FSP Italia: Sr Maria Innocenza Salvoni

Nazione di nascita: Italia
+ 30/12/2019 Alba

Carissimi,

nell’infermeria della comunità di Alba “Divina Provvidenza”, alle ore 13,30 è nata alla nuova vita la nostra sorella

SALVONI MARINA sr MARIA INNOCENZA
nata a Urago d’Oglio (Brescia) il 1° marzo 1928

Sr M. Innocenza è stata una sorella davvero “innocente”, semplice e buona, paziente e silenziosa, che ha diffuso nelle comunità il profumo dell’umiltà e della dolcezza. Non aveva frequentato studi particolari ma era ricca della sapienza di Dio. Possiamo ben dire che, nella sua lunga vita, sull’esempio della profetessa Anna, ha servito il Signore “notte e giorno” e non si è mai stancata di “lodare Dio e parlare del Bambino” a quanti incontrava sulle strade della missione. Quante volte sr Innocenza è uscita, è partita in fretta, come Maria, per comunicare la bella notizia del Vangelo alle donne e agli uomini affamati e assetati di amore…

Entrò in congregazione nella casa di Alba, il 18 giugno 1949, a ventun anni di età. Molto presto visse a Roma il noviziato ed emise la prima professione il 19 marzo 1952. Da giovane professa, inserita nella comunità di Vercelli, percorse in lungo e in largo le vallate alpine dell’Ossola con le borse colme di libri e un grande desiderio d’incontrare i gruppi familiari, i giovani, le persone sole alle quali annunciare una parola di gioia e di speranza. E dopo la professione perpetua celebrata a Roma nel 1957, ritornò a Vercelli e poi a Ivrea per la diffusione della Parola nelle famiglie, istituti, collettività. Poi un’altra tappa a Cosenza, impegnata nella verifica delle pellicole cinematografiche e nuovamente a Milano come incaricata della diffusione in quella grande diocesi ambrosiana.

A Bergamo, Cremona, Chiavari donò il meglio di se stessa, nel servizio umile, diligente, generoso in comunità e nel passaggio alla moviola delle pellicole nell’agenzia “San Paolo Film”.  A Chiavari, a Bergamo e a Novara svolse pure il servizio di superiora. E proprio a Bergamo fu chiamata a vivere il momento non facile della chiusura della comunità e del passaggio della libreria alle sorelle Annunziatine.

Ebbe pure la gioia di dedicarsi, per una quindicina d’anni, al servizio della libreria nelle città di Pavia, Alessandria, Tortona, Pordenone. A Bologna-Via Mondo, per circa due anni, prestò aiuto nella cucina fino a quando, nel 2001, dovette ritirarsi ad Alba. La salute era sempre più fragile specialmente a motivo di una fibrillazione al cuore ma fino a quando ha potuto, ha continuato a donarsi nella preparazione del refettorio, nel servizio a tavola o come aiuto nell’assistenza delle sorelle ammalate: dava loro da mangiare, si rendeva presente in diversi momenti per fare compagnia e sollevare lo spirito anche con una battuta scherzosa.

Dall’anno 2005 era lei stessa ammalata e secondo il suo stile, ha accolto questa nuova “visita” del Signore con la consueta semplicità e docilità, con una particolare sensibilità alla presenza di Dio che, proprio nel tempo della sofferenza, le si andava manifestando. Si è affidata, si è lasciata amare, ha permesso al Signore di continuare a operare in lei meraviglie di grazia.

Ed è spirata nel silenzio e nella tranquillità: le sorelle che l’assistevano non si sono quasi accorte che era giunta per lei la “grande luce” e che ormai era passata all’altra vita. Per sr M. Inocencia, che ha avuto il dono di attendere, nel silenzio e nell’interiorità, notte e giorno, la venuta dello Sposo, oggi è spuntato il “giorno santo”, il giorno della lode e della benedizione.

Con affetto.

sr Anna Maria Parenzan

Roma, 30 dicembre 2019.


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