SSP Italia: + Don Fernando Giorgio Belletti

Alle ore 3,30 di sabato 19 settembre, presso la Comunità Divina Provvidenza di Alba è tornato alla casa del Padre il nostro fratello sacerdote

DON FERNANDO GIORGIO BELLETTI
87 anni di età, 71 anni di vita paolina, 67 di professione e 58 di sacerdozio.

Fernando nasce a Serravalle di Berra (Ferrara), sulle rive del fiume Po, il 28 gennaio 1928 da Ferruccio e Luigia. Quartogenito di cinque fratelli, a 10 anni si trasferisce a Torino con la famiglia a motivo del lavoro del padre, manovale. Nel capoluogo sabaudo matura presto il germoglio di una vocazione sacerdotale e comincia a frequentare le scuole medie e il liceo nella “famiglia dei Tommasini”, il seminario dove si preparavano i sacerdoti per la Piccola Casa della Divina Provvidenza, comunemente conosciuta come Cottolengo. Nel luglio del 1943 un bombardamento dell’aviazione inglese danneggia pesantemente il suo seminario, che deve chiudere. Fernando chiede così di entrare «tra i figli di San Paolo» e varca i cancelli di Casa Madre il 28 dicembre di quell’anno. Pronuncia per la prima volta la formula di professione l’8 settembre 1948, assumendo il nome di Giorgio. Durante il noviziato un incidente alla tagliacarte gli procura l’amputazione della prima falange e parte della seconda del dito medio, dell’anulare e del mignolo. Poco portato agli studi e, nelle relazioni dei formatori, di «carattere un po’ difficile», il giovane chierico si distingue tuttavia per la caparbietà nello svolgere i suoi doveri religiosi e apostolici, pregio che gli vale la stima dei compagni. A Roma, dove nel frattempo si è trasferito, l’8 settembre 1953 conferma in perpetuo la sua consacrazione al Maestro Divino. Viene ordinato diacono il 28 ottobre 1956 e presbitero il 25 gennaio 1957, prima di essere inviato a Vicenza, dove per un anno è maestro dei ragazzi. Dal 1958 al 1963 si trova nella comunità di Bari dove fa scuola ai giovani. Nel 1963, dopo essersi consultato con il Primo Maestro, riceve l’assenso a partire come missionario in Corea, dove raggiunge don Paolo Marcellino. L’esperienza coreana dura però solo pochi mesi. Ritornato in Italia lo troviamo prima a Cinisello Balsamo, dove dal 1978 al 1982 è anche proto, e dal 1983 a Milano, dove esercita il suo ministero nell’ufficio grafico e poi come correttore di bozze dei periodici paolini fino a quando, nel dicembre 2014, una pesante ischemia cerebrale, seguita da frequenti crisi, lo porta progressivamente alla paralisi e, la scorsa notte, alla morte.

Uomo estremamente riservato, don Belletti è stato per lunghi anni apprezzato collaboratore della parrocchia milanese di San Pietro in Sala. Una bella testimonianza ce la lascia la signora Anna, un’ami-ca della comunità di Milano, infermiera nell’ospedale dove è stato ricoverato lo scorso dicembre e che spesso è andata a trovarlo ad Alba, dove è stato accolto in questi ultimi mesi: «Ciò che mi ha colpito di più in lui sono i suoi silenzi parlanti e la sua umanità. Il fatto che parlasse poco non voleva dire che non comunicasse: egli esprimeva stima, comprensione, gratitudine, dolore, sopportazione, caparbietà e, a volte, anche un po’di delusione».

Ora che la Famiglia Paolina in cielo si è arricchita anche di questo fedele e caparbio apostolo, nell’affidarlo al Signore, «primizia di coloro che sono morti» (1Cor 15,20), chiediamo a don Fernando la sua preziosa intercessione, in particolare per le necessità odierne della Circoscrizione Italia.

Roma, 20 settembre 2015 
Don Stefano Stimamiglio

I funerali si svolgeranno lunedì 21 settembre alle ore 15,00 nel Tempio San Paolo di Alba. Dopo le esequie la salma sarà tumulata nel cimitero cittadino.