FSP Filippine: Sr M. Rufina Quiruz

Nazione di nascita: Filippine
+18/12/2019 Ospedale “San Giovanni di Dio” (Pasay City)

Carissimi,

ci giunge la notizia che presso l’Ospedale “San Giovanni di Dio” di Pasay City (Filippine), alle ore 6,48 (ora locale), il Padre buono e misericordioso ha chiamato a sé la nostra sorella

QUIRUZ FRANCISCA sr MARIA RUFINA
nata a San Vicente, Bacolor, Pampanga (Filippine) il 9 marzo 1926

Apparteneva a una numerosa famiglia e fin da piccola, venne educata a un forte senso di responsabilità nel prendersi cura dei fratelli e delle sorelle più giovani. E specialmente dopo la morte dei genitori, si vide costretta ad assumere la cura dei propri cari maturando quelle doti di accoglienza, bontà, disinteresse, preoccupazione per gli altri che avrebbero segnato anche la sua vita paolina.

Entrò in congregazione a Lipa (Filippine), il 30 giugno 1949 e mise subito a disposizione la sua grande abilità nell’arte della sartoria. Visse in questa casa i primi anni di formazione e il noviziato che concluse, con la prima professione, il 29 giugno 1953. Rimase a Lipa fino al 1959, felice di poter contribuire alla confezione degli abiti per le vestizioni delle giovani che affluivano numerose in quella prima casa filippina. Venne successivamente trasferita a Pasay City dove proseguì, per quasi tutta la vita, l’impegno della sartoria. Di tanto in tanto, ebbe la possibilità di qualche sosta nelle case filiali di Cebu, Davao, Quezon, Olongapo per apprendere l’apostolato librario al quale però doveva sempre unire l’arte del cucito, tanto necessario per aggiustare gli abiti delle sorelle.

Nel 1995, si sentì obbligata a chiedere, con profonda sofferenza, un tempo di assenza per prendersi cura della sorella minore gravemente ammalata di cancro al cervello. Dopo pochi mesi rientrò in comunità per continuare a donarsi con generosità, delicatezza, dedizione, precisione, nella sartoria della grande casa “Regina Apostolorum” o in quella della comunità “Don Alberione”, di Pasay City.

Sr Maria Rufina era una sorella che incantava tutti con la gentilezza e l’amabilità del tratto, con la sua capacità di comprensione e di superamento, nella fede, anche dei momenti difficili. La fedeltà alla preghiera era proverbiale: prima delle cinque del mattino, si trovava già in chiesa per la meditazione e per affidare al Divin Maestro le molte intenzioni che portava in cuore, soprattutto quella vocazionale. Era sobria e di poche parole ma pienamente inserita nella vita della comunità: partecipava con gioia alla lectio divina, ai momenti di formazione continua senza tralasciare l’impegno di guidare la preghiera comunitaria quando ricorreva il suo turno.

Le sorelle che l’hanno accompagnata negli ultimi anni testimoniano la sua apertura allo Spirito Santo, il desiderio di lasciarsi lavorare e formare per vivere quella santità di vita alla quale si sentiva chiamata. Scriveva nelle sue note: “La santità è costituita da una lotta costante contro le mie passioni e contro tutti i mezzi che il diavolo mi pone davanti per strapparmi l’anima da Dio”.

Si è messa docilmente, con la fiducia di una bambina, nelle mani del Padre perché la rendesse “bella” per il grande incontro. Da diversi anni soffriva di vari disturbi fisici e due anni fa era stata colpita da un ictus. La causa immediata delle morte è stata una polmonite acuta che ha causato un grave versamento pleurico.

Benediciamo il Signore per le meraviglie di grazia che ha compiuto anche in questa sorella mentre l’affidiamo, con grande speranza, tra le braccia del Padre. L’offerta della sua vita faccia fiorire “giustizia e pace” su questo nostro mondo assetato di redenzione e di liberazione. Con affetto.

sr Anna Maria Parenzan

Roma, 18 dicembre 2019.


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