FSP Giappone: Sr M. Clemens Koyama

Nazione di nascita: Giappone+ 02/09/2020 Giappone

Carissimi,

ci giunge la notizia che presso l’Ospedale di Mutuo Soccorso di Hiratsuka (Giappone), alle ore 6,12 (ora locale) in seguito a una stenosi aortica e ad altre complicazioni cardiache, è stata chiamata a vivere nella pace e nella gioia del Signore la nostra sorella

KOYAMA Etsuko sr MARIA Clemens
nata a Tokyo (Giappone) il 1° settembre 1929

La foto scelta per questo annuncio, descrive bene la sua personalità caratterizzata dalla semplicità, dalla gioia, da un sano umorismo, dalla donazione generosa.

Appartenente a una famiglia di origine cristiana, entrò nella casa di Tokyo il 24 dicembre 1954, a venticinque anni di età. La sua vocazione è strettamente legata alla presenza dei fratelli paolini in Giappone e in modo particolare alla vicinanza con don Paolo Marcellino. Infatti venne educata alla fede proprio nella missione di Oji (Tokyo) che dal 1936 era stata affidata dall’Arcivescovo ai primi paolini giunti a Tokyo per fondare la comunità e avviare l’apostolato. Dopo la guerra, in seguito all’incendio della chiesa di Oji, cominciò a frequentare la chiesa di Akabane dove conobbe una giovane che le chiese di accompagnarla nel cammino battesimale. Divenne la sua madrina di battesimo e insieme maturarono la vocazione paolina. Si trattava di sr Arcangela Kanezaki che fu davvero per lei l’angelo che le manifestò la volontà di Dio.

Dopo i primi tempi di formazione, sr M. Clemens visse a Tokyo il noviziato che concluse con la prima professione, il 1° luglio 1958. Da giovane professa, si dedicò alla missione itinerante nella regione di Nagoya e dopo la professione perpetua, emessa a Tokyo il 30 giugno 1963, continuò a percorrere le strade dell’antica città di Fukuoka, alla guida dell’automobile, con le borse colme di libri e un aperto sorriso sulle labbra. Con le altre sorelle, visitava i paesi a scopo vocazionale, collaborava all’organizzazione dei ritiri di orientamento per le giovani che erano attratte dallo spirito genuino e spontaneo di quelle prime paoline giapponesi.

Fu poi incaricata del magazzino libri di Tokyo e della libreria di Hiroshima. Proprio in questa città iniziò una collaborazione molto significativa con i Padri Gesuiti per la produzione di libri nel linguaggio braille. Questa esperienza si estese poi a Kobe dove maturò e crebbe attraverso l’aiuto di molti collaboratori laici che lei sapeva animare e coinvolgere nella missione.

Il suo desiderio di donazione fu pienamente valorizzato nel lungo periodo (dal 1986 all’anno 2015) nel quale fu chiamata a dedicarsi al servizio della cucina nelle comunità di Tokyo, Fukuoka, Nagoya. Specialmente a Fukuoka è ricordato il grande aiuto dato ai fratelli paolini per “sfamare” i giovani aspiranti che entravano numerosi nella comunità.

La sua stessa presenza che non poteva passare inosservata, rendeva la casa serena e accogliente; amava la festa e coglieva ogni occasione per rallegrare la vita delle sorelle, preparare con cura i delicati piatti giapponesi, rendere più leggera la convivenza. Tutta la sua persona lasciava sprigionare l’entusiasmo per il carisma paolino, l’affetto filiale verso don Paolo Marcellino, il Fondatore, Maestra Tecla e tanti altri fratelli e sorelle che aveva avuto il dono d’incontrare.

Non fu facile per lei ritirarsi, circa cinque anni fa, nella casa di assistenza di Hiratsuka dove continuò a dedicarsi ai piccoli servizi comunitari mentre curava la salute che diveniva sempre più fragile. Ieri, nel giorno del suo compleanno, il ricovero urgente in ospedale, ha segnato l’ultima chiamata del Signore alla quale avrà risposto con la consueta docilità.

La parola dell’apostolo Paolo ai Filippesi che ha guidato tutta la sua vita, l’accompagni ora all’incontro con il Padre, il Dio vicino: in Lui si rallegri per sempre, circondata dai fratelli e dalle sorelle della Famiglia Paolina, dalle moltissime persone beneficate attraverso il suo sguardo gentile, la parola evangelica colma di sapienza, di speranza, di grande amore.

Con affetto.

sr Anna Maria Parenzan

Roma, 2 settembre 2020.


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