FSP Italia: Sr M. Immacolatina Paoloni

Nazione di nascita: Italia
+ 25/06/2017 Albano

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 Carissimi,

questa mattina, alle ore 7,30, nella comunità “Giacomo Alberione” di Albano, il Padre buono e provvidente ha chiamato a sé la nostra sorella

PAOLONI M. VINCENZINA Sr MARIA IMMACOLATINA
nata a Castel Colonna (Ancona) il 21 maggio 1928

Sr M. Immacolatina entrò in Congregazione nella casa di Alba, il 17 ottobre 1942, a quattordici anni di età. Apprese presto l’arte tipografica nella legatoria di Casa Madre. Visse poi a Roma il noviziato che concluse, con la prima professione, il 19 marzo 1950, Anno Santo. Negli esercizi di preparazione a questa tappa importante della vita, il Fondatore aveva così sollecitato quelle giovani novizie: «Siate piantate presso il Tabernacolo che è fonte di acqua viva dove le anime attingono l’alimento, attingono i pensieri santi, attingono l’amore santo, la rettitudine di intenzione» (FSP50, p. 51).

L’Eucaristia celebrata e adorata quotidianamente con grande fedeltà, è stata realmente la forza, il sostegno di tutta la sua vita paolina nella quale fu chiamata a svolgere soprattutto servizi tecnici, apparentemente aridi, che richiedevano segretezza e solitudine, nelle legatorie di Alba e di Roma, come incaricata della macchina cucitrice, o nei lavori di segreteria dei quali era molto esperta.

Ricordiamo la sua presenza gentile, discreta, servizievole e molto competente, negli uffici del Centro Studi San Paolo Film di Roma e nella segreteria tecnica della casa provinciale. Si occupava specialmente della copia di documenti e della confezione di testi di animazione utili al governo e alle sorelle delle case filiali ma era anche disponibile per aiutare nel servizio di accoglienza del centralino e della portineria.

Era capace di volere un bene sincero e a volte rivelava una vena di umorismo. Qualche anno fa, inviando in segreteria generale la foto da pubblicare in occasione della sua morte, commentava: «Non sono bella perché non lo sono mai stata… ma almeno c’è un sottofondo di sorriso…».

Avvertiva con forza la responsabilità della corrispondenza al dono della vocazione paolina. In occasione del sessantesimo di professione, nell’anno 2010, scriveva: «Ringrazio il Divin Maestro per il grande dono della vita religiosa paolina. Oggi il mio grazie è più consapevole, si va infatti verso il declino… Sono passati sessant’anni da quel bel “sì” promesso e con la grazia di Dio ho vissuto sempre con amore a Lui e all’apostolato. E oggi, anche se le forze diminuiscono, l’amore per l’apostolato vive e con gioia continuo il mio servizio perché il Maestro Divino mandi sante e buone vocazioni. La Congregazione deve ringiovanire…».

Circa cinque anni fa, aveva dovuto lasciare la casa provinciale per essere trasferita dapprima nella comunità “Tecla Merlo” di Albano e poi, con l’aggravarsi delle condizioni fisiche, nella casa “Giacomo Alberione”. Ricordiamo il suo volto mite e buono, il sorriso dolce, la positività del suo carattere: dalle sue labbra non uscivano mai parole di lamento ma solo di edificazione, di fede, di gratitudine per il dono della vocazione paolina e per ogni servizio che, specialmente in quest’ultimo tempo, le veniva reso. A motivo del morbo di Parkinson, aveva necessità di attenzioni particolari in quanto non poteva deglutire ma era vigile, non ancora costretta a letto. Ieri sera il sopravvenire degli spasmi cerebrali, ha preannunciato l’imminenza del suo incontro con il Signore, già lungamente atteso.

In sintonia con la liturgia di questa XII Domenica del Tempo Ordinario, possiamo ben dire che quanto Sr Immacolatina ha compiuto in modo tanto semplice e spesso nascosto, sarà ora svelato. La sua vita, come quella di un passerotto, sarà certamente custodita per sempre, dall’amore e dalla tenerezza del Padre. Con affetto.

Sr Anna Maria Parenzan
Superiora generale

Roma, 25 giugno 2017


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