciale, per tutta la Congregazione in cammino verso l’8° Capitolo generale.


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