SSP Italia: + Don Antonio Bernardo Maselli

Alle ore 8.30 di ieri, giovedì 8 aprile, è deceduto presso l’ospedale di S. Eugenio di Roma, a causa di una polmonite interstiziale bilaterale dovuta al virus Covid-19, il nostro confratello della comunità di Roma – San Paolo

DON ANTONIO BERNARDO MASELLI
87 anni di età, 75 di vita paolina, 69 di professione, 61 di sacerdozio

Una persona semplice e affabile, rispettosa, amante della nostra missione, attento alle persone e alle necessità della comunità. È così che ricorderemo sempre don Antonio nei suoi tanti anni passati in mezzo a noi.

Nasce il 20 giugno 1933 a Castelpagano (Benevento), in una famiglia dalle umili origini. Terzo figlio di papà Virginio e mamma Carmela Javerone. Il 25 agosto del 1945 entra nella comunità di Roma. Cinque anni dopo inizia il noviziato ad Albano Laziale e, nella medesima comunità, l’8 settembre 1951 emette la prima Professione religiosa, assumendo il nome di Bernardo. A Roma professa in perpetuo i voti religiosi (8 settembre 1956), viene ordinato Diacono (3 maggio 1959) e, infine, Presbitero per l’imposizione delle mani di Mons. Luigi Traglia (5 luglio 1959).

Come sua prima esperienza apostolica dopo l’Ordinazione lo troviamo come Direttore dell’ufficio abbonamenti di Roma (1959-1961). Successivamente viene inviato nella comunità di Milano, impegnato nella diffusione dei Periodici paolini (1962-1963). Segue un lungo periodo dedicato all’apostolato della pastorale vocazionale e formazione: prima a Roma (1963-1980), poi a Vicenza (1980-1982 ) e, infine, ad Albano Laziale (1982-1992).

Terminato il suo impegno con i giovani, don Antonio viene trasferito nella comunità di Bari come Superiore per due mandati. Nel 1999 don Pietro Campus, l’allora Superiore generale, lo chiama ad Ariccia come Delegato della Comunità “Divin Maestro” fino al 2004. In quell’anno parte per la comunità di Catania con il compito di seguire l’animazione spirituale dei Cooperatori Paolini, impegno che porterà avanti con dedizione e attenzione alle persone fino al 2018, quando, per motivi di salute, ritornerà a Roma nella comunità Timoteo Giaccardo, sede dell’infermeria.

Alcune settimane fa ha subito l’infezione di Coronavirus e, nonostante il ricovero in ospedale, non è riuscito a superare le gravi complicazioni di salute che sono subentrate.

Don Antonio colpiva per i suoi tratti umani e la profondità di animo, per la sua simpatia, soprattutto in questi ultimi anni in cui tanti piccoli gesti esprimevano il suo desiderio di essere vicino alle persone, sempre contraccambiato dalla comunità. In questi ultimi giorni sono stati frequenti i quotidiani contatti telefonici con i sanitari per conoscerne lo stato di salute.

Da buon Paolino amava scrivere. Tra i suoi lavori va ricordato il profilo biografico di don Salvatore Carolla, un Paolino suo compaesano morto all’età di 36 anni negli Stati Uniti a causa di un incidente e conosciuto per le sue molte qualità, tanto che lo stesso Don Alberione ebbe modo di dire «che le virtù del fratello tanto colto quanto “santo” e vero Paolino siano ricordate e imitate». A don Carolla don Antonio ha dedicato una biografia, Spendi l’amore cowboy, scritta insieme a don Eugenio Fornasari ssp.

Affidiamo ora don Antonio al Cristo Risorto, sicuri che le parole del Fondatore che troviamo nell’Agenda Paolina di oggi sintetizzano tutta la sua missione paolina: «Sentire con Gesù Cristo. Significa aver il cuore del Divin Maestro per gli uomini, quale si manifesta nel “Venite ad me omnes”».

Roma, 9 aprile 2021                                   

Don Domenico Soliman, ssp


I funerali di don Antonio saranno celebrati sabato 10 aprile alle ore 11.00, presso la Sottocripta del Santuario Regina degli Apostoli di Roma. La salma verrà tumulata nel cimitero di Castelpagano (Bn), suo paese natio. 

I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).


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