Testimonianza: Sr. Nazarena De Luca

In un articolo pubblicato in occasione del centenario del Patto o Segreto di riuscita abbiamo invitato Sorelle e Fratelli a condividere le proprie testimonianze sull’efficacia del Patto o Segreto di riuscita nella loro vita. In attesa dei prossimi contributi, presentiamo la testimonianza di sr. Nazarena De Luca, apostolina, sul seguente punto di questa preghiera.


il Patto:
« …Ci vediamo debolissime, ignoranti, incapaci, insufficienti in tutto: 
nello spirito nella scienza, nell’apostolato, nella povertà»

Ho sempre trovato particolarmente bello e significativo il titolo di questa preghiera: Segreto di riuscita. Sembra scelto da un esperto pubblicitario! Per il tipo di coinvolgimento che suscita, nella sua brevità. In effetti, Don Alberione era veramente un “esperto”, ma sul versante della Vita: dell’uomo e di Dio.
Sapeva rivolgersi bene all’uno e all’Altro. Già prima di iniziare questa preghiera un po’ singolare, è mirabilmente sintetizzata la meta! Come ogni cosa grande e bella contiene in sé un segreto, così lui ci suggerisce qual è il segreto che fa riuscire la nostra vita, offerta a Dio e ai fratelli. Certo, occorre “una grande fede”, come ci raccomandava in una meditazione del 1959 accennando al “Patto”, e in moltissime altre occasioni!…
Mi pare anche molto significativo che questo “Patto”, che Don Alberione ci invita a fare con Gesù Maestro, glielo “presentiamo per le mani di Maria”, mani di madre e sorella: quasi a renderlo ancora più sicuro, più familiare…
Sicuramente Maria, nel momento solenne dell’Annunciazione, di fronte alla proposta sconvolgente che le è rivolta, si è sentita “debolissima, ignorante, incapace, insufficiente in tutto…”. La sua è stata una chiamata eccezionale (anche se unita a fede e grazia eccezionale)! Ma tutti noi che, per grazia, siamo stati invitati a “lavorare nella Sua vigna”, costatiamo continuamente la nostra inadeguatezza. Sperimentiamo la grande sproporzione tra ciò che siamo e ciò che dovremmo essere.
Questo senso di povertà (sotto tutti gli aspetti) lo percepiamo particolarmente in alcuni tempi e circostanze della vita; non si attribuisce all’avanzare degli anni. Personalmente, posso dire che oggi è molto vivo in me. Però, lo considero anche una grazia. Ci aiuta a ricordare che il campo in cui ci troviamo a lavorare (persone, cose) è Suo; e lavoriamo per Lui, finché vorrà; con possibilità molto limitate, quelle che Lui permette per noi…
E, poi… esiste un “Patto”, che possiamo sempre rinnovare!!
Credo che Don Alberione abbia voluto condividere così con noi, suoi figli e figlie, qualcosa della sua preghiera, profondamente sperimentata; svelandoci così il fondamento della sua vita “riuscita”.
Sr. Nazarena De Luca