FSP Italia: Sr Letizia Boi

Nazione di nascita: Italia
+ 12/08/2017 Albano

ITAENGESPFRA

Carissimi,

oggi, il Signore ci ha nuovamente visitate: nel «sussurro di una brezza leggera», alle ore 17,45, nell’Ospedale “Regina Apostolorum” di Albano, ha improvvisamente chiamato a sé la nostra sorella

BOI Sr LETIZIA
nata a Lunamatrona (Cagliari) il 17 maggio 1930

Solo ieri pomeriggio, Sr Letizia è stata ricoverata in Ospedale per un problema cardiologico che si è presto manifestato come un aneurisma. Questa mattina la situazione è apparsa molto grave e irreparabile e proprio nei primi vespri della XIX Domenica del T. O., è giunta per questa cara sorella, la chiamata a passare all’altra riva, a riconoscere Gesù come il Signore e Maestro, ad accogliere il suo invito, a stendere le mani verso di Lui allontanando, con un profondo atto di fede, ogni timore.

Sr Letizia entrò in Congregazione nella casa di Nuoro, il 30 aprile 1953. Dopo un tempo di formazione e di esperienza apostolica nella diocesi di Campobasso, visse a Roma il noviziato che concluse con l’emissione dei primi voti, il 30 giugno 1957.

Da giovane professa, svolse la missione nella comunità di Mestre e, dopo la professione perpetua, emessa a Roma nel 1962, ritornò a Mestre e quindi a Chiavari e a Sondrio per dedicarsi all’apostolato librario e diffusivo. Nel 1975, venne nominata superiora della comunità di La Spezia, ruolo che le venne riconfermato per un secondo mandato. Ritornò poi a Campobasso dove per cinque anni, continuò a donarsi nella locale libreria. E dopo un tempo di cura trascorso nella comunità “Tecla Merlo” di Albano, nel 1987 venne inserita nella casa provinciale di Roma-Via Vivanti dove si è spesa per circa venticinque anni nell’impegno del centralino, della portineria, del refettorio. Svolgeva questi semplici ma importantissimi servizi, nel silenzio, con tanto amore e senso di responsabilità, irradiando un profumo di bontà.

Era una sorella sempre disponibile, aperta alle indicazioni delle superiore. Nel 1969, scriveva alla superiora provinciale: «Non intendo chiedere niente, ma sono disposta a continuare ad accettare ciò che l’obbedienza mi comanda, come ho fatto fino ad ora. Perciò lei disponga pure liberamente, sono certa che il Signore mi darà le grazie di saper accettare; non le nascondo che qualche volta costa, ma se tutto andasse secondo i miei gusti, che cosa avrei da offrire al Signore?».

L’accompagnarono in tutta la vita, le parole scritte dalla sua formatrice, Sr Concettina Borgogno: «Il Vangelo, il Crocifisso, l’Eucaristia ti siano forza nelle difficoltà, conforto nelle avversità, luce ai tuoi passi! E non dimenticare mai che il premio promesso a chi incomincia, sarà dato soltanto a chi avrà perseverato fino alla fine. La nostra celeste Regina ti renda facile e amabile ciò che è difficile: avanti sempre con Lei!».

Dall’anno 2012, si trovava nella comunità “Tecla Merlo” dove, nonostante la salute molto fragile, ha continuato a essere una presenza puntuale, generosa, capace di espandere attorno a sé un profondo spirito di fede, di amore al carisma paolino, di ordine e di pulizia.

Fino alla fine, il Signore le ha donato la piena lucidità e un profondo senso di abbandono a quello che Egli, nel suo infinito amore, aveva disposto per lei. Era consapevole che il suo cuore che aveva subito un intervento chirurgico trentun anni fa, era sempre a rischio.

L’affidiamo alla misericordia del Padre perché l’accolga nella dimora dei Santi e le doni il premio promesso ai suoi servi fedeli e ai buoni apostoli.

Con affetto.

Sr Anna Maria Parenzan
Superiora generale

Roma, 12 agosto 2017.


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