FSP Cile: Sr Estela del Carmen

Nazione di nascita: Cile
+ 14/03/2021 Buenos Aires Nazca (Argentina)

Carissimi,

questa notte, all’una e trenta (ora locale), presso la comunità di Buenos Aires Nazca (Argentina), è stata chiamata a sperimentare «la straordinaria ricchezza della grazia» del «Dio ricco di misericordia», la nostra sorella

BERRA sr ESTELA DEL CARMEN
nata a Los Portezuelos (Cile) il 3 maggio 1937

Sr Estela del Carmen entrò in congregazione nella casa di Buenos Aires il 16 aprile 1956, insieme alla sorella maggiore, sr Cecilia. Ambedue, avevano scoperto le Figlie di San Paolo attraverso un album vocazionale poggiato sul tavolo della sacrestia della parrocchia dove stavano facendo le pulizie ed erano rimaste colpite, quasi folgorate, dall’urgente missione di evangelizzazione che svolgeva la congregazione.

A Buenos Aires, visse il tempo di formazione e il noviziato che concluse con la prima professione, l’8 dicembre 1959. Nel tempo dello juniorato si dedicò all’apostolato tecnico e alla diffusione itinerante nella comunità di Santa Fe (Argentina). E dopo la professione perpetua, emessa a Buenos Aires l’8 dicembre 1964, proseguì la missione nelle famiglie e collettività nelle diocesi di Santa Fe, Corrientes e nella popolatissima area metropolitana di Buenos Aires. Nel 1975, le venne affidata l’amministrazione dell’edizione argentina della rivista “Famiglia Cristiana” e poi, in calle Larrea (Buenos Aires), presso l’agenzia “San Paolo Film”, sperimentò per oltre sei anni la bellezza e la forza dell’apostolato cinematografico.

Nel 1986, ebbe l’opportunità di dedicarsi alla Radio diocesana “Santa Maria”, nella fredda casa di Coyhaique-Aysen nella regione della Patagonia, all’estremo sud del Cile. Era un impegno molto sfidante ma ricco di prospettive. La radio raggiungeva l’estesa Patagonia ed era molto usata per trasmettere ogni genere di notizie in quella vasta zona dove mancavano strade e altri mezzi di comunicazione. Le Paoline si occupavano specialmente della formazione cristiana dei giornalisti e operatori della comunicazione sociale anche in vista della loro preparazione ad assumere tale servizio pastorale.

Alla chiusura della casa, sr Estela del Carmen rientrò in Argentina dove si occupò della gestione delle librerie di Buenos Aires, Tucuman, Santa Fe. Coordinò poi, per circa dieci anni, il settore audiovisivo della provincia. Ma le bruciava in cuore l’appello a gettarsi nelle acque profonde della missione, quelle non ancora sperimentate. E chiese perciò di unirsi a un’altra sorella per fare un’esperienza particolare, alle dipendenze del vescovo, nella diocesi di Bahia Blanca (Argentina). Fu un tempo breve che però le segnò la vita. Nel 2004, fu chiamata a coordinare il settore video della grande e ben fornita libreria di Montevideo (Uruguay). Ma considerando la salute sempre più fragile, venne trasferita a Buenos Aires per continuare a occuparsi della libreria e in particolare del settore multimediale a Nazca e nella comunità di “Oro”. Si occupava specialmente della duplicazione dei CD e DVD, collaborando ad arricchire il catalogo con nuovi titoli acquistati dalle altre editrici paoline di lingua spagnola. Amava tanto la musica: la sua bella voce accompagnata dal suono della chitarra, arricchiva la vita delle comunità. Aveva avuto anche la gioia di inserirsi, per circa un anno, nella piccola comunità di Anatuya (Santiago del Estero) per gestire insieme alle sorelle, la stazione radio della diocesi.

Dopo la morte della sorella, nello scorso mese di aprile, subì anche lei un crollo fisico. Divenne taciturna mentre la salute andava declinando per una grave forma di diabete, per la flebite e altre patologie. Alcuni mesi fa venne ricoverata in ospedale per ulteriori complicazioni e per l’applicazione di uno stimolatore cardiaco. Nello scorso febbraio, rientrò in comunità dove, assistita da un’équipe medica, si preparò all’ultima tappa della sua vita. E in questa quarta domenica di Quaresima, nella quale contempliamo l’infinito amore del Padre, sr Estela del Carmen è stata chiamata a guardare e a credere nel Figlio innalzato e glorificato; a vivere per sempre in quella luce che non tramonta, nella Gerusalemme celeste. Con affetto.

sr Anna Maria Parenzan  

Roma, 14 marzo 2021.


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