FSP Italia: Sr Giuseppina Cipolla

Nazione di nascita: Italia
+ 31/08/2011 Alba

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questa mattina, alle ore 9,50, nell’infermeria della comunità di Alba, il Padre misericordioso ha chiamato a sé la nostra sorella

CIPOLLA SR GIUSEPPINA
Nata a Dovera (Cremona) il 9 febbraio 1931

La vita di Sr Giuseppina può essere sintetizzata nella valutazione che una delle sue superiore, Sr Mansueta, faceva di lei nel 1961: “Di Sr Giuseppina io non posso che dire bene in tutto. E’ sempre stata tanto docile, tanto attaccata alla Congregazione, ai superiori, alle sorelle. L’apostolato l’ha sempre svolto volentieri, con tanto spirito soprannaturale e con sacrificio. E’ un carattere socievole, buono, di molta preghiera e silenzioso. Penso e sono certa che darà tanta gloria al Signore come Figlia di San Paolo. Mi pare di non aver esagerato in nulla…”. Giunta alla fine della sua vita, possiamo bene affermare che Sr Mansueta non aveva esagerato nel descrivere la personalità di Sr Giuseppina che è sempre stata una persona buona, docile, obbediente, con un forte senso di appartenenza e un grande amore alla vocazione paolina. Era una paolina fervorosa che credeva profondamente nel valore dell’apostolato compiuto nel silenzio e fecondato da tanta preghiera.

Sr Giuseppina entrò in Congregazione nella casa di Alba, il 24 maggio 1954 seguendo l’esempio della sorella, Sr Luigia. Dopo essere stata inserita per qualche tempo a Novara, partì per Roma per il tempo di noviziato che concluse con la prima professione, il 30 giugno 1957. Fu poi trasferita a Mantova dove imparò a donare totalmente se stessa nell’apostolato diffusivo. A Belluno e a Lugano, si dedicò alla “propaganda” e dopo una breve parentesi a Milano, nella casa provinciale di Via Mancini, venne inserita nelle comunità di Genova, Ravenna e Lugano per svolgere il servizio della libreria. Soprattutto a Lugano, dov’è stata tredici anni consecutivi, i clienti della libreria ne ricordano ancora il sorriso, la benevolenza, la grande generosità. Era conosciuta come “la suora buona”. Dalla sua bocca non uscivano mai parole che non fossero improntate a una grande carità; era discreta, paziente, umile e fattiva. Con vera finezza sapeva porsi a servizio anche delle persone più difficili. Tutti uscivano dalla libreria soddisfatti per le sue risposte e con il ricordo del suo sorriso. Fedelissima alla preghiera, trovava in questa sorgente spirituale la forza per svolgere l’apostolato con gioia ed entusiasmo. Viveva in Dio, in un costante atteggiamento di umiltà, nascondendosi quasi per non apparire. …