PDDM Italia: Sr. M. Stefanina Imparato

Nazione di nascita: Italia
+ 26/03/2012 Albano

Carissime Sorelle,
Il 26 marzo 2012, alle ore 16.30, nella Comunità DM ad Albano (RM), il Signore ha chiamato
definitivamente a sé la nostra sorella,
SUOR M. STEFANINA – AQUILINA IMPARATO
Nata a Carinola (CE) l’1 gennaio 1914.
Entra in Congregazione a Roma il 26 novembre 1931, una data per noi, oggi, molto significativa nel ricordo della morte del Fondatore! Il fatto che, a 7 anni dalla fondazione, giungessero vocazioni per le Pie Discepole da paesi lontani da Alba (CN) ci dice quanto buona influenza avesse il Bollettino Unione Cooperatori Buona Stampa, inviato ai parroci. Su questo bollettino, già nel 1924, venivamo così presentate: “LE PIE DISCEPOLE sono una famiglia religiosa di figliuole, in Alba (Piemonte)… Si consacrano ad adorare continuamente per turno, il Divin Maestro, Gesù Sacramentato per effettuare “l’avvenga il tuo regno” specie col mezzo della Buona Stampa. Conducono vita comune, a modo delle suore facendo
privatamente i loro voti (UCBS n.2, 15.2.1924, p. 28).
La giovane inizia il noviziato ad Alba il 19 agosto 1934, emette la Professione religiosa il 20 agosto 1935 e i voti perpetui il 20 agosto 1941, ancora ad Alba. Dopo la professione è impegnata nello studio interno di Scuola Media superiore. Dal 1943, per motivi di salute è a Sanfrè (CN). Quindi è superiora locale nel 1951 a Bordighera (IM) e nel 1953 a Sanfrè. Dopo aver frequentato a Roma un corso di formazione per Maestra delle novizie, nel 1956 è a Cinisello Balsamo (MI), incaricata delle aspiranti più giovani, chiamate familiarmente Immacolatine, Nel 1957 è Maestra delle Postulanti ad Alba. Nel 1958 è superiora locale a
Catania quindi nel 1961 è alla Società San Paolo di Roma come infermiera. Dal 1962, in successivi mandati, è superiora locale in varie Comunità: a Vicenza presso la Soc. San Paolo, a Firenze, a Napoli e a Catania, nuovamente a Napoli. Nel 1985 è a Bellavista (NA) in laboratorio e quindi nel 1987 è ad Albano Laziale in laboratorio, servizio che svolge fino a quando le forze glielo consentono.
I suoi scritti rivelano la profondità e la delicatezza del suo animo. Nel 1989, da Bellavista, confidava a M. M. Lucia Ricci: “Sto vivendo un inno continuo di ringraziamento a Dio per i 50 anni di vita consacrata a Lui. Grazie anche a Lei che mi ha aiutata nel cammino talora spinoso”. Negli ultimi anni del suo lungo pellegrinaggio terreno c’è una frase ripetuta spesso che riassume il suo sentire profondo: “Sono serena e abbandonata in Dio, nella sua volontà di amore” (a M. M. Lucia, Albano 1992), anche se non nasconde: “sono stata tanto provata dal dolore fisico e morale” (Albano 9.12.1997). In tempi più recenti: “Buon Anno
2002. Che tutte le Pie Discepole viviamo in pienezza di amore e di intimità con Gesù Maestro. Vivo in sereno abbandono in Dio” (a Sr. M. Paola Mancini, Albano, Natale 2001). Già ultranovantenne, ancora lucida di mente, scrive all’attuale superiora generale: “Cara Madre Regina C., Grazie infinite degli auguri per Santo Stefano. L’ho pregato per ottenere da lui, presso la culla di Gesù che tutte noi otteniamo la grazia di vivere in santità e fortezza con lo sguardo fisso al Cielo, sempre, come lui…” (26.12.2005). Era suo profondo desiderio che la tensione alla santità, che la animava, fosse condivisa anche dalle consorelle. Da sempre
delicata di salute, ha combattuto e superato con fatica ogni evento di malattia. Costretta a letto da alcuni anni, ne ha subìto le conseguenze fisiche e le complicazioni connesse. L’ha preceduta, nella vita consacrata, tra le Pie Discepole e nella vita eterna, la sorella, Sr. M. Margherita defunta a Roma – RA, il 31.05.1963.
La consumazione dell’offerta di vita di questa nostra sorella si inserisce in quel lungo corteo di coloro che, tra noi, in questa solennità dell’Annunciazione del Signore, hanno unito il proprio sì a quello di Maria e del Signore Gesù, venuto nel mondo non per fare la sua volontà ma quella del Padre Celeste. Oggi Sr. M. Stefanina ha risposto il suo sì definitivo all’invito di Gesù: “vieni, serva buona e fedele, entra nella gioia del tuo Signore!”. Cara sorella, che Tu possa ora cantare il Cantico nuovo, seguendo l’Agnello dovunque vada, riscattata per essere primizia a Dio e all’Agnello!