La liturgia di questa XVIII domenica del TO ci invita: “O voi tutti assetati, venite all’acqua, porgete l’orecchio e venite a me, ascoltate e vivrete”. Quest’invito è stato colto, nel silenzio della notte di oggi, 3 agosto 2014, dalla nostra sorella
SR. M. GRAZIA GIORGIA GULINO
NATA A RAGUSA IL 12 DICEMBRE 1920
Gesù Maestro, nella prima domenica del mese di agosto, verso le ore 4,00, l’ha introdotta nella vita eterna. Sr. M. Grazia che si trovava nell’infermeria della comunità Divin Maestro di Albano Laziale (RM), si è risvegliata nella luce del giorno senza tramonto e ha incontrato il Cristo Risorto, all’alba del giorno ottavo.
Giorgia aveva 18 anni quando entrava nella nostra Congregazione, a Catania, il 20 gennaio 1939. Il parroco la presenta come una giovane di buona formazione cristiana e sana nella condotta morale; sottolinea anche la sua ottima partecipazione alla vita sacramentale e alla vita ecclesiale, notando in Giorgia l’inclinazione alla vita religiosa. Infatti, dopo il noviziato e nella stessa casa di Alba (CN), il 6 aprile 1942 emette la Professione religiosa. Emetterà i voti perpetui a Milano il 27 maggio 1947. Nel compiere la missione che le viene affidata, come Pia Discepola, alterna periodi vissuti in Case Divin Maestro, nei laboratori di cucito, a tempi nelle case San Paolo. Nel 1947 è a Milano, nel laboratorio di arte sacra quindi passa a Roma San Paolo, in stireria. Viene poi inviata a Catania, a Bordighera, a Cinisello Balsamo in laboratorio confezioni. Dopo un periodo trascorso ad Ariccia, sarà a Genova e a Cibali come aiuto in infermeria. Trascorse anche periodi a Palermo, a Roma RA e a Catania in laboratorio confezioni. Dal 1984 al 1994 è inviata in diverse comunità presso la Società San Paolo occupandosi del guardaroba: a Roma SP Film, ad Albano, a Torino. Nel 1994 offre il suo contributo nell’infermeria della Casa DM di Albano e quindi, nel 1995, alla Comunità Beato Timoteo (Roma Portuense). Da qui, nel 1998, sarà trasferita nella comunità di Palermo dove svolge alcune attività compatibili con la sua età avanzata. Nel mese di maggio di quest’anno, a causa di un peggioramento delle sue condizioni generali, è trasferita nell’infermeria di Albano dove, curata con amore e pazienza dalle sorelle e dal personale infermieristico, ha trascorso l’ultimo tratto di strada della sua lunga vita, segnata spesso dalla sofferenza anche a causa della salute malferma e del suo carattere.
In Sr. M. Grazia era presente una profonda tensione spirituale verso il più e il meglio; era una sorella assetata di valori spirituali, in ricerca di Dio, come si esprime in una sua lettera a Madre M. Lucia Ricci: “Per me era tanto attesa la circolare in preparazione al nostro 50° di fondazione; voglia essere motivo di speranza per tutte le Pie Discepole, di un ritorno alla silenziosità di una volta, tanto desiderata e forse anche cercata perché amata….Si sente solo il bisogno di Dio, di stare unita a Lui solo, mentre ciò che fa novità e non entra nel campo dello spirito dà fastidio e non ci fa progredire” (Catania,17.03.1973). Il suo affetto alla Congregazione, alla Famiglia Paolina, si traduceva in donazione costante e operosa come afferma ancora lei stessa in una lettera non datata a Sr. M. Paola Mancini: ”Sì mi ha fatto tanto piacere vedere la Cambiale, perché l’ho pagata con tanto sudore, una alla settimana e non ce n’erano mai basta. Io ringrazio il Signore e anche il Primo Maestro che mi ha dato la possibilità di farmi questi meriti, senza mai rifiutarmi. Questo è il mio modo di fare, non dire mai di no è un mezzo di cristificazione e per sentirmi sempre più Pia Discepola. Amore a Gesù Eucaristico, al servizio sacerdotale e liturgico. Mi aiuti anche lei con la sua preghiera”.
A Sr. M. Regina Cesarato, superiora generale, in uno scritto del 2007, parla dell’importanza dell’umiltà e della fede “per vivere la donazione con serenità e gioia”. E continua scrivendo: “Io sono ormai al limite delle mie forze ma finché posso cerco di dare il mio piccolo contributo. Ti chiedo di pregare per me, lo farò anch’io per te e per tutto il governo”. Sr. M. Grazia, davanti al volto di Dio si farà di certo interprete dei bisogni dei fratelli della Società San Paolo che ha amato e servito per lunghi anni e non dimenticherà di intercedere per il dono delle vocazioni in questo anno Centenario di fondazione della Famiglia Paolina. Affidiamo con fiducia alla misericordia e tenerezza di Dio Padre questa serva buona e fedele. Riposi in pace!