PDDM Italia: Sr. M. Zelia Calafiore

Nazione di nascita: Italia
+ 14/08/2016 Albano

Carissime sorelle,
Oggi, 14 agosto 2016, alle ore 13.00, domenica e vigilia della solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, il Divin Maestro ha esaudito il desiderio della sua sposa
SR. M. ZELIA CAROLINA CALAFIORE
nata il 24 settembre 1937 a Palermo.
Affermava che avrebbe desiderato celebrare le nozze eterne il giorno dell’Assunzione di Maria e che in Paradiso bisognava andare con gioia.
Carolina entra in Congregazione a Catania il 29 giugno 1959, alla fiorente età di 22 anni. Passa ad Alba per il Postulato e a Roma per il noviziato, che si conclude con la professione religiosa il 25 marzo 1962. La Professione perpetua sarà l’11 febbraio 1968, sempre a Roma.
Il compito apostolico che la qualifica, in successive comunità delle case di Italia è, per diversi anni la Sartoria Ecclesiastica, mettendo a frutto l’abilità nel cucito che possedeva già in famiglia. Le case in cui espleta tale servizio sono: Bologna (1962), Cinisello Balsamo (1963), Roma (1967, 1987)), Vicenza DM (1968 – 1971), Catania (1971), Palermo (1972-1982), Rimini (1983-1985; 1987-1992). La troviamo a Bari presso la Società San Paolo nell’anno 1966, con mansioni varie. Per un decennio le viene poi chiesto, come ministero di carità, il servizio di superiora locale, in distinte comunità: Alba (1992-1997), Cagliari (1997-2000) Rimini (2000-2003). Torna in laboratorio: a Bari (2003), a Napoli (2006), a Palermo con la collaborazione al Centro di Apostolato Liturgico (2009). Nel 2012 è nuovamente superiora locale, a Napoli e quindi nel 2015 è a Bari nel laboratorio confezioni e come vice-superiora.
Nel 2012, celebrando il 50° di professione sceglie come frase per l’immagine-ricordo: “Ti rendo lode, Padre, perché ai piccoli hai rivelato i misteri del regno” (Mt 11,25), un’espressione che riassume la sua vita spirituale. Nella lettera alla Madre Generale, Sr. M. Regina Cesarato, per l’occasione, esprimeva: “Con grande gioia e riconoscenza vengo a te con questo mio povero scritto, per dirti il mio grazie con riconoscenza. Sono felice per questi 50 anni vissuti con il mio Signore Gesù, Maestro, Padre, Pastore e Sposo….Durante i miei esercizi, facendo memoria di come Lui ha condotto la mia vita, ho toccato con mano quanto Lui mi ama. Spero di conservare nel cuore sempre questi sentimenti e la gioia che continuerà a darmi il Signore nel compiere la sua volontà” (Napoli, 04.07.2012). Ancora nel 2013 le scriverà: “Sai, chiedo aiuto al mio Maestro e Sposo, di aiutarmi a poter mettere insieme i cocci che ho frantumato nella mia vita e Lui, da bravissimo Vasaio, mi sta aiutando anche tramite te, e di questo sono contenta e vivo con serenità e distacco questi miei momenti, e nel mio quotidiano continuo a vedere e a toccare con mano la Sua grazia; è come un miracolo, anche per quanto riguarda la mia salute….(A tale riguardo) spero di poter fare alcuni controlli, ma mi metto nelle mani di Dio, fra le braccia di Maria, Madre della Serenità. Grazie per le preghiere che fai per me; io ricambio sempre per te. Sai sento anche tanto di pregare per i Sacerdoti e sento molto forte di pregare per i più deboli e sofferenti, soli e in particolar modo per quelli che hanno a che fare con la giustizia umana, per questi tanto prego e
offro. Ti porto nella preghiera sempre. Grazie di tutto. Ti abbraccio con affetto filiale. In comunione (settembre 2013).
Sr. M. Zelia, anche nella consumazione ultima del suo sacrificio, accompagnata amorevolmente dalle sorelle, continuava a ripetere: offro tutto per i Sacerdoti, per le vocazioni. Questa era la sintesi di un sentire che aveva coltivato da sempre: attenzione benevola, premurosa verso i sacerdoti, che a motivo dell’impegno nella sartoria ecclesiastica, erano i destinatari diretti della sua missione e che poteva ascoltare e incoraggiare. Nell’esercizio del compito di superiora locale, animava le comunità all’accoglienza e i Sacerdoti sapevano, per esperienza, di poter contare sulle Pie Discepole per qualsiasi bisogno. Chi è vissuto con lei testimonia: aveva un cuore grande, era solare, molto attenta e disponibile, cercava pure di favorire la creatività, l’emergere dei talenti delle sorelle. Sosteneva le sorelle impegnate nella pastorale giovanile e vocazionale non solo con la preghiera ma nel promuovere le varie iniziative.
Era da poco arrivata nella comunità di Bari (2015) quando si sono manifestati i primi sintomi del suo male: mieloma multiplo. É trasferita quindi nell’infermeria di Albano per essere curata e assistita in maniera adeguata. Sono stati mesi particolarmente dolorosi perché la malattia aggrediva via via le ossa, il midollo, i reni. È stato un vero calvario che Sr. M. Zelia ha percorso con fede profonda e tanta serenità. Sperava e chiedeva che la solennità dell’Assunta fosse il giorno del suo ingresso in Cielo. Dopo l’Unzione degli infermi che le è stata somministrata ieri ha battuto le mani per la gioia. Lasciato l’Ospedale, assecondando il suo desiderio di morire in comunità, appena ha potuto rientrare in casa, accolta da molte sorelle, trasaliva di gioia, quasi preludio e premessa dell’ingresso in Cielo di oggi.
Le sorelle che hanno potuto incontrarla in questi ultimi giorni attestano come Sr. M. Zelia si sentisse pronta a questo arrivo dello Sposo, cosciente del passo che stava per compiere e desiderava che si realizzasse presto! Contava molto sull’aiuto della Vergine Maria che, per suo desiderio le sorelle presenti, hanno coralmente invocato con il canto della “Salve Regina”! Questi sono gli atteggiamenti con cui Sr. M. Zelia ci ha lasciato! Dal Cielo, Sorella Zelia, invoca Maria Mediatrice di ogni grazia per tutte noi, per nuove vocazioni, per il prossimo Capitolo Generale!

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