FSP Italia: Sr M. Maggiorina Almici

Nazione di nascita: Italia
+ 14/02/2013 Alba

ITAENGESP

nella festa ei Santi Cirillo e Metodio, Patroni d’Europa, verso le ore 22, si è spenta dolcemente nel Signore, nell’infermeria della comunità di Alba, un’ardente missionaria paolina:

ALMICI GIACOMINA LUIGIA SR MARIA MAGGIORINA
nata a Pompiano (Brescia)  il 16 febbraio 1917

Sr M. Maggiorina non ha mai lasciato l’Italia ma il suo cuore vibrava per l’annuncio del Vangelo a tutte le genti e in particolare al popolo africano e cinese. Attendeva con ansia che si potesse realizzare il sogno della fondazione in Cina e scriveva: «Io non potrò partecipare personalmente a questa missione ma sarà la mia quotidiana offerta a Gesù Eucaristia; per questo offrirò tutta me stessa, con fede e amore, nella gioia e nella sofferenza…».

Entrò in Congregazione nella casa di Alba, il 24 settembre 1938 aprendo la strada alla sorella, Sr Beatrice, che l’avrebbe seguita, nella vita paolina, tre anni più tardi. Visse a Roma il noviziato che concluse, con la prima professione, il 19 marzo 1942. Si dedicò subito, con molto amore, alla “propaganda” nelle comunità di Verona e Trento. E proprio quest’ultima casa, dove risiedette per un totale di circa 35 anni, fu aperta con il suo aiuto nel dicembre 1942, in pieno clima bellico e in una povertà totale. L’ambiente non era favorevole alla missione paolina; la popolazione e il clero erano diffidenti verso quelle sorelle che si recavano di casa in casa con la borsa colma di libri. Ma Sr Maggiorina non si scoraggiò mai: con grande fede, accompagnata da Sr Scolastica Flosco, visitò tutte le famiglie della città e in seguito le bellissime vallate del Trentino seminando ovunque, a piene mani, con generosità e spirito di sacrificio, la Parola di grazia, di luce, di salvezza.

Nel 1966, iniziò a Bologna, una nuova fase della sua vita: non più a contatto diretto con il popolo che tanto amava, ma nelle retrovie delle Agenzie San Paolo Film di Bologna e Roma Castro. Ventidue anni trascorsi nel  servizio faticoso della verifica delle pellicole che rientravano settimanalmente da scuole e parrocchie. Testimoniava: «Quando ho iniziato mi sembrava tutto freddo. Io avevo già trascorsi quattordici anni nella diffusione a domicilio. Poi, poco alla volta, ho potuto capire dalle sorelle più esperte, che anche attraverso la verifica facevo apostolato.