FSP Italia: Sr Elisa Mattioli

Nazione di nascita: Italia
+ 13/03/2011 Albano

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in questa prima domenica di Quaresima, alle ore 1,45 (ora locale), nella Casa “Giacomo Alberione” di Albano, il Maestro divino ha chiamato a condividere più intimamente la sua Pasqua, la nostra sorella

MATTIOLI SESTILIA Sr MARIA ELISA
nata a Castel Viscardo (Terni) il 6 aprile 1922

Sr M. Elisa entrò in Congregazione a Roma, il 20 dicembre 1946. Aveva ventiquattro anni e portava con sé un grande desiderio di donazione. Scriveva nella richiesta di ammissione alla professione: «Chiedo di far parte dell’Istituto percorrendo la via segnata per raggiungere la mia santificazione e far del bene alle anime. Mi accetti volentieri, promettendo fedeltà sincera fino all’ultimo mio respiro». E il parroco al momento dell’entrata, scriveva: «Ben volentieri depongo a favore della Signorina Mattioli… Ho ammirato in essa un carattere franco e gioviale, facilmente plasmabile e soprattutto un gran cuore che la portava a distinguersi fra le coetanee in ogni iniziativa di bene». Queste doti già ben presenti nella sua giovinezza, hanno sempre accompagnato questa cara sorella. Sr M. Elisa è sempre stata gentile, servizievole, responsabile. Era realmente esemplare in tutto, come affermano le sorelle che l’hanno conosciuta e le infermiere che l’hanno accudita con tanto amore in quest’ultimo arco della sua vita.

A Roma visse il noviziato che concluse con la prima professione, il 19 marzo 1949. Fu poi chiamata a sperimentare e a dare tutto l’apporto nell’apostolato cinematografico, nelle agenzie San Paolo Film di Livorno, Roma, Bari, Messina, Napoli. Intervistata da Sr Luigina Borrano, così descriveva il fervore apostolico di quegli anni: «All’inizio ero librerista. Quando mi fu chiesto di passare nel settore cinema, ho accettato con amore e responsabilità e ho dato il meglio delle mie forze. Molti straordinari e fatiche mi hanno logorata, ma con energia ho superato ogni cosa. Il cinema l’ho sentito come apostolato. Molte persone hanno testimoniato, spontaneamente che i nostri film facevano del bene, che erano mezzi di evangelizzazione.

Abbiamo avuto moltissimo aiuto da Don Alberione e M. Tecla, i quali ci formavano questa mentalità positiva. Il Primo Maestro spesso veniva a incontrarci, ci ascoltava, ci incoraggiava, ci comunicava il suo sentire su questa forma di apostolato, che considerava necessaria e molto efficace. La Prima Maestra ci seguiva anche nei particolari affinché il cinema, che avevamo tra le mani, non intaccasse la nostra anima. …