FSP Argentina: Sr Matilde Amelong

Nazione di nascita: Argentina
+ 19/10/2020 Buenos Aires

Carissimi,

ci giunge la notizia che alle ore 12,15 (ora locale) nella comunità di Buenos Aires Nazca (Argentina) è stata chiamata a celebrare la Pasqua eterna nel regno dei cieli, la nostra sorella

AMELONG sr MATILDE
nata a Rosario (Argentina) il 12 ottobre 1953

La personalità di sr Matilde richiamava dinamismo, gioia, fervore per l’apostolato e la pastorale vocazionale; impegno competente, saggio, responsabile nell’accompagnare l’economia della provincia e di varie comunità. Apparentemente fragile, era dotata di una fortezza spirituale non comune che le ha permesso di assumere, nella fede, anche esperienze personali e familiari molto dolorose.

Entrò in congregazione in età adolescenziale, a tredici anni, l’11 gennaio 1966, nella casa di Buenos Aires (Argentina). Dopo il tempo di formazione e alcune esperienze apostoliche nell’ambito promozionale e diffusivo, visse in Brasile, nella casa di Cidade Regina (São Paulo) il tempo di noviziato che concluse con la prima professione, il 25 gennaio 1979. Sei anni dopo emetteva, a Buenos Aires, i voti perpetui. Da giovane professa, mentre perfezionava la propria formazione culturale, si dedicò nelle diverse comunità di Buenos Aires, alla promozione, alla redazione e amministrazione di Famiglia Cristiana (edizione argentina), alla produzione degli audiovisivi, alla libreria. Possedeva una visione davvero globale e pastorale della missione paolina.

A Mendoza, continuò l’apostolato librario mentre si dedicava allo studio e alla redazione di una pubblicazione ecclesiale diocesana. Nel 1990, conseguì la licenza in comunicazioni sociali e contemporaneamente venne nominata consigliera provinciale per l’ambito apostolico. Nel seguente triennio, svolse il ruolo di economa provinciale e fu poi confermata consigliera e vicaria. Proseguì il servizio alle sorelle come superiora della comunità di Buenos Aires Nazca e per altri due mandati, fu consigliera provinciale per la formazione, inserita nelle comunità di Tucuman e Mendoza anche come responsabile del settore audiovisivi. Trascorse poi tredici anni consecutivi in Asunción (Paraguay) offrendo la collaborazione e la creatività perché la piccola presenza paolina potesse crescere in ambito apostolico e vocazionale. Il lavoro era impegnativo: oltre ad essere economa e responsabile dei collaboratori laici della bella e frequentata libreria, era incaricata della pastorale vocazionale. Inoltre, come membro della Conferenza dei Superiori maggiori del Paraguay, curava il settore della pastorale della comunicazione. Era davvero l’anima della comunità e della diocesi. Colpiva, oltre al suo stile semplice, povero, allegro, la capacità di coinvolgimento nelle diverse realtà della provincia e della congregazione avendo partecipato a due Capitoli generali e ad altri incontri internazionali. Negli anni Novanta aveva pure arricchito, con la competenza e l’entusiasmo, l’équipe internazionale di studio sulla comunicazione.

Nel 2016 ebbe una visita inaspettata: l’insorgere di un tumore che presto la costrinse a lunghi periodi di chemioterapia, trascorsi nella comunità di Nazca (Buenos Aires). Anche quelle erano occasioni per continuare a donare gioia e freschezza alle sorelle ammalate dimenticando se stessa. Negli ultimi mesi, la malattia le ha concesso una sosta e ne ha approfittato per inserirsi nella comunità e nella libreria di Montevideo (Uruguay): era felice per l’opportunità di prestare aiuto, di concentrarsi sui bisogni della chiesa e del popolo al quale si sentiva mandata.

Lo scorso anno aveva partecipato con profondo coinvolgimento a un corso di esercizi spirituali ignaziani di “sanazione”. Lei stessa confidava di aver sperimentato, in quell’occasione, l’amore e la tenerezza del Signore che sana e attrae a sé. E da allora, si è preparata con profonda consapevolezza a vivere la sua Pasqua. Aveva perfino coniato una nuova, sintetica espressione, sto amando, sto pasquando… per esprimere in modo molto personale, la realtà del passaggio da questo mondo al Padre che stava avvenendo in lei. Un passaggio, una pasqua, che sr Matilde ha vissuto fino in fondo sentendosi unita al mistero pasquale del Cristo, assimilata a Lui perché tutti potessero incontrare la Verità.

Con affetto.

sr Anna Maria Parenzan 

Roma, 19 ottobre 2020.


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