FSP Italia: Sr M. Federica Bonazza

Nazione di nascita: Italia
+ 04/01/2013 Alba

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questa sera, verso le ore 20,30, nell’infermeria della comunità “Divina Provvidenza” di Alba, il Padre ha chiamato a dimorare per sempre nella sua casa, la nostra sorella

BONAZZA PIERINA Sr M. FEDERICA
nata a San Floriano di San Biagio (Treviso) il 3 marzo 1926

Sr M. Federica si trovava nell’infermeria di Alba da circa quattro anni, dopo aver donato, giorno dopo giorno, tutte le sue forze per il bene delle comunità e l’annuncio del Vangelo. E’ significativo un suo scritto dell’anno 1969, come risposta a una circolare della superiora provinciale che offriva, alle sorelle che lo desideravano, qualche tempo di studio o di aggiornamento. Sr Federica rispondeva così: «Non ho alcun desiderio al riguardo della domanda che mi propone. Servitevi pure di me per il bene della Congregazione e per la gloria di Dio. Sono a vostra disposizione».

La vita di questa cara sorella è stata un dono per la Chiesa e per la Famiglia Paolina. Entrò in Congregazione nella casa di Alba, l’11 maggio 1946. Dopo aver prestato aiuto nella tipografia e nella propaganda, nella diocesi di Trento, visse a Roma il noviziato che concluse, con la prima professione, il 19 marzo 1949. Da giovane professa e per diciassette anni consecutivi, svolse la missione paolina nella libreria di Reggio Calabria e in seguito, in quella di Reggio Emilia. Nel 1968, le venne affidato il servizio di superiora nella comunità di Perugia e quindi ritornò all’amato bancone della libreria, a Cagliari.

Per qualche anno si occupò dell’economato nella comunità di Verona e ritornò poi alla diffusione nelle librerie di Genova, Trento, Cremona, Sulmona, Cagliari. Aveva appreso dalle stesse labbra del Fondatore a considerare la libreria un tempio, una chiesa, lo spazio della sua offerta quotidiana e dell’annuncio del Vangelo; la libreria era realmente per lei «un centro di luce e calore in Gesù Cristo», «il punto di contatto tra la Congregazione e il popolo», il luogo di diffusione di tutte le iniziative dell’apostolato paolino. E credeva fermamente che il bancone era il pulpito da cui porgeva con grande benevolenza, quei libri che avrebbero favorito una vita cristiana più convinta e autentica. …