PDDM India: Sr. M. Alfonsa D’Souza

Nazione di nascita: India
+ 02/02/2016 Bangalore

Carissime Sorelle,
Oggi, 2 febbraio 2016, alle ore 04.00 (ora locale) nell’ospedale S. Philomena (Bangalore), il Signore ha chiamato all’eternità la nostra sorella,

SR. M. ALFONSA THERESA D’SOUZA
Nata il 1° ottobre 1939 a Bondel (Mangalore) – India

La vita di Sr. M. Alfonsa, come una lampada accesa, ha manifestato tutta la sua luminosità oggi, chiamata a brillare per sempre davanti allo Sposo celeste. Nella celebrazione della Festa della Presentazione del Signore, giornata conclusiva dell’anno della vita consacrata, infatti, abbiamo camminato con la lampada accesa per esprimere la nostra offerta a Dio simboleggiando così anche l’incontro di questa nostra sorella con il Signore che viene.
Theresa entra ad Allahabad il 27 maggio 1958, appena 4 anni dopo l’inizio della nostra fondazione in questa immensa nazione. Theresa giunge dal Sud dell’India attraverso la ricerca vocazionale delle prime sorelle, impegnate nel collaborare con il Signore che non cessa mai di chiamare alla sua sequela! Viene a Roma per il noviziato, dove farà la Prima professione il 25 marzo 1962; farà invece la Professione perpetua a Bombay (ora Mumbai) il 25 marzo 1967. Sr. M. Alfonsa aveva un fratello sacerdote, divenuto poi vescovo, e a lui era spiritualmente molto unita: “Io ero così contenta a pensare che mio fratello e io abbiamo scelto lo stesso giorno per fare la nostra offerta al Signore. Mentre lui celebrava 15 anni di sacerdozio io ho fatto la professione perpetua. Il giorno 25 marzo lui è stato ordinato” (A M. M. Lucia Ricci, 28.3.1967).
Trascorre il primo anno di vita religiosa nell’apostolato sacerdotale ad Alba (CN) quindi nel 1963 è in India prima ad Allahabad, sempre presso i Fratelli della Società San Paolo, e quindi nel 1971 a Mumbai. Responsabile e intraprendente, viene introdotta alla sartoria ecclesiastica: attività che continua a Bangalore. Nel 1973 ritorna a Mumbai. Nata in una famiglia profondamente cattolica respira lo spirito di fede proprio a partire dalla famiglia, che sempre la sostiene nel suo cammino di donna consacrata. Scrive nel 1973, a proposito di un trasferimento da Bangalore a Mumbai: “Quando mio papà ha saputo che mi trasferivo a Bombay, si vede che gli è dispiaciuto ma ha detto solo così a me: ormai per te andare qui o là, è la stessa cosa, quella è la volontà di Dio. Chiedi la grazia fino alla morte di fare la sua volontà, molto volentieri. Mi dispiace però offro anch’io” (A M. M. Lucia Ricci, 5.10.1973). Nel 1975 le viene chiesto di venire a Roma, dove offre temporaneamente la sua collaborazione nei Souvenirs in Vaticano. Nel 1978 parte per la missione negli Stati Uniti. “Mio fratello mi ha scritto di non preoccuparmi e di stare dove mi mandano anche in Italia o in America, fa lo stesso. Il Signore sa fare bene le cose come vuole Lui, perciò stai contenta dove sei” (A M. M. Lucia Ricci, Albano, 7.1.’77). Negli USA, per una decina di anni, è a Staten Island nell’Apostolato Liturgico, quindi a Dearborn nella sartoria ecclesiastica. Nel 1984 rientra per un po’ di tempo in Italia e nel 1986 ritorna definitivamente in India. Il suo rientro è motivato pure da una forma di artrite reumatoide, che le causerà sofferenza per molti anni, fino al termine della vita. Affronta con dignità, con tenacia, e con animo apostolico tale dolorosa malattia, cercando il più possibile di conservare l’autonomia, impegnandosi a essere presente alla preghiera e alla vita comune. Offre in particolare per i sacerdoti. Uno dei suoi scritti più recenti a Sr. M. Regina Cesarato esprime la gioia per il compimento di un sogno: “Namastè! Shalom! Auguri! Volentieri scrivo per salutarla e per dire un grazie perchè ho viaggiato in Terra Santa, nel mese di ottobre. Ho potuto andare in tutti i posti dove il gruppo andava. Oh! Che gioia! Sembra un sogno, sono riuscita a trovare e a salutare le nostre sorelle in Gerusalemme” (Natale 2010). Quindi assicurava la sua preghiera e l’offerta dei suoi sacrifici per l’8° Capitolo generale.
Sr. M. Rose Mary Muttasseril, Superiora provinciale, che l’ha visitata recentemente, attesta che Sr. M. Alfonsa ha chiesto scusa a tutte, a chiunque avesse offeso nella Provincia o nella Congregazione. Ha pure chiesto di distribuire le sue poche cose ai poveri, alle persone bisognose che lavorano nella comunità. Le sue condizioni di salute si erano infatti aggravate in seguito a una forma acuta di broncopolmonite che l’ha condotta al compimento del suo pellegrinaggio terreno. Le sorelle dell’India l’hanno assistita e accompagnata sempre con molto amore e dedizione.
Sr. M. Alfonsa, dal Cielo irradia la tua luce su tutti i consacrati della Famiglia Paolina, specie in Asia. Ottieni a tutti la perseveranza e, per la misericordia di Dio, il dono di nuove vocazioni!


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