PDDM Italia: Sr. M. Panaghia Ghigi

Nazione di nascita: Italia
+ 20/10/2019 Bordighera

Carissime Sorelle

Oggi, 20 ottobre 2019, Giornata missionaria mondiale, presso l’Ospedale di Bordighera (Imperia), alle ore 14.40, il Signore ha chiamato all’incontro definitivo con sé la nostra sorella,

SR. M. PANAGHIA – PIA GHIGI

nata il 20 agosto 1923 a Rimini.

Dei 5 fratelli tre sorelle sono Pie Discepole: Pia, la maggiore è entrata in Congregazione ad Alba il 4 aprile 1937, proveniente da San Paolo, una piccola frazione della provincia di Rimini. Come è tipicamente paolina la sua data di nascita altrettanto lo è la data del suo ingresso nella Famiglia Paolina. La mamma, nel suo testamento, afferma: «Sento il desiderio di darvi un mio ultimo saluto: Le forze mi mancano, mi sembra di essere vicina a raggiungere il caro babbo. A tutti chiedo perdono, tante volte vi avrò disgustati. Io ho solo da ringraziare il Signore per tutti i miei cari figli: per avermi dato indegnamente tre figlie religiose (sr. M. Panaghia, sr. M. Candida, sr M. Luisangela) che mai mi hanno dato un dispiacere; abbiamo pianto e gioito insieme».

Il parroco la presenta affermando che, avendo avuto persistentemente la richiesta di Pia Ghigi di farsi religiosa, e avendo riscontrato tutti i requisiti di condotta, di temperamento e di animo richiesti in una giovinetta, formula la domanda affinché venga introdotta nell’Istituto dando le migliori garanzie di un’ottima condotta morale, auspicando anche un buon affidamento. Dopo i tempi di formazione emetterà la prima professione ad Alba (CN) il 14 aprile 1941, ricevendo un nome non comune, con richiamo alla Madonna “la tutta santa”. Emette i voti perpetui il 14 aprile 1946, alla vigilia del grande momento critico relativo alla nostra vita istituzionale.

Dopo la prima professione trascorre i primi anni nella diffusione del Vangelo e in libreria a Novara e ad Alba. Dal 1945 al 1953 è ad Alba come aiuto in infermeria e come assistente delle novizie.

Dal 1953 al 1957 è superiora locale nella piccola comunità di Bologna: pur essendo una comunità di solo 4 sorelle che vivevano in un appartamento, l’adorazione era sostenuta in continuità con il coinvolgimento di signore conosciute nell’Apostolato Liturgico. Questo grazie alla sensibilità eucaristica di Sr. M. Panaghia comunicata alle sorelle. Dal 1957 al 1964 è incaricata delle giovanissime candidate, denominate Immacolatine, accolte nella casa di Cinisello Balsamo (Milano).

Dal 1964 al 1967 sarà ad Alba ancora con le aspiranti maggiori e minori.

Compie poi diversi mandati di Superiora locale: a Firenze (1967), a Napoli (1971), a Sanfrè (1973), a Rimini (1976) a Cinisello Balsamo (1979). Ritorna a Rimini dal 1981 al 2006, dove collaborerà al Centro di Apostolato liturgico e dove si dedica a mansioni varie. Qui frequenterà corsi per operatori pastorali, si dedicherà al ministero straordinario della Comunione in una clinica dove era molto attesa ogni domenica. Integrerà il servizio al Centro di Apostolato liturgico con un servizio di cura per la biancheria della Chiesa dove lo richiedevano sacerdoti soli e poveri.

Sr. M. Panaghia è ricordata sovente con il titolo di madre, quasi a confermare quello spirito di maternità che sapeva esprimere come presenza di tenerezza e di umanità, con una cura integrale della persona, sia dal punto di vista fisico sia spirituale. Sapeva riconoscere i doni delle sorelle, promuoverne la crescita e l’espressione e questo sia nelle più giovani sia nelle sorelle adulte. Provenendo dalla scuola-formazione del Beato Timoteo Giaccardo aveva cura del lavoro interiore per se stessa come pure delle persone per le quali ha avuto responsabilità formative.

La liturgia in questa giornata ci presenta una vedova che attualizza l’invito di Gesù di pregare sempre, senza stancarsi mai e possiamo dire che ben si applica alla nostra sorella Sr. M. Panaghia. La sua esistenza è stata caratterizzata da una salute precaria e con eventi patologici e traumatici, affrontati sempre con grande serenità, forza d’animo, non cessando mai dal farsi dono a chi era nel bisogno. Negli ultimi suoi giorni dovette ancora affrontare una severa insufficienza respiratoria da pneumopatia acuta che ne provocò il decesso. Le sorelle le sono state molto vicine!

Il suo passaggio all’eternità in questi giorni in cui le superiore della Provincia Italia sono convocate in assemblea costituisce un segno e una garanzia di intercessione presso il Padre celeste per il cammino della Provincia, protesa al futuro, in ascolto dello Spirito!


ITENESFR