PDDM Italia: Sr. M. Bartolomea Alì

Nazione di nascita: Italia
+ 31/05/2013 Palermo

Carissime sorelle,
Oggi, 31 maggio 2013, festa della Visitazione della B.V. Maria, alle ore 12,15 nella comunità DM di Palermo (Italia) Maria SS.ma ha voluto fare dono dell’ingresso nella vita eterna alla nostra sorella

SR. M. BARTOLOMEA BARBARA ALÌ
nata a Paternò (Catania) l’8 dicembre 1922.

Poco più che ventenne Barbara fa il suo ingresso nella Congregazione delle Pie Discepole del Divin Maestro il 25 aprile 1945, al termine della seconda guerra mondiale, che lasciava gravi conseguenze sociali in tutto il Paese. Il parroco la presenta come una giovane di buone speranze, sottolineando pure le sue abilità in taglio e cucito che ella metterà poi a servizio dell’apostolato. Barbara va ad Alba (CN) per il noviziato, che inizia il 3 aprile 1947, giovedì santo. È il giorno in cui viene promulgato il decreto dell’approvazione diocesana, determinante per il riconoscimento ecclesiale e istituzionale della nostra Congregazione. Emette la Professione religiosa il 4 aprile 1948 sempre ad Alba, in Casa Madre. Dopo la prima professione, trascorre un anno a Torino ma già nel 1949 viene inviata a svolgere la sua missione in Portogallo, la terra di Maria SS.ma. Ritorna a Roma per i voti Perpetui, che emette sempre ad Alba il 4 aprile 1953. Per un tempo è presso la casa San Paolo di Roma quindi nel 1955, riprende la vita apostolica in Portogallo dove rimarrà per altri 5 anni. Nel 1960, padroneggiando bene il portoghese, può prendere il volo verso mete più lontane. L’attende l’America Latina: dapprima in Brasile, a Caxias do Sul e a São Paulo, per un ministero che lei definisce “a servizio della comunità” cioè superiora locale. Nel 1967 è a Santiago del Cile, sempre come superiora locale. Dal 1979 al 1983 è trasferita in Argentina, dove si trovavano alcuni suoi famigliari emigrati. Inizialmente è superiora locale a Cordoba e quindi consigliera regionale.
Mette a servizio della missione le prerogative del suo carattere: schietto, fermo, deciso e costante, ciò che le permette di sostenere in prima persona coraggiose iniziative apostoliche. Quando è a Santiago del Cile si impegna nella costruzione di una Chiesina dedicata al Divin Maestro che tutt’oggi è davvero un centro di animazione eucaristica-liturgica. Il 30 settembre del 1973 scriveva a Madre M. Lucia: “La Chiesina è motivo di intenzione e anche di consolazione. Và un po’ lenta per le difficoltà ma non ci siamo fermate. L’apostolato è abbondante, il Centro lavora, mentre abbiamo avuto i primi frutti della ceramica”. E l’8 aprile del 1981 da Cordoba (Argentina) comunica, sempre a M. M. Lucia Ricci: “Come già abbiamo comunicato la Casa Don Alberione già funziona, sono due i sacerdoti per il momento, sono tanto contenti. Un tabernacolo in più, un’abbondanza di sante Messe!”. L’amore alla Congregazione e la fede le permettono di sostenere varie iniziative apostoliche con perseveranza, coinvolgendo e responsabilizzando le sorelle. Sr. M. Bartolomea sapeva infatti voler bene e farsi voler bene; nonostante l’apparenza di tratti di durezza, aveva un cuore particolarmente sensibile e buono.
Nel 1983 ritorna in Portogallo in diverse comunità: Lisbona San Paolo, a Porto e dal 1988 al 1999 a Fatima, presso la Società San Paolo. Dopo aver trascorso un anno a Camarate, nel 2000 ritorna nella piccola comunità DM di Fatima, attendendo con pazienza e amore, insieme ad altra sorella, a un sacerdote diocesano che aveva fatto dono alla Congregazione di una casetta. Sr. M. Bartolomea si sentiva felice accanto alla sua amata Madonna che non poteva fare a meno di visitare ogni giorno. “Sono qui a Fatima, luogo di molta preghiera, tutto invita ad essa, ma si deve realizzare anche quello che la Madonna ha detto: penitenza e orazione e le occasione ci sono. Quando vado alla Cappellina (delle Apparizioni) la ricordo nella mia preghiera e sento il dovere di ringraziarla per tutto ciò che ci ha messo in fondo al cuore (a M. M. Lucia Ricci, 8.9.1991). In questa minuscola realtà apostolica si ingegnava per occupare al massimo il tempo intrecciando rosari di filo che poi distribuiva generosamente. Nel 2006, con problemi di salute legati all’anzianità, ritorna in Italia e viene destinata alla Comunità DM di Palermo.
Già sofferente di cuore, è andata oggi incontro allo Sposo in modo quasi inatteso, con il conforto delle sorelle, dopo aver tenuto, per oltre 5 minuti, lo sguardo fisso sull’immagine della Madonna che aveva accanto al letto. Nata in un giorno mariano e si è spenta in una festa di Maria. E certamente Maria, da Lei tanto amata e pregata specie con il Santo Rosario, le avrà aperto le porte del Paradiso.


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