FSP Cile: Sr Claudia Peña y Lillo

Nazione di nascita: Cile
+ 27/03/2019 Santiago

Carissimi,

ci giunge la notizia che nelle prime ore del mattino, presso l’Ospedale Militare di Santiago del Cile, il Padre della Luce ha chiamato nella sua luce eterna la nostra sorella

PEÑA Y LILLO GLORIA DEL CARMEN Sr CLAUDIA MARIA
nata a Talagante (Santiago del Cile) il 22 giugno 1946

Sr Claudia entrò in congregazione nella casa di Santiago La Florida (Cile), il 28 febbraio 1965. Dopo alcuni anni di formazione e il noviziato, vissuto nella casa di Santiago, il 30 giugno 1968, emise la prima professione.  Lei stessa narrava che, fin dall’inizio, aveva manifestato un grande interesse per le vocazioni e accogliendo questa sua sensibilità, le superiore l’avevano presto indirizzata a compiti formativi: la scelta degli studi e le diverse esperienze apostoliche, furono sempre orientate verso quest’area. Svolse per un anno un servizio di animazione nel campo della comunicazione sociale, negli uffici diocesani di Santiago. E si dedicò poi, con grande passione, alla pastorale vocazionale, ministero al quale si era preparata anche attraverso la frequenza di un corso presso l’Università Cattolica del Cile.

Molto presto, le venne affidata la formazione delle postulanti nella comunità di Santiago mentre svolgeva il servizio di consigliera e segretaria di delegazione. Nel 1981, venne inviata in Italia per prepararsi in modo più qualificato, al compito di formatrice: partecipò a un corso organizzato dall’USMI e al mese internazionale di formazione, ad Alba; frequentò poi, come studente ordinaria, l’Istituto di Psicologia della Pontificia Università Gregoriana, conseguendo la licenza. Concluse questo lungo tempo formativo attraverso la partecipazione, insieme a sorelle di tutti i continenti, al corso di nove mesi organizzato, a Torvaianica, per le maestre di noviziato offrendo la propria collaborazione anche nell’accompagnamento. Sr Claudia era molto riconoscente per quest’esperienza che le aveva offerto una visione universale della congregazione e insieme il gusto dell’approfondimento dei valori carismatici. Lei stessa testimoniava che per cinque anni consecutivi, aveva letto o ascoltato solo meditazioni di Don Alberione e di Maestra Tecla.

Al rientro in Cile, nell’anno 1986, si dedicò alla formazione delle novizie, delle juniores e delle postulanti mentre svolgeva il servizio di superiora della comunità di Santiago. Fu intenso anche il suo apporto alla vita della propria circoscrizione: a Concepcion, svolse il servizio di superiora insieme a compiti di animazione sulla comunicazione. Nell’anno 2002, fu nominata consigliera per l’ambito apostolico e vicaria, compiti che le vennero confermati per due mandati consecutivi. In seguito venne nominata direttrice dell’Editoriale “Paulinas”, incaricata del coordinamento del Centro di comunicazione sociale e dell’OTEC, un organismo approvato dal governo del Cile per offrire servizi di formazione a un pubblico religioso e laico. Ebbe anche la possibilità di conseguire il magistero in Comunicazione presso l’Università “Diego Portales” del Cile.

Come membro del Consiglio consultivo della Vicaria del clero e dell’équipe di prevenzione degli abusi della Conferenza dei religiosi del Cile, svolse un servizio di accompagnamento psicologico offrendo anche corsi di formazione per laici e persone consacrate. Frutto della propria riflessione ed esperienza, il testo: “Por una cultura de la prevención del abuso de menores”. Nell’aprile 2015, fu pure invitata a dare una relazione al Congresso Internazionale sulla formazione, organizzato a Roma dalla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata. Metteva volentieri a disposizione le conoscenze e la competenza, specialmente in ambito formativo.

La sua salute andava peggiorando a causa di una fibrosi polmonare ma esercitava l’accompagnamento terapeutico a diverse persone e l’assistenza a una sorella, particolarmente bisognosa. Nello scorso mese di dicembre, si era improvvisamente aggravata a motivo di un’emorragia interna che aveva invaso anche le parti vitali dell’organismo ma aveva superato la crisi. Ora la malattia ha ripreso il sopravvento e l’ha condotta all’incontro con il Signore. L’affidiamo, con molta riconoscenza, tra le braccia del Padre buono perché imprima per sempre nella sua vita, i lineamenti del Figlio.  E chiediamo la sua intercessione perché il mondo sia risvegliato dalla santità e la Chiesa, nei suoi ministri e pastori, sia sempre più autentica, luminosa, trasparente, gioiosa.

Con affetto.

Sr Anna Maria Parenzan
superiora generale

Roma, 27 marzo 2019.


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