FSP Italia: Sr Anna Piccolo

Nazione di nascita: Italia + 25/02/2021 l’Ospedale dei Castelli (Ariccia-Roma)

Carissimi,

nelle prime ore di questo venerdì di Quaresima, il Signore Gesù, ha chiamato a sé nell’Ospedale dei Castelli di Ariccia (Roma), la nostra sorella

PICCOLO sr ANNA
nata a Porto Romano (Salerno) il 1° marzo 1933

Dall’accogliente terra salernitana, aveva ereditato la gentilezza, l’apertura del cuore, il calore nei rapporti, l’interesse sincero per le necessità e bisogni di quanti incontrava. Sr Anna era una persona sorridente, amabile, sempre pronta a venire in aiuto, a coinvolgersi nelle diverse situazioni; era una sorella che credeva fortemente nella grazia della vocazione e nell’efficacia evangelizzatrice della missione paolina.

Entrò in congregazione nella casa di Roma, il 7 marzo 1952. Visse in questa casa centrale il tempo di formazione e il noviziato che concluse con la prima professione, il 19 marzo 1956, al termine di un ricchissimo corso di esercizi spirituali predicato da don Alberione. Con accenti mistici, il Fondatore invitava quelle giovani sorelle a «sentire di appartenere a Gesù» perché la missione divenga un’irradiazione di luce: «Voi siete i raggi di questa luce che è Gesù… perché prendete da lui e date agli altri» (FSP56, p. 73).

A Palermo, sr Anna trascorse il tempo dei voti temporanei e dopo la professione perpetua, emessa a Roma nel 1961, ritornò nel centro apostolico dell’importante città siciliana per continuare a donare quella carica interiore che attingeva dall’Eucaristia.

Iniziò ben presto il lungo curriculum di superiora che la condusse ad accompagnare con saggezza e lungimiranza, molte comunità della provincia Italia. San Benedetto del Tronto, Livorno, Trieste, Roma-via dell’Arcadia, Torino, Napoli Duomo, Taranto sono state le comunità che hanno potuto godere, per più mandati, della sua guida semplice e illuminata, capace di accogliere e promuovere ogni sorella nella sua diversità. Era aperta a ogni nuova forma comunicativa e a valorizzare il grande dono del laicato paolino. In particolare, negli anni del suo superiorato a Trieste, venne chiamata a spalancare le braccia alle coppie dell’Istituto “Santa Famiglia” che proprio nella comunità delle Figlie di San Paolo, muoveva i primi passi.

La passione che le pulsava in cuore, la rese pronta ad accogliere con gioia la missione delle “agenti EP”, sorelle che percorrevano velocemente le strade delle varie regioni italiane per visitare i molti clienti delle librerie laiche disseminate sul territorio. Dapprima espletò questa modalità apostolica a Firenze; in seguito fu chiamata, come superiora, ad accompagnare le agenti della comunità di Roma, via Arcadia e a coinvolgersi pienamente in questa missione anche dalla comunità di Roma Castro. Per altri quindici anni fu poi chiamata a lasciare la sua impronta inconfondibile nelle librerie di Taranto e Lecce: un’impronta caratterizzata dalla dolcezza, gentilezza, interesse verso le persone che affluivano nel centro apostolico e i collaboratori laici.

Nel 2017, a causa dell’avanzare del morbo di Alzheimer, dovette inserirsi nella casa “Tecla Merlo” di Albano. La rottura del femore ne ha poi complicato la situazione e circa un anno fa, venne accolta nella comunità “Giacomo Alberione”. All’inizio di questo mese, insieme a molte altre sorelle, fu colpita dal covid-19 che oggi, le ha aperto le porte del regno dei cieli.

È stato detto che ci sono «fiaccole profetiche che vengono consegnate da una generazione all’altra». Le molte persone che in questi tempi ci lasciano, sono queste fiaccole che ci parlano dell’opera di Dio e della fecondità del carisma: un carisma che proprio attraverso l’umiltà di queste sorelle, brilla di luce sfolgorante e sprigiona miracoli di santità e di apostolato.

Con affetto.

sr Anna Maria Parenzan

Roma, 26 febbraio 2021.


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