FP Italia: Festa di Gesù buon Pastore 2015

L’adesione dell’uomo al mistero salvifico di Dio è sempre preceduta dall’amorevole manifestazione divina. Noi possiamo ascoltare e riconoscere la voce del Pastore, in quanto Egli si è rivelato in pienezza e ci ha mostrato il volto misericordioso del Padre.

Alle “sue pecore” il Figlio dona la pienezza di vita e nessuno potrà strapparle dalla sua mano. Una certezza che scaturisce dal profondo legame che le unisce al Signore risorto. Nella sacra Scrittura, infatti, spesso il vocabolo “mano” è metafora della potenza protettrice di Dio, una sicurezza a noi donata, che trova la sua essenza nella fedeltà di Dio Padre e in Gesù suo Figlio.  

La premura riversata dal Pastore al singolo non è per nulla causa di negligenza per l’intero gregge. E’ lo sguardo vigile e misericordioso del Pastore grande delle pecore volto verso l’intera umanità, la quale chiamata a salvezza sperimenta la personale attenzione riversata abbondantemente su ciascuno.


A commento dell’icona, di don Vittorio Stesuri ssp, riporto parte di un commento del beato Giacomo Alberione alla pericope di Gv 10. 

C’è un pericolo per le pecorelle; che qualcuna si perda. 
Mentre si trova al pascolo, seguendo gli istinti, andando in cerca dell’erba più abbondante
e più fresca, di burrone in burrone, è andata a finire nel profondo della valle. 
Il buon Pastore, appena se ne accorge, lascia le altre al sicuro nell’ovile 
e va fino nell’abisso a trovarla. 
E quando l’ha trovata, non sfoga contro di lei il suo disappunto, 
non la spinge per l’erta della montagna a colpi di bastone, 
ma la prende amorosamente sulle spalle e la riporta contento nell’ovile.
 

Con tutta la Famiglia Paolina desideriamo rendere lode alla Santissima Trinità, sabato 25 aprile, con la Celebrazione Eucaristica presieduta da don Valdir José del Castro, superiore generale ssp, alle ore 18,00, nella Chiesa di Gesù buon Pastore – Montagnola, Roma.

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