PDDM Italia: Sr. M. Agnese Menocchio

Nazione di nascita: Italia
+ 21/10/2018 Roma

Carissime Sorelle,
ieri, 21 ottobre 2018, alle ore 16.00, presso l’Ospedale Sant’Andrea di Roma il Signore ha chiamato all’eternità la nostra sorella

SR. M. AGNESE – GIUSEPPINA MENOCCHIO
NATA IL 4 ARILE 1943 A CERVARESE SANTA CROCE (PD).

Giuseppina entra tra le Pie Discepole ad Alba il 6 agosto 1959, emette la Prima professione a Roma il 25 marzo 1962 e i Voti perpetui l’11 febbraio 1968 a Roma. Sr. M. Agnese, apparentemente schiva a parlare di sé, aderisce all’invito di Sr. M. Regina Cesarato, allora superiora generale, a scrivere la storia della propria vocazione e in data 25 marzo 2012, nella celebrazione del suo 50° di Professione religiosa, contempla e redige questa meravigliosa pagina di storia della salvezza. Sottolinea che, pur militando nell’Azione Cattolica, inizialmente non pensava alla consacrazione religiosa, anche perché la famiglia aveva necessità del suo aiuto. Tutto cambia però dopo un viaggio a Roma. «A Roma – scrive – nel 1959 conobbi per caso Madre M. Tecla Molino. Vidi delle giovani uscire dalla Chiesa con un grande velo azzurro, fecero come due ali. Chiesi chi fossero e mi fu detto che erano andate all’adorazione tutte assieme. Erano novizie che si preparavano a divenire suore. Madre M. Tecla mi chiese che cosa facevo a casa e se non avevo mai pensato a farmi suora. Dissi di no. Mi disse che avrebbe inviato una sorella a prendermi per accompagnarmi ad Alba per un corso di esercizi spirituali con altre ragazze. Le dissi che non mi era possibile. Ma lei mi disse: ci vediamo ad Alba a settembre di questo stesso anno! Mi diede un libro: Vieni e vedi. Tornai a casa ma, per essere sincera, mi tormentavano queste parole: “ci vediamo” ma a farmi suora non ci pensavo proprio». Dopo varie peripezie nell’estate si trova ad Alba… «La suora che ci seguiva ci chiese se volevamo fare qualche ora di adorazione di notte, ma di stare tranquille perché c’erano anche le due suore di turno. Io andai a mezzanotte con altre tre ragazze. Verso l’una di notte, mentre guardavo l’Ostia e quel grande mosaico di Gesù, quegli occhi entrarono dentro di me. Mi era entrata una forte ribellione perché quegli occhi mi dicevano “Perché mi vuoi lasciare? Questa è la strada che devi seguire”. Rimasi in ginocchio, piansi, ma non potevo staccarmi dal banco, rimasi così tutta la notte con una forte lotta…Quando ero riuscita a dire: “Signore cosa vuoi da me?… va bene però Tu non mi devi lasciare”. Posso solo dire, anche ora, a distanza di anni: sentii dentro di me una pace che non avevo mai sentito. Mi sembrava quasi di essere sola con Lui…Era la notte della Trasfigurazione tra il 5/6 agosto 1959». …Dopo questa esperienza prende la decisione di fermarsi, ne parla con chi l’accompagna e quella segna la data del suo ingresso tra le Pie Discepole! «Quando a settembre venne Madre Tecla ad Alba mi disse: Che cosa ti avevo detto? Grazie che hai ascoltato la voce del Maestro Divino».
Il Vangelo di ieri, 29a domenica del T.O. era focalizzato sulla figura del Maestro Divino che educa i suoi discepoli e presenta loro se stesso come Colui che “non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti” (Mc 10, 45). Il Divin Maestro ha scelto il contesto liturgico di questa domenica per chiamare a sé Sr. M. Agnese, quasi a confermare la vita di questa sua discepola che ha di certo come denominatore comune e costante il servizio. I compiti specifici da lei compiuti come missione hanno instaurato nel suo spirito un atteggiamento che può essere riassunto nella parola servizio, dono continuo della vita per amore. Le mansioni dei primi anni dell’apostolato che le fu affidato hanno come dicitura costante “cucina o aiuto cuoca o cuoca”: a Roma SP (1962), a Modena SP (1964). Dopo la parentesi di un anno ai Souvenir di San Pietro (1966), è a Vicenza SP (1967), a Roma SPCG (1973) per guardaroba-stireria, a Cinisello Balsamo SP (1974), a Vicenza SP (1975), quindi a Vicenza DM (1979) per mansioni varie; a Milano RA (1979), a Roma SP (1980). Inizia poi una diversa forma di servizio con alcuni mandati di superiora locale in varie comunità paoline e non: a Catania SP (1984), ad Ariccia DM (1987), a Bologna (1983), a Palermo (1997) a Roma SP (2000) per due mandati. Nel 2006 è nella Casa di Preghiera di Centrale per l’accoglienza dei gruppi. Nel 2009 è nuovamente superiora locale a Cinisello DM, quindi nel 2012 consigliera ed economa locale nella comunità R.A. di Roma, economa locale dal 2016, ministero che la rendeva responsabile anche del coordinamento delle collaboratrici/collaboratori esterni fino al presente. Le persone sottolineano come facesse di tutto per andare loro incontro per eventuali necessità e come fosse attenta e delicata nel suo compito.
Nella storia della sua vocazione parla pure di un suo incontro con il Primo Maestro che la rassicurò nella sua vocazione: «Poi mi guardò e mi disse: Gesù ti vuole sua discepola per sempre. Ama i Sacerdoti, i Discepoli e soprattutto i giovani, prega sempre per loro. Avrai ancora difficoltà ma se tu segui Gesù e la Madonna, loro hanno il dovere di aiutarti…Ora dopo tanti anni passati nelle Case Paoline e nostre posso dire che la grazia del Signore mi ha sempre aiutato e ora sono pia discepola felice e contenta. Tutto per la grazia che mi ha concesso il Signore. Prego sempre i nostri beati affinché ci aiutino a essere veramente come Lui ci vuole: membra vive e operanti nella Chiesa».
Si è conclusa, in modo quasi repentino, l’esistenza terrena di Sr. M. Agnese, esistenza segnata da ottobre del 2015 dalla presenza di un tumore polmonare. Venuta ben presto a conoscenza della malattia affrontò con coraggio, determinazione e tanta speranza la terapia propostale: chirurgica e chemioterapica. Soprattutto quest’ultima la costrinse a limitare sempre più la sua attività e il suo spendersi al servizio della comunità che svolse quasi fino alla fine. La tenacia la rimetteva in piedi a ogni intervallo di chemioterapia. La comunità le è stata sempre molto vicino e l’ha accompagnata con tanta preghiera.
Quando prende coscienza della gravità della sua malattia manifesta a Sr. M. Regina Cesarato il suo stato d’animo: «Ho ringraziato il Signore per il dono che mi ha fatto perché ho capito cosa vuole dire essere veramente una Pia Discepola, nell’offerta di ogni giorno, offrire per tutti». Alla sorella infermiera che le era vicino ieri diceva: “che oblazione mi è chiesta! Sia fatta la volontà di Dio!”. Si è spenta invocando Maria, con la vicinanza della vicaria provinciale. La consumazione della vita di questa sorella interpella tutte noi sul senso dell’offerta apostolica e sullo spirito di servizio per amore! Grazie, Sr. M. Agnese per quello che sei stata. Al cospetto di Dio continua a ricordarti di noi e a invocare lo Spirito Santo per la nostra santificazione in Cristo Maestro Via e Verità e Vita!


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