SSP Italia: + Fratel Giovanni Rizzo

Alle ore 10.50 del 29 agosto 2016 presso la Comunità Divina Provvidenza di Alba (Italia), è tornato alla casa del Padre il nostro fratello Discepolo del Divin Maestro

FRATEL GIOVANNI PIO RIZZO
94 anni di età, 82 di vita paolina e 77 di professione religiosa

Ci lascia uno degli ultimi testimoni paolini dell’epoca fondazionale, quella dove si partiva per la missione in Paesi lontani e si costruiva dal nulla sulla sola parola del Fondatore. La fede, tenace e viva di fronte ad avversità di ogni tipo e unita a una capacità di servizio e sacrificio silenzioso, ha sostenuto il cammino vocazionale di fratel Pio fino alla sua chiamata all’eternità. Lo vediamo così, a soli 26 anni, vivere la sua prima obbedienza al Primo Maestro e imbarcarsi sulla nave Duilio. È il novembre del 1948 ed è diretto a Mumbai (al tempo Bombay). Al porto, il successivo 6 dicembre, c’è ad accoglierlo don Alfonso Ferrero, arrivato a sua volta in India nel 1937, due anni dopo i primi Paolini inviati dall’Alberione, don Domenico Ambrosio e don Guido Paganini. L’arrivo di questo discepolo umile e mite è per la futura Provincia India un vero segno della Provvidenza: se dal 1935 allo scoppio della Seconda Guerra mondiale (1939) ben poco si poté fare a causa della difficoltà iniziale ad essere accolti in una diocesi, meno ancora fu possibile operare durante la guerra, soprattutto perché da italiani si apparteneva alla parte nemica. Dopo 26 ore di viaggio in treno da Mumbai, fratel Pio giunge con don Alfonso ad Allahabad, dove con questi e con fratel Bernardino Ruffoli si rimbocca le maniche e contribuisce a far crescere l’opera appena avviata senza grandi mezzi.

Facciamo un passo indietro: fratel Pio, battezzato Giovanni, nasce in una famiglia contadina a Torre Bormida (Cuneo), il 12 luglio 1922. Papà Carlo e mamma Teresa sono genitori di nove figli, lui compreso. Giovanni sente la vocazione fin da piccolo e insiste con i genitori per seguire il Primo Maestro. Entra così, a soli 12 anni, in Casa Madre: è l’8 settembre del 1934. Qui, in quei primi entusiasmanti anni, compie la prima formazione ed emette la prima professione l’8 aprile del 1939, che conferma in perpetuo il 9 aprile del 1944, in piena guerra. Nei due anni successivi lo vediamo impegnato nella cartiera di Casa Madre, prima di trasferirsi, fino all’imbarco per l’India, a Torino per compiere l’apostolato di magazziniere e spedizioniere della SAIE.

Lo ritroviamo, come detto, ad Allahabad, dove rimane per sei anni impegnato nella locale tipografia. Abile ed esperto meccanico, nell’aprile del 1954 l’obbedienza lo chiama a Mumbay, dove per ben 27 anni esercita il ministero paolino nella locale

libreria, l’allora Examiner Press Book Shop. Come suo compagno di apostolato per 22 anni ha qui fratel Vincent Alemcheril, che ci ha lasciati per la vita eterna lo scorso 13 gennaio, che così ne ha ricordato la figura nel 2014, in occasione del 75° di professione religiosa di fratel Pio: «Per me è stato un Paolino ideale in ogni senso. La sua eccezionale pazienza e la sua gentilezza con ogni persona hanno sempre impressionato tutti. La sua fedeltà alla quotidiana vita spirituale è stata straordinaria. Non l’ho mai sentito mormorare per il cibo, il clima o la cultura». Altri fratelli indiani che lo hanno avuto vicino lo hanno definito nella stessa lieta occasione come «uno che parlava poco e faceva molto», «nascosto e generoso», ottimo interprete di quello “spartito paolino” che ci viene dalla nostra tradizione più sana, modello e ispiratore di tanti fratelli indiani che nei decenni passati fino ad oggi ne hanno seguito le orme.

La vicenda di vita di fratel Pio, dopo ben 33 anni in India, è poi continuata dal 1981 al 2008 in Irlanda come direttore della libreria di Athlone fino, nel 2010, al suo ritorno in Casa Madre ad Alba a causa delle precarie condizioni di salute, che hanno consigliato il suo rimpatrio perché potesse godere di una migliore assistenza sanitaria. Dal 2010 fratel Pio ha vissuto come sempre, in umiltà e silenziosa laboriosità, questa volta col santo ministero dell’intercessione e della riparazione.

Con la dipartita di fratel Pio la nostra Congregazione in cielo si arricchisce del suo 580° membro. Affidiamo a questo nostro compagno l’intercessione al Maestro Divino, perché la vocazione alla santità di ogni Paolino sia sempre più viva a beneficio delle anime destinatarie del nostro apostolato della comunicazione.

Roma, 30 agosto 2016
Don Stefano Stimamiglio

 

I funerali si svolgeranno oggi, martedì 30 agosto, alle ore 15,30 (ora locale) presso il tempio di San Paolo in Alba. I suoi resti riposeranno nel cimitero cittadino di Alba.

I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).