FSP Italia: Sr Maria Carmen Conti

Nazione di nascita: Italia
+ 29/03/2020 Albano

Carissimi,

nel cammino che lentamente ci porta verso la Pasqua, il Signore ci chiama a credere più intensamente in Lui anche attraverso le sue ripetute visite. Alle ore 16,45 di questa V Domenica di Quaresima, ha chiamato a sé, nel reparto San Raffaele della comunità di Albano, la nostra sorella

CONTI sr MARIA CARMEN
nata a Villavesco (Lodi) il 27 dicembre 1940

Sr Maria Carmen ha donato alla congregazione la sua vivacità apostolica e intellettuale, un profondo amore al carisma e alla spiritualità paolina, un atteggiamento premuroso e affettuoso verso ogni sorella che ha favorito la sua continua riconferma a superiora di varie comunità, in Italia e all’estero.

Entrò in Congregazione nella casa di Roma, il 5 gennaio 1964, seguendo l’esempio delle zie, sr Teresita e sr Rosanna. Visse ad Alba il noviziato ed emise la professione, il 30 giugno 1966. Era profondo il suo desiderio di una risposta sempre più radicale. Scriveva alla superiora generale: «Mi metto nelle sue mani perché sia lei ad offrirmi a Cristo… Voglio essere fedele, fedele a Cristo, fedele a lei che mi rappresenta la congregazione, fedele con l’aiuto di Dio fino alla morte». Era intenso l’anelito a «essere vera paolina, essere missionaria in Italia o all’estero, essere fedele e generosa».

Poiché in famiglia aveva conseguito la maturità classica, da giovane professa venne inserita nella comunità di Albano per frequentare la Facoltà di Medicina che però interruppe al termine del terzo anno. Dopo la professione perpetua emessa nel 1972, ebbe la possibilità di qualche breve esperienza negli uffici dell’“Ut Unum Sint” e quindi nei Segretariati Internazionali della Casa generalizia. Nel 1974, trascorse un brevissimo tempo nella libreria di Napoli, e fu poi chiamata a Bologna-San Ruffillo, per svolgere il servizio della formazione. Ma le sorprese non mancavano… Iniziò presto il lungo itinerario che la vide impegnata nei compiti di governo: dapprima fu superiora a Firenze, una nuova comunità dedita alla diffusione tramite l’agenzia EP. Subito dopo, era superiora a Cagliari, quindi consigliera provinciale nella nuova provincia italiana unificata. Dopo un sessennio al servizio della provincia, era ancora superiora a Viterbo e quindi, dal 1987 al 1993, superiora delegata in Spagna, con sede nella casa di Madrid, Marañon.

Al rientro in Italia, l’attendeva una nuova sorpresa: l’invito a unirsi alle sorelle che si preparavano ad aprire, nel 1994, la casa di Mosca (Russia). Visse con entusiasmo quel tempo difficile ma denso di promesse, di profezia, di speranza… ma la morte del papà suggerì il suo rientro in Italia per essere più vicina ai propri cari. E già nel 1994, era nuovamente superiora nella comunità di Ancona e quindi nelle comunità di Galloro (Ariccia) e di Albano “Giacomo Alberione”. A conclusione di quest’ultimo mandato, si inserì ad Alba nella comunità “San Giuseppe” dove ben presto venne ancora nominata superiora.

Nell’anno 2006 per motivi di salute, dovette sostare ad Albano, dapprima nella comunità “Giacomo Alberione” e subito dopo in quella che era la delegazione di Albano. E anche qui, venne presto nominata consigliera di delegazione. Concluso il mandato triennale, fu trasferita a Roma “Divina Provvidenza” per il servizio di capogruppo mentre si occupava anche dell’ambito della spiritualità come membro dell’équipe di spiritualità della provincia italiana.

Nel 2014, iniziò un’altra fase nella sua vita nella quale fu chiamata ad accogliere la sofferenza fisica per un tumore al fegato per il quale doveva sottoporsi a continui ricoveri e interventi. Ha lottato con grande coraggio e fede, senza scoraggiarsi di fronte all’avanzare della malattia, offrendo tutto per le intenzioni della congregazione, della chiesa, dei propri cari. Continuava a godere di tutto, a diffondere serenità e positività: «Va tutto bene, quello che Dio vuole», diceva. E confidava il suo grande segreto: «Sono nel cuore delle tre Divine Persone e per questo sono in pace». E l’ha ripetuto anche qualche giorno fa quando, in occasione dell’ultimo ricovero, si intravedeva la gravità della situazione.

Oggi anche per lei, richiamata alla vita nuova, sono rivolte le parole del Maestro: «Liberatela e lasciatela andare». Dopo anni di intensa sofferenza, si aprono per sr M. Carmen le porte della salvezza, si apre per lei il Cuore della Trinità, fonte di misericordia e di grande speranza.

Con affetto.

sr Anna Maria Parenzan

Roma, 29 marzo 2020.


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