PDDM Giappone: Sr. M. Innocente Sakamoto

Nazione di nascita: Giappone
+ 02/05/2023 Nagasaki

Carissime Sorelle,
il 2 maggio 2023, nel cuore della notte, le 02:24, nella clinica San Marco-En a Nagasaki (Giappone) il Maestro Gesù ha chiamato definitivamente a sé la nostra sorella

SR. M. INNOCENTE SATO SAKAMOTO
nata l’8 Gennaio 1933 a Hirado, Nagasaki (Giappone).

Sato Sakamoto con il Battesimo riceve il nome di Anna. È la terza di sette figli di una famiglia cristiana che vive nella bella isola di Hirado. Cresce affrontando la tragica prova della seconda guerra mondiale con le conseguenze del disastro nucleare per il bombardamento di Nagasaki avvenuto la mattina del 9 agosto 1945.
L’amore e la fiducia nella Vergine Maria l’hanno segnata in modo particolare. Questo è evidente nella testimonianza scritta che ci ha lasciato.
«Ho ricevuto la grazia della vocazione nel mese della Madonna del 1953. Fin da bambina, ogni volta che vedevo una suora, sentivo una certa attrazione nei suoi confronti. Cominciai a pregare la Vergine Maria, credendo che Dio mi aspettasse sempre da qualche parte per realizzare il mio desiderio di vita religiosa. Un anno, nel mese della Madonna, confidai il mio desiderio a mia madre, salutai mio padre e uscii di casa. Volevo andare in un convento il più lontano possibile, così decisi di andare a Tokyo e mi trovai sulla banchina della stazione di Sasebo, a Nagasaki. Era il mio primo viaggio e non ero sicura di me. Non sapevo esattamente dove volevo andare, ma volevo solo diventare una suora. Pensavo tra me: “Tokyo è l’ultima fermata, e lì scendiamo tutti. Io scenderò e, da quel momento, mi affiderò a Maria”. Stringendo forte il rosario che custodivo fin da bambina, dissi: “Maria, ti prego, aiutami”. “Maria, ti prego, aiutami”: invocai interiormente, nel mio cuore, durante tutto il viaggio. Giunta a Tokyo la prima cosa che mi venne in mente fu di visitare il convento dove si trovava mio fratello. Mi hanno fatto entrare nella sala di accoglienza del convento e, mentre aspettavo mio fratello, ho visto sul tavolo alcuni opuscoli che presentavano la Congregazione delle Pie Discepole del Divin Maestro. Quando ho visto le suore nei loro mantelli blu che adoravano l’Eucaristia, che vivevano a servizio del sacerdozio e della liturgia, mi sono sentita sollevata e ho detto: “Grazie, Maria, voglio entrare in questo Istituto. Voglio unirmi a questa Congregazione”. Lo dissi a mio fratello e bussai immediatamente alla porta della vicina comunità di Yotsuya dove si trovavano le Pie Discepole.
La Santa Madre di Dio è sempre stata con me, aiutandomi quando ero tra le intemperie della vita e conducendomi al Maestro Gesù. Affido tutta la mia vita a te, Madre Maria, che mi hai chiamato, per quanto fossi indifesa e povera. Ti prego di non abbandonarmi finché non raggiungerò Dio Padre, degna della sua chiamata». (Maggio 1999)
Entrata in Congregazione il 20 maggio 1953, quasi settanta anni fa, dopo il regolare noviziato, emette la professione religiosa il 31 maggio 1958 e la professione perpetua il 31 maggio 1963, nella Cattedrale di Nagoya.
Ha lavorato instancabilmente per la pastorale vocazionale, soprattutto nei primi anni della fondazione in Giappone. Molte tra le sorelle giapponesi sono frutto del suo lavoro vocazionale che svolgeva con dedizione generosa. Ha anche trascorso gran parte della sua vita impegnata nel servizio sacerdotale secondo lo spirito materno della Beata Vergine. Nel suo ministero sacerdotale ha sempre sentito che, per apprezzare e vivere il significato di questo apostolato, non doveva separarsi da Maria Ss.ma. Il nostro Fondatore ci ha insegnato che «il grande segreto della luce, della grazia e del progresso è servire Gesù nello spirito di Maria, sua madre».
Per svolgere al meglio il suo servizio nelle case sacerdotali, nei seminari e nel vescovado, ha conseguito il diploma in arte culinaria e anche in dattilografia. Lei raccontava: «Ho incontrato alcuni sacerdoti che erano così esausti nella mente e nel corpo che non avevano energia per mangiare. E mi chiedevo: Maria, la madre di Gesù, come servirebbe ora questi sacerdoti? Ho pregato e poi ho parlato: “Padre, almeno prenda un pasto”. In quel momento, il volto del sacerdote si è illuminato e ha detto: “Beh, grazie! Grazie”. Poi ha cominciato a mangiare e, a poco a poco, ha ripreso le forze. È stato incoraggiante constatare che il sacerdote malato parlava ancora della Vergine Maria più spesso di prima, la pregava e la amava. Maria, Madre e protettrice delle vocazioni, sta vicino ai sacerdoti. Naturalmente, accompagna anche le suore che svolgono il loro ministero sacerdotale, sostenute dal sublime desiderio di vivere come Maria”» (Maggio 1995).
Nella sua lunga vita ha trascorso in diverse comunità il suo servizio generoso, sostenuta dalla preghiera di adorazione e da un profondo senso della bellezza della vocazione religiosa che desiderava condividere con le nuove generazioni.
La salute fisica di Sr. M. Innocente Sakamoto è andata gradualmente deteriorandosi. Spesso cadeva, si fratturava le ossa e non riusciva più a camminare da sola. Vivendo nella comunità di Nagasaki, non poteva più andare a Messa nella Cattedrale e questo le provocava una grande sofferenza. Così nel dicembre 2019 è stata accolta nella Casa di Riposo San Marco-En nella città di Nagasaki. Lì, era grata di poter partecipare alla Messa quotidiana e pregare davanti al Santissimo Sacramento, ricevendo anche l’assistenza sanitaria necessaria per la sua salute fragile e la visita regolare e fraterna della sua comunità.
Il suo ritorno al Cielo è stato per noi del tutto inaspettato. Oggi, 2 maggio, festeggiamo l’anniversario della fondazione della nostra Congregazione in Giappone. La sua partenza, in questo giorno benedetto, è un segno eloquente della benevolenza di Dio che ci ricorda come la sua fedeltà e la sua grazia non vengono meno nel tempo.
Sr. M. Innocente, continua ad invocare da Gesù Maestro il dono di nuove vocazioni alla Chiesa e alla nostra Congregazione: che possano godere della bellezza di una vita donata interamente a Dio, nella disponibilità gioiosa di Maria di Nazareth: «Eccomi, sono la serva del Signore. Avvenga di me secondo la tua Parola».


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