PDDM Italia: Sr. M. Clementina Dragone

Nazione di nascita: Italia
+ 09/04/2019 Sanfrè

Carissime Sorelle, ieri 9 aprile 2019 alle ore 17.40, nella Comunità di Sanfrè (Italia), è tornata alla Casa del Padre la nostra sorella

SR. M. CLEMENTINA – DESOLINA DRAGONE

nata il 14 settembre 1926 a Vicoforte (CN).

Desolina entra nella comunità di Alba (CN) il 18 gennaio 1948, proveniente da un luogo di forte spiritualità, sostenuta dalla presenza del santuario-basilica Regina Montis Regalis in Vicoforte. Il parroco la presenta come una giovane delle più esemplari. Nelle note del cammino formativo è detta: buona e di ottimi sentimenti. Dopo la formazione iniziale emette la Professione religiosa il 25 marzo 1950 e i Voti perpetui il 25 marzo 1955. La sua breve e concisa storia vocazionale, redatta nel 2012, esprime i vari passaggi di Dio nella sua vita. «Storia della mia vocazione: la considero un dono di Dio e desidero corrispondervi sempre più e meglio. Vengo per amare tanto Gesù e farmi santa. Questa è stata la mia risposta nella lettera di richiesta per la mia accettazione. Ero accettata per il 25 gennaio 1948, casualmente ho anticipato il 18 gennaio. Sr. M. Anna è venuta a prendermi per accompagnarmi ad Alba e unirmi al gruppo che erano entrate prima di me. Ero felice perché finalmente dopo 5 anni di attesa si realizzava la chiamata di Dio che era divenuta sentita e sempre più profondamente convincente, anche tramite l’approvazione del Parroco e dei cari genitori. Gesù si era servito di un piccolo calendario, dove vi erano le Pie Discepole che facevano l’adorazione giorno e notte a Gesù Eucaristia nella grande Chiesa di San Paolo ad Alba. Questa era la prima missione delle Pie Discepole e mi attirava molto. La seconda missione era l’apostolato sacerdotale e mi piaceva anche tanto. La terza missione era l’apostolato liturgico: tutto quello che serve per il decoro della Chiesa e per la bellezza delle azioni liturgiche. Tutto mi piaceva e mi animava ad amare Gesù Eucaristico».

Ricordando le tappe del suo cammino di formazione sottolinea: «È stato un grande dono e una grandissima gioia avere la presenza del caro fondatore per la nostra professione perpetua». Nella prospettiva dei Voti perpetui era stata interpellata sulla sua disponibilità a essere missionaria, ciò le procurò molta gioia. «Gesù Maestro fece diventare realtà tale desiderio e il 31 luglio 1956 con altre due sorelle (Sr. M. Piera Marin e Sr. M. Lidia Drudi) partivo per la nuova missione nelle Isole Filippine. Dopo 25 giorni di nave e 4 ore di aereo (Hong Kong – Manila) arrivammo nella nostra missione. Purtroppo per me – per ragioni di salute – durò solo 7 anni. Ritornata in Italia nel mese di maggio la Madre Maestra (M. M. Lucia Ricci) mi unì al gruppo delle suore che facevano i 25 giorni di Ss. Esercizi ad Ariccia (1963). Era il Primo Maestro che li predicava e io ero felice per la stima e l’amore che avevo per il Fondatore. Alla fine degli esercizi la Madre Maestra mi disse vai in Irlanda … dove rimasi 10 anni; 4 anni in Inghilterra, 1 anno a Toulouse, 6 mesi a Parigi. Ritorno a Roma (1986) dove rimasi 18 anni in Casa Generalizia poi a Sanfrè. Lodo il Signore per tutte le grazie ed esperienze vissute».

In una lettera a M.M. Lucia Ricci, dalle Filippine, scriveva: «Riguardo all’offerta della mia vita per i sacerdoti sulla quale prima di partire lei mi aveva detto di dare relazione, mi è stato detto da Don Dragone (sacerdote paolino, suo cugino, noto teologo) che il Signore per ora vuole l’accettazione quotidiana, serena e gioiosa, momento per momento, di tutto ciò che vuole, permette, per essere più nello spirito della Congregazione, più santificante. Apostolato e sofferenza. Il Divin Maestro è fedele, delicato, chiede, ma sovrabbonda di pace, di grazia, dona luce, forza e grazia per compiere la missione affidata. Basta dargli la volontà e quel pochino di corrispondenza, che nella mia debolezza e misura posso dargli» (Pasay City, 4.12.1956).

Le sue attività apostoliche sono state prevalentemente o nelle Case paoline o in laboratorio di cucito. Nel tempo trascorso in Casa Generalizia ha reso la sua collaborazione nei servizi vari, tra cui per un periodo è stata cuoca per le sorelle operanti ai souvenir San Pietro.

Sr. M. Clementina aveva una profonda sete di Dio, era alla costante ricerca del suo volto. Il tempo dedicato alla preghiera, all’adorazione eucaristica era una priorità nella sua vita. Traduceva poi questa ricerca di comunione con il Signore in gesti di carità e di servizio fraterno. Scrivendo a M. M. Tecla Molino, allora superiora generale, per il suo onomastico (22.9.1991) formula una preghiera che possiamo ricevere come sua eredità spirituale:

Ti ringrazio, Signore, del tuo amore infinito che sempre mi avvolge.

Ti ringrazio della Tua provvidenza paterna, che sempre mi segue.

Della tua grazia soave, che ovunque mi cerca, grazie, Signore. Del tuo perdono instancabile, che sempre mi accoglie, grazie o Signore.

Della tua luce, della tua forza, della tua misericordia, grazie Signore.

All’inizio del giorno, con il sorgere del sole, io ti ringrazio.

Al termine di un altro giorno, al tramonto, io Ti ringrazio.

Nel male e nel bene, nella gioia e nel pianto, io Ti ringrazio.

Anche la croce è amore, io lo so, Signore e l’accetto.

Anche la gioia è amore, io lo so o Signore e l’invoco.

Grazie, o Signore, mio Dio, grazie di tutto!

Sr. M. Clementina, già con diversi disturbi di salute legati all’anzianità, amorevolmente assistita dalle sorelle, è andata serenamente incontro allo Sposo, pronta per celebrare la Pasqua eterna! Ora, Sr. M. Clementina, dal cielo, intercedi per il cammino post-capitolare della Congregazione chiamata a vivere sempre la missione, secondo il cuore di San Paolo e nello spirito di Maria Ss.ma, modello di ogni discepola. In ogni situazione e in ogni stagione della vita!


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