FSP Italia: Sr Iolanda Mancinelli

Nazione di nascita: Italia
+ 27/11/2018 Albano

Carissimi,

questa sera, verso le ore 18, nella comunità “Giacomo Alberione” di Albano, il Maestro Divino ha chiamato a sé la nostra sorella

MANCINELLI Sr JOLANDA
nata a San Marcello (Ancona) il 1° novembre 1928

Le parole della liturgia odierna, si possono applicare con verità a questa cara sorella che è stata davvero «fedele fino alla morte» e ha atteso con perseveranza, «la corona della vita». Negli ultimi giorni, aveva confidato il profondo desiderio che stava nutrendo: il prossimo Natale, essere con il suo Sposo.

Entrò in Congregazione a Roma, a ventun anni di età, il 27 agosto 1949. Portava in dote le belle caratteristiche marchigiane e soprattutto la schiettezza, l’onestà, la concretezza, la delicatezza, l’abilità nel realizzare i lavori manuali più vari.

Dopo un tempo di formazione e di esperienza apostolica nella diocesi di Siena, visse a Roma il noviziato che concluse il 19 marzo 1953, con la prima professione. Per dodici anni consecutivi svolse il ministero della diffusione capillare e collettiva nella diocesi aquilana e iniziò poi il lungo curriculum di cuoca nelle principali comunità dell’Italia: Bologna, Roma Castro Pretorio, Ancona, Albano, Cicogna…

Nel 1964, si era trovata ad Albano proprio durante la malattia di M. Tecla. Raccontava con profonda commozione, di aver potuto salutare la Prima Maestra il giorno prima della sua morte e di aver avuto il privilegio di vestirla e di portarne poi in spalla il feretro, insieme ad altre sorelle. Erano ricordi indelebili, scritti nel cuore. E amava fare memoria, con santo orgoglio, dell’obbedienza che la superiora generale le aveva chiesto nel 1978 quando, nel giro di poche ore, insieme a tante altre sorelle del mondo, giunse ad Albano per prestare aiuto come cuoca, in un momento di particolare emergenza.

Nel 1979, venne inserita nella comunità di Roma “Divina Provvidenza” e nel 1981 ebbe la gioia di vivere un anno di approfondimento carismatico, nella comunità di Alba. Fu, probabilmente, l’unica sosta prolungata della sua lunga vita. L’attendevano poi altre case nelle quali donarsi, con energia e amore, nel servizio della cucina: Casa provinciale, Bologna, Albano, Roma-Lucchesi 6° piano. A Bologna, ebbe pure la possibilità di sperimentare nell’arco di tre anni, l’apostolato cinematografico nella locale agenzia della “San Paolo Film”.

Nel 1992, quando la salute era già gravemente provata a motivo di un diabete scompensato, venne trasferita ad Alba dove visse diciassette anni consecutivi impegnata nei servizi vari e nella legatoria. Con l’aggravarsi della malattia, nell’anno 2009 venne trasferita ad Albano “Tecla Merlo” e l’anno seguente, nella comunità “Giacomo Alberione”. Anche in carrozzella, manifestava la sua vivacità e creatività; godeva nel lavorare all’uncinetto e confezionare caratteristici centrini.

Era una persona dinamica che ha avuto il dono di una bella lucidità, fino alla fine della vita. E che ha saputo valorizzare questo dono per inoltrarsi, con la grazia di Dio, in un serio cammino di fede e di abbandono, di crescita nell’umiltà e nella serenità, nella riconoscenza per ogni piccolo servizio che le veniva prestato.

Si è spenta nel silenzio, nel clima mariano di questo giorno nel quale la Chiesa fa memoria della “B. Vergine della Medaglia Miracolosa”. Alla Vergine Maria affidiamo questa cara sorella perché la introduca nella luce che non si spegne, nel riposo eterno.

Con affetto.

Sr Anna Maria Parenzan
Superiora generale

Roma, 27 novembre 2018.


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