FSP Italia: Sr Ildefonsa Pivetta

Nazione di nascita: Italia
+ 18/06/2012 Alba

ITAENGESP

questa sera, verso le ore 21, nell’infermeria della comunità di Alba Divina Provvidenza, il Maestro Divino ha chiamato a sé per introdurre nella sua Casa, la nostra sorella

PIVETTA GENOVEFFA Sr ILDEFONSA
nata a Fratta di Oderzo (Treviso) l’8 settembre 1912

A Sr Ildefonsa mancavano meno di tre mesi per giungere alla meta che tanto desiderava: il secolo di vita. Ma un primato l’ha ugualmente raggiunto essendo, oggi, la sorella più anziana della Congregazione. Quante esperienze nella sua lunga vita! Quando entrò tra le Figlie di San Paolo nella casa di Alba, il 15 novembre 1930, la Congregazione aveva da poco ricevuto l’approvazione diocesana. E nelle cronache del tempo si legge che il suo noviziato fu il primo a seguire una certa regolarità canonica. Emise la prima professione ad Alba, il 20 agosto 1935 e venne poi trasferita ad Ancona dove, insieme all’impegno della libreria e della diffusione capillare, ebbe l’incarico di raccogliere notizie per la pagina locale del settimanale «Voce delle Marche». Lei stessa ricordava: «Con semplicità e una certa ingenuità, facevo il mio lavoro nel quale cercavo di mettercela tutta. Dio era con me e mi guidava».

Con quella fede semplice e forte che la caratterizzava, svolse per diversi mandati il servizio di superiora nelle comunità di Gorizia, Ancona, Sassari, Catanzaro. Certamente il suo nome rimarrà per sempre unito al ricordo della comunità di Gorizia che ebbe il dono di aprire nell’aprile del 1941, proprio mentre si avvertivano in lontananza le prime cannonate ai confini con l’ex Jugoslavia. L’Arcivescovo, benedicendo la poverissima presenza paolina, aveva detto a quelle coraggiose sorelle: «Cominciate in un momento di prova, farete tanto bene».

Sr Ildefonsa ricordava le feconde esperienze apostoliche, specialmente negli ospedali della Venezia Giulia ove le sorelle portavano serenità e conforto, fiducia e ottimismo. Molti degenti erano giovani militari che per dimenticare le lunghe ore di ospedale ricorrevano con avidità alla lettura. Esperienze durissime furono quelle vissute dalla comunità di Gorizia in occasione dell’occupazione della città da parte dei miliziani di Tito, verso la fine del 1944. .