FSP Brasile: Sr Ana Rosaria Stein

Nazione di nascita: Brasile
+ 06/08/2018 São Paulo

Carissimi,

ci giunge notizia che ieri, alle ore 21,40, nell’infermeria della comunità “Cidade Regina” di São Paulo, il Divin Maestro ha chiamato a sé per condividere la sua trasfigurazione nella gloria, la nostra sorella

STEIN Sr ANA ROSARIA
nata a Afonso Claudio (São Sebastiao, Brasile) il 15 maggio 1934

Entrò in Congregazione nella casa di Rio de Janeiro (Brasile), il 17 giugno 1955 portando come dote la sua maturità e un profondo desiderio di donazione.

Dopo alcuni anni di formazione vissuti nella comunità di São Paulo Divin Maestro, visse nella medesima casa il noviziato che concluse, con la prima professione, il 30 giugno 1961. Trascorse il periodo di juniorato nella comunità di Recife, impegnata nel servizio di autista e nella locale libreria. A São Paulo, emise i voti perpetui e quindi ritornò a Rio de Janeiro per dedicarsi alla diffusione itinerante, alle mostre del libro, alle settimane bibliche. Ebbe poi l’opportunità di un tempo di formazione teologica e la possibilità di frequentare un corso per infermiera professionale che segnò tutta la sua vita paolina. Infatti, dal 1977 al 2015, salvo un periodo di studio e due brevi inserimenti nelle comunità di Fortaleza e di Brasilia, si dedicò nella comunità di São Paulo Cidade Regina alla cura delle sorelle anziane e malate e ad accompagnare l’assistenza infermieristica della provincia.

Nel 2015 rientrò a Cidade Regina ma questa volta per abbandonarsi nelle mani delle sorelle e ricevere lei stessa le cure più appropriate per l’insorgere del morbo di Alzheimer e di Parkinson. Fino all’ultimo giorno, ha continuato a irradiare pace e serenità: non poteva quasi più parlare ma il suo volto irradiava quel dolce sorriso con il quale, in tutta la sua vita, aveva alleviato il dolore di innumerevoli sorelle.

Sr Ana è stata davvero un’infermiera esemplare. Era a tutti noto il suo impegno, molto efficiente, nella cura ed era instancabile nella ricerca e nel desiderio che a ogni persona fosse offerta la migliore terapia. Sapeva unire la professionalità infermieristica con la tenerezza e le attenzioni più materne. Le sorelle si sentivano da lei accompagnate, seguite, comprese, sostenute. Nella sua saggezza e competenza, sapeva essere oggettiva, chiara, prudente; non spaventava le persone con diagnosi poco precise o esagerate. La sua serenità dava a tutte un senso di sicurezza, di tranquillità. Era molto attiva e laboriosa ma aveva l’arte di non fare rumore. La sua presenza era discreta, silenziosa, umile, gentile, amorevole; non attirava l’attenzione su di sé oppure sul suo faticoso lavoro. Correva nelle trafficate strade di São Paulo, nelle diverse cliniche e ospedali, per accompagnare le sorelle in occasione delle visite mediche, di esami diagnostici o delle varie analisi cliniche. Si può dire che «ha passato la vita facendo il bene», come Gesù che guariva i malati senza fare chiasso.

Nel suo impegno ininterrotto, sapeva trovare, come la sposa fedele, lo spazio per alimentare l’amore e la relazione con lo Sposo e per approfondire la vocazione paolina per la quale aveva sempre avuto una vera passione. È bello pensare che in sintonia con la liturgia odierna, il Maestro Divino abbia posato su di lei il lembo del mantello e nel momento culminante della sua vita le abbia rivolto parole di grande speranza: «Coraggio, sono io, non avere paura».

Affidiamo Sr Ana tra le braccia amorevoli di Gesù perché la conduca nell’ultima traversata verso la patria eterna. Con affetto.

Sr Anna Maria Parenzan
superiora generale

Roma, 7 agosto 2018.


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