FSP Giappone: Sr Maria Rosaria Makiyama

Nazione di nascita: Giappone
+ 19/10/2019 Kanagawa

Carissimi,

nella memoria del Beato Timoteo Giaccardo, alle ore 12,10 (ora locale giapponese), nell’Ospedale “Tokai-daigaku Oiso Hospital”, della provincia Kanagawa, il Padre ha chiamato a sé per donarle Vita in pienezza, la nostra sorella

MAKIYAMA KIKUNO Sr MARIA ROSARIA
nata a Madara-Saga Ken (Fukuoka, Giappone) il 20 marzo 1935

Sr Maria Rosaria apparteneva a una famiglia dalle solide tradizioni cattoliche e per questo ebbe il privilegio di ricevere il battesimo a pochi mesi dalla nascita. Conobbe le Figlie di San Paolo in visita apostolica nella sua casa, quando aveva quindici anni di età. Lei stessa descriveva così quell’incontro che segnò tutta la sua vita: «Nell’estate del 1950, due suore sconosciute vennero a casa mia e mio padre, dopo aver dialogato con loro mi chiamò e mi chiese se desideravo entrare in quella congregazione. Alla domanda improvvisa, non sapevo rispondere… fui colta da un dilemma: mi trovavo di fronte alla possibilità di entrare nella congregazione della mia sorella maggiore o di quelle suore che erano venute appositamente nella mia casa. Mio padre mi lasciava libera di decidere… Nella piccola isola dove abitavo, tutte le famiglie pregavano chiedendo al Signore di suscitare, nella propria famiglia, qualche vocazione. Ebbi l’occasione di fare l’ingresso in congregazione proprio nella festa della Madonna del Rosario…».

Sr M. Rosaria, frutto maturo della preghiera di tutto un paese, entrò ufficialmente in congregazione nella casa di Fukuoka, il 6 dicembre 1950, a cinque mesi dall’apertura di quella comunità e solamente dopo due anni dall’arrivo in Giappone delle prime quattro missionarie paoline. Ebbe perciò la gioia di vivere i tempi di fondazione accogliendo nella serenità anche le inevitabili fatiche.

Nel 1952, raggiunse Tokyo per proseguire la formazione e inserirsi nel primo noviziato giapponese. Insieme ad altre otto giovani, emise la prima professione, a Tokyo, il 30 giugno 1954. Divenne presto molto esperta nell’arte libraria dedicandosi per oltre vent’anni, alla brossura dei libri e alla stampa attraverso la macchina offset. Aveva compreso il linguaggio “mistico” degli strumenti adoperati per moltiplicare e dare ali alla Parola. Scriveva: «Per far arrivare la Parola a tante persone, ormai non possiamo fare a meno delle macchine. Le macchine sono strumenti importanti per l’evangelizzazione e sono nostre compagne…  Ci fa diventare “apostole” la certezza che ogni carattere stampato, è un messaggio che unisce quanti comunicano la Parola con le innumerevoli persone che cercano questa Parola».

Per oltre dieci anni, si dedicò con amore a vari servizi di segreteria anche presso il Centro catechistico di Tokyo. E dopo una breve parentesi vissuta a Nagasaki, dal 1989 al 2014 svolse con entusiasmo una modalità apostolica orientata ai non-vedenti organizzando, a Kobe, i laici volontariati per la trascrizione nei caratteri braille degli articoli della rivista “Akebono” e di altri libri Paoline. Spesso il contenuto di questi libri veniva registrato su nastro per renderlo disponibile all’ascolto di tante persone disagiate.

Circa vent’anni fa, le venne diagnosticata una cirrosi epatica che le provocava ripetute anemie. Nel 2014, venne trasferita nella comunità di Hiratsuka ma a motivo di un’atrofia cerebrale, nell’anno seguente fu accolta in una casa di cura. La parola del “grazie” continuava a sbocciare sulle sue labbra anche in questi ultimi tempi: un grazie che si trasformava in preghiera incessante. Il rosario che scivolava sempre tra le sue dita, era la manifestazione visibile del dialogo che intercorreva con il suo Maestro e la Mamma del cielo. L’espressione salmica che aveva toccato in modo particolare la sua vita, l’ha certamente accompagnata nell’ultima, dolorosa offerta: «Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore. A te voglio cantare davanti agli angeli. Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto. Signore, non abbandonare l’opera delle tue mani» (Salmo 137). Sr M. Rosaria, purificata da lunghi anni di sofferenza, e anche da una grave forma di carcinoma epatocellulare, potrà finalmente ascoltare la risposta amorosa del suo Dio e immergersi per sempre nella sua fedeltà.

Con affetto.

 

Sr Anna Maria Parenzan
Roma, 19 ottobre 2019.


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