Corso del Carisma (Aprile 2015 – Visita ad Ariccia e alla Casa Generalizia delle Suore Apostoline)

Il 17 aprile abbiamo vissuto la visita al Governo Generale delle suore Apostoline. Abbiamo visto la loro prima casa e Sr. Maddalena Verani ap ha spiegato, nei dettagli, il senso profondo di questa casa visitata di Don Alberione. Qui le suore Apostoline sono arrivate di Roma il 29 giugno 1957, quando il Primo Maestro ha celebrato il suo 50 ° di sacerdozio nel santuario Regina degli apostoli: egli le ha invitate a pregare, a “essere collegato” a Lui e fare il trasloco alla nuova casa, ricevuta in dono dall’abate trappista delle Tre Fontane nel 1957.

Il 29 giugno 1958, fecero vestizione, le prime sette Apostoline, compresa suor Maddalena, che però ancora non era entrata in casa ufficialmente (lo farà 13 agosto 1958). Suor Maddalena racconta i primi passi della sua vocazione e della congregazione, tra cui: il primo noviziato, il 15 agosto 1958. A quattro Apostoline (fra le quali c’era sr Maddalena) Alberione chiese di andare alla SAIE di Torino per imparare un lavoro e cercare nuove vocazioni, mentre altre tre restarono a Roma. Ci ha anche raccontato come fece la prima professione in privato, in silenzio, l’8 Settembre 1959, data ufficiale di nascita della congregazione. Sia a Torino, sia in questa prima casa rimasero fino al 1963.

Poi siamo andati nella cappella della nuova casa. Qui ci ha dato alcuni dettagli della Regina degli Apostoli, e ricordato una circostanza particolare della vita del Primo Maestro: quando Alberione le confidò di portare un peso grande nel cuore, quello di morire senza vedere l’approvazione, e in quell’occasione promise che lo avrebbe fatto dal Paradiso. L’approvazione come congregazione diocesana fu il 26 novembre 1993.

L’ultima visita di Alberione fu il 15 Dicembre 1970. Egli riunì tutte le sorelle presenti in casa raccomandando che il Signore sempre sia qui, possa stare bene qui. “Che possa stare sempre bene con voi e voi con Lui. Prego tanto per voi, ogni mattina, chiamate le vocazioni, chiamatele!”.

Siamo poi andate nel refettorio della comunità per dare spazio alle domande e alla condivisione. La consigliera generale sr Marialuisa Peviani ap ha letto un messaggio di benvenuto della superiora generale, sr. Marina Beretti ap la quale, essendo in visita alla comunità della Polonia, non ha potuto accoglierci di persona. C’è stata qui la presentazione delle sorelle, che ci hanno parlato anche del loro specifico apostolato. Hanno riferito di aver iniziato a lavorare con le scuole superiori, che aiutano i giovani a educarli alla vita di fede, a fare la scelta della loro vita nella fede. Hanno spiegato come avviene l’inserimento nelle parrocchie, diocesi, nella pastorale giovanile, l’accompagnamento ai giovani, anche alle vocazioni in difficoltà, ritiri, pastorale universitaria, per risvegliare una cultura vocazionale. Hanno descritto come si svolge la mostra vocazionale e come è stato la prima.

Abbiamo concluso la visita con una condivisione fraterna e il dialogo interpersonale. Le sorelle ci hanno anche fatto dono di alcuni loro prodotti vocazionali.  Dopo un tempo di caloroso scambio abbiamo scattato alcune foto-ricordo nel giardino. Ringraziamo il Signore per la vocazione delle nostre sorelle Apostoline, una vocazione completamente donata al servizio della chiesa in segno di gratitudine, e il dono generoso da Betlemme.

Tornando alle nostre comunità, abbiamo fatto una breve visita ad Ariccia, presso la casa di preghiera “Divin Maestro”, dei nostri fratelli paolini. La casa, sede di tanti capitoli generali delle congregazioni della Familia Paolina, negli ultimi due anni [ stata sede anche degli esercizi spirituali di papa Francesco, è stata voluta dal nostro Fondatore come luogo di preghiera e silenzio, e di particolare ascolto di Dio. Abbiamo avuto la possibilità di visitare la cappella nella quale il beato Giacomo Alberione ha predicato un memorabile corso di esercizi nel 1960, i cui testi sono raccolti in “Ut perfectus sit homo Dei”. Dopo aver visitato gli ambienti principali della casa, siamo tornati a Roma, benedicendo Dio per le tante ricchezze donate alla Famiglia Paolina.