FSP Italia: Sr Edvige Del Bianco

Nazione di nascita: Italia
+ 18/03/2019 Alba

Carissimi,

nell’infermeria della comunità di Alba, alle ore 2,30, nel silenzio della notte, il Maestro Divino ha chiamato a sé, per condividere per sempre la sua intimità, la nostra sorella

DEL BIANCO GESUALDA Sr MARIA EDVIGE
nata ad Avenale di Cingoli (Macerata) il 24 settembre 1926

Seguendo l’esempio della sorella, Sr Annunziatina, entrò nella casa di Alba il 29 agosto 1946. Dopo un tempo speso nella formazione e nell’apostolato tecnico di Casa Madre, visse a Roma il noviziato che concluse, con la prima professione, il 19 marzo 1950. Da giovane professa, per ventidue anni consecutivi, svolse con competenza e amore l’apostolato della legatoria, ad Alba. Erano sempre vive le convinzioni che il Beato Giaccardo e Maestra Amalia avevano seminato nei cuori delle sorelle albesi: le macchine, per loro natura strumenti freddi, possono essere “riscaldate” da cuori ardenti, da anime che si immolano perché il Vangelo arrivi a tutti… E Sr Edvige, come la sorella Annunziatina, era pienamente convinta che l’apostolato tecnico, svolto “con mani innocenti e cuore puro” diveniva una comunicazione di grazia e di salvezza.

Nel 1973, ebbe la possibilità di inserirsi nella piccola comunità di Domodossola, una cittadina a pochi chilometri dalla Svizzera, snodo di importanti vallate alpine. Visse ben ventiquattro anni in questo ambiente sereno che le rimase per sempre nel cuore. Respirava a pieni polmoni l’aria salubre delle montagne e godeva per la semplicità della vita in un clima familiare, dove tutto era pensato e programmato insieme: dai servizi di cucina, alla libreria, alla diffusione in luoghi turistici particolarmente attraenti. Sr M. Edvige era una sorella dolce, buona, obbediente, che amava tanto la vocazione paolina e si spendeva con generosità per rendere più bella la vita comunitaria.

Nel 1997, venne trasferita a Campobasso e quindi a Taranto, Terni, Bologna, specialmente con il compito della cucina e dei servizi comunitari. Dall’anno 2014, si trovava ad Alba per trascorrervi il tempo dell’anzianità e ricevere le cure per il morbo di alzheimer che aveva reso più faticoso l’ultimo tratto della sua vita. La malattia infatti, che la rendeva agitata, è stata certamente una prova molto dolorosa per lei, sempre abituata a donarsi senza riserve, nel silenzio, nell’umiltà e con grande amore.

l’Eucarestia è la mia vita di ogni Nell’anno 2011, aveva lasciato questa testimonianza: «Ho conosciuto le fsp attraverso la propaganda. Le suore Paoline passando da casa mia, hanno incontrato me e le sorelle più piccole; Sr Annunziatina aveva nove anni e voleva farsi suora. Dopo la sua partenza, anche Irma aveva deciso di partire per Alba ma il medico le aveva suggerito d’attendere. Allora io ho detto: “Se non vai tu, ci vado io!”, e lei ha lasciato andare me ed è rimasta a casa per assistere i genitori. Io mi sento al mio posto. Voglio ancora spendermi per questa missione. La mia vita è stata spesso impegnata a tappare i buchi ma per me non fa differenza, purché l’apostolato avanzi. La preghiera ancora oggi mi spinge. Il Signore mi ha portato avanti: questa era davvero la mia strada e rifarei ancora cento volte quello che ho fatto».

E in altre occasioni scriveva: «Il Maestro mi ama e mi attira a sé per essere strumento di annuncio del suo amore per i vicini e per i lontani, con l’offerta quotidiana… istante».

In questi ultimi giorni, anche in seguito a una forma influenzale, sono subentrate complicazioni che l’hanno condotta all’incontro con lo Sposo, proprio nella vigilia di San Giuseppe, anniversario della professione religiosa. Sull’esempio di questo grande santo, anche Sr M. Edvige è la serva buona e fedele che viene ammessa, oggi, a prendere parte alla gioia del suo Signore.

Con affetto.

Sr Anna Maria Parenzan
superiora generale

Roma, 18 marzo 2019.


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