FSP Italia: Sr Maria Liliana Toni

Nazione di nascita: Italia
+ 15/07/2014 Alba

ITAENGESP

ieri sera verso le ore 23, nella comunità di Alba, dove ha vissuto quasi tutta la vita paolina, il Divin Maestro è passato ed ha chiamato a sé la nostra sorella

TONI MARIA Sr MARIA LILIANA
nata a Prignano sul Secchia (Modena) il 4 dicembre 1913

Il curriculum di questa cara sorella che ha oltrepassato con vigore ed energia la soglia dei cent’anni, è molto semplice e lineare: entrò in Congregazione nella casa di Alba il 27 ottobre 1927 a quattordici anni di età, quando la Congregazione non aveva ancora ricevuto il primo riconoscimento canonico. Visse in Casa Madre il tempo di formazione condividendo con le sorelle le gioie e le fatiche degli inizi. Nel 1935 venne inviata, per due anni, nella comunità di Reggio Emilia per dedicarsi alla diffusione capillare nelle famiglie e collettività. Rientrò quindi ad Alba per il noviziato che concluse, con la prima professione, il 15 gennaio 1939. Ad Alba visse da giovane professa dedicandosi all’ufficio spedizione. Ad Alba visse quasi tutta la vita paolina, ad eccezione di un breve periodo di due anni, dedicati al servizio della libreria nella città di Domodossola.

Tutte le sorelle ricordano la figura esile ma volitiva di Sr Liliana, la sua attenzione, sollecitudine e delicatezza nello svolgimento, per oltre trent’anni consecutivi, del servizio al centralino e alla portineria in Casa Madre. Era il “suo” apostolato e desiderava svolgerlo il meglio possibile, certa di contribuire anche in questo modo alla diffusione del Vangelo. La sua umiltà, piccolezza, timidezza, la facevano sentire «indegna e inadeguata di fronte alla meraviglia e alla bellezza dell’apostolato paolino». Scriveva: «Mi sento tanto piccola e misera, ma il Signore mi ha concesso di essere fedele e confido sempre nel suo grande amore… Mi sento capace a poco, tuttavia spero di aver vissuto nella volontà di Dio. Metterò tutta la mia buona volontà confidando nella bontà del Signore e approfittando anche dell’aiuto dell’apostolo Paolo».

Confessava ripetutamente, nei bigliettini vergati con una grafia bella e regolare, il bisogno di vivere con maggior fede specialmente nell’avvicinarsi al traguardo della vita. …