Carissime Sorelle,
il 9 aprile 2024, nella Comunità di Sanfrè (Italia), alle ore 14:45, Gesù Maestro, il Vivente, ha chiamato definitivamente a sé la nostra sorella
SR. M. SANTINA – ANGELINA GRAIZZARO
nata il 26 aprile 1943 a Campodalbero-Crespadoro (Vicenza – Italia).
Terzogenita, dopo due figli maschi, la piccola è portata al Fonte battesimale, domenica 2 maggio 1943, e riceve, con il dono della fede, il nome di Angelina. Terminata la scuola elementare a Campodalbero, uno splendido borgo alpino situato nelle Prealpi Vicentine, nell’alta valle del Chiampo, con la famiglia si trasferisce a Cinisello Balsamo (Milano) dove già lavoravano il papà e il fratello maggiore. Lavora come operaia in una fabbrica ed è impegnata attivamente nell’Azione Cattolica: così matura la sua vocazione religiosa. Aiutata e guidata dal confessore, all’età di 17 anni, il 4 settembre 1960 decide di entrare tra le Pie Discepole del Divin Maestro, ad Alba in Casa Madre.
È una giovane promettente, amante della missione dell’Istituto e della vita interiore propria delle Pie Discepole. Terminato il noviziato, il 25 marzo 1963, emette la Professione religiosa a Roma e, dopo cinque anni di voti temporanei, il 25 marzo 1968 emette la Professione perpetua, sempre a Roma.
Vive la consacrazione religiosa in diverse comunità: ad Alba (CN) nel 1963 affianca la formatrice delle postulanti, come assistente, ed emergono le sue doti pedagogiche, umane e spirituali che, in seguito, saranno valorizzate nell’impegno formativo delle giovani professe, come formatrice delle juniores (1984 – 1993), e come Maestra delle novizie (2002 – 2016).
Durante lo juniorato presta servizio come segretaria del Centro Azione Liturgica (CAL), associazione di cultori di liturgia e operatori pastorali voluta dalla Conferenza Episcopale Italiana. A più riprese, in seguito, collabora nei Centri di Apostolato Liturgico a Napoli, Bologna, Milano (S. Tecla) e Nizza in Francia.
Nell’ottobre del 1971 è trasferita in Vaticano per lavorare presso l’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice e vi rimarrà fino al 1981. Gli anni di servizio in questo Ufficio sono per lei una scuola continua, non solo nella conoscenza del significato e della storia della ritualità liturgica, ma soprattutto per il contatto con la Parola di Dio e i testi eucologici. Tutto è stato un’opportunità formativa per la sua crescita spirituale e umana, nonché per le relazioni fraterne con numerose personalità ecclesiastiche che hanno reso ricca la sua vita infondendole un ampio respiro ecclesiale. Parlava spesso di questo tempo di grazia, delle opportunità di servire la Chiesa cattolica durante i Conclavi e la celebrazione dell’Anno Santo, del respiro universale e della bellezza di una vita interamente donata per il popolo fedele di Dio.
Dal 1981 al 1993 è Segretaria regionale e consigliera regionale, unitamente all’impegno di accompagnare le juniores nella formazione specifica per la missione delle Pie Discepole.
Ama intensamente la sua vocazione e si ingegna in tutti i modi per coltivare la spiritualità, la vita di preghiera profonda, l’amore all’Eucarestia e al sacerdozio di Cristo a cui partecipa, in differenti modalità, il popolo di Dio. Trova nell’azione liturgica la fonte e il culmine della vita cristiana e desidera che sia vissuta e partecipata nello Spirito di Dio.
Quando le vengono affidate le novizie, del noviziato internazionale a Roma, è consapevole della gravità del compito che l’attende: si affida al Maestro Divino che è l’unico formatore delle sue Discepole, attivando con ingegnosa pedagogia l’arte quotidiana della prossimità e dell’amore che permette di comprendere meglio la complessità dell’animo umano di tutti, e anche delle nuove generazioni. Conosce i suoi limiti e le sue fragilità e si affida volentieri alla preghiera di tutte e alla collaborazione confidente con le superiore maggiori. Ama la natura e coltiva con realismo il senso del quotidiano sapendo leggere negli eventi, nella natura e nella cura di sé e delle cose una parola di bene.
Chi l’ha avuta come maestra di noviziato testimonia: «Sr. M. Santina sapeva camminare accanto alle giovani in formazione, dando loro spazio per crescere in modo integrale, coltivando la bellezza umana, cristiana e religiosa. Con le sue novizie sparse nel mondo ha sempre mantenuto una cura spirituale e umana, anche dopo la Professione, e ha cercato di accompagnarle da lontano soprattutto con la preghiera e la sua saggezza e semplicità profonda, ma soprattutto di una presenza materna che indirizza sempre le figlie a cercare
la felicità della vita in Gesù Maestro. Sr. M. Santina ha voluto tanto bene a noi e a tutte le sorelle. Per noi, che abbiamo avuto la benedizione di averla come maestra, rimane un esempio di Pia Discepola che ha trovato la sua forza sempre in Gesù Maestro e nella protezione della Madonna a cui era molto devota e ci incoraggiava in questo» (Sr. M. Louise O’Rourke).
Con il tempo, l’ipertiroidismo di cui soffriva fin da giovane, rende più fragile la sua salute e nel 2010 le viene diagnosticata una neoplasia tiroidea, per la quale è necessario sottoporsi ad un intervento chirurgico. Cardiopatica e ipertesa, con evidenti fragilità fisiche e neurologiche è trasferita prima ad Alba e poi a Sanfré, dove conclude il suo pellegrinaggio terreno, confortata dalle cure delle sorelle,
dall’Unzione degli Infermi e dalla preghiera di chi l’accompagna nel momento decisivo.
Sr. M. Santina, confidiamo che tu possa partecipare alla Liturgia eterna del Cielo, di cui hai coltivato il desiderio nella tua vita e l’hai trasmesso a chi ha condiviso con te il cammino. A te affidiamo in modo particolare i giovani in formazione, le novizie e i novizi della Famiglia Paolina perché, insieme, si possa corrispondere al sogno che Dio, in Gesù Maestro, ci ha condiviso: «Ho desiderato ardentemente mangiare questa Pasqua con voi»!