FSP Italia: Sr M. Bianca Calenti

Nazione di nascita: Italia
+ 25/03/2019 Roma

Carissimi,

nella solennità dell’Annunciazione del Signore, presso l’infermeria della comunità “Divina Provvidenza” di Roma, alle ore 12,45, la Vergine Maria ha accompagnato nella Vita eterna la nostra sorella

CALENTI FELICIA Sr MARIA BIANCA
nata ad Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) il 20 maggio 1918

Cento anni vissuti nella serenità, in una donazione apostolica piena, nella riconoscenza al Signore per i tanti doni ricevuti. Scriveva in occasione del suo ottantanovesimo anno di età: «Sono felice della mia vita paolina e sono immensamente grata al Signore e alla congregazione per quanto mi hanno dato. Pongo il mio domani nelle mani di Dio cercando di vivere meglio possibile ogni istante della mia vita».

Entrò in Congregazione nella casa di Pescara, il 7 dicembre 1941. E dopo alcuni mesi di formazione e di apostolato diffusivo, venne trasferita a Roma e poi a Reggio Calabria per dedicarsi con impegno e molto amore alla diffusione della Parola di Dio nelle famiglie e collettività. Nel 1943, in pieno clima bellico, si trovava a Modena per aiutare la comunità nella “propaganda” e nel servizio di cucina. E prima di recarsi ad Alba, per il noviziato, ebbe ancora la possibilità di svolgere la “propaganda” a Ferrara e a Lodi. Le cronache del tempo narrano che proprio in un cascinale della provincia di Lodi, fu protagonista di un episodio davvero miracoloso quando lei e la sua compagna di propaganda furono salvate dai morsi di un pericoloso cane lupo.

Il 29 giugno 1946, al termine dell’anno di noviziato, emise ad Alba, la prima professione e poi proseguì la missione paolina a Lodi e a Novara. Fu pure scelta come superiora, nelle comunità di Campobasso, Lugano, Lodi. Ad Alessandria, Avellino e Viterbo fu una librerista accogliente e convinta.

Dal 1973 al 1997, per quasi venticinque anni, fu incaricata del Recapito Postale delle Figlie di San Paolo di Roma, Ant. Pio. Un servizio che lei apprese a svolgere con precisione e grande senso di responsabilità. Anche nell’Ufficio postale, esprimeva la trasparenza della sua persona, la fedeltà al compito che le veniva affidato. Fu poi incaricata della spedizione delle riviste e infine, nel laboratorio dei semilavorati, della confezione dei prodotti. Nell’anno 2013, dovette ritirarsi nell’infermeria per vivere, nella serenità e nella pace, l’avanzare dell’anzianità «nell’attesa della beata speranza».

Scriveva il 20 maggio 2018, in occasione dei cent’anni: «Il Signore vi ricompensi e vi benedica per tutto quello che avete fatto e ancora fate per me. Prego per tutti perché Lui vi assista e vi conceda le grazie di cui avete bisogno per vivere bene e andare avanti. Sono sempre molto riconoscente al Signore per quanto mi ha dato nella vita: una buona famiglia e una vocazione speciale».

In questi ultimi giorni, il desiderio del Paradiso diveniva in Sr Bianca sempre più pressante. Confidenzialmente, si rivolgeva al Signore con queste parole: «Ora basta… vieni a prendermi…». E guardando dalla finestra, la cupola del Santuario, ricordava alla Regina: «Quanti mattoni ho cercato per la costruzione del tuo Santuario… e adesso tu non mi ascolti e non mi porti via con te».  È andata in Paradiso con lo sguardo proteso a quel Santuario che aveva contribuito a costruire e nel quale aveva trascorso momenti indimenticabili d’intimità con la sua amata Mamma celeste.

Grazie Sr. Bianca! Grazie dell’amore grande che hai avuto verso ogni sorella, grazie per ogni tua gentilezza e servizio. Il Signore ha tutto segnato nel libro della Vita e saprà ricompensarti ampiamente.

Con affetto.

Sr Anna Maria Parenzan
Superiora generale

Roma, 25 marzo 2019
Solennità dell’Annunciazione del Signore.


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