Carissimi,
con profonda commozione vi comunichiamo che alle ore 17,40, presso la Clinica Universitaria di Erlangen, a pochi chilometri da Norimberga (Germania), il Cristo risorto, l’agnello pasquale immolato, ha invitato al banchetto delle nozze eterne la nostra sorella
RANDRIAMIHAJAMANANA sr VIRGINIE ZAFIARISOA
nata a Anatihazo, Isotry (Antananarivo, Madagascar) il 24 dicembre 1978
L’amore è stato la molla che l’ha sempre orientata, la motivazione della risposta al suo Signore e Maestro, come lei stessa affermava mentre si preparava al passo decisivo della professione perpetua. L’invito di Gesù a rimanere nel suo amore, aveva accompagnato tutta la sua vita. E proprio questa parola giovannea, letta e riletta al suo capezzale, l’ha sostenuta fino all’ultimo giorno.
Sr Virginie entrò in congregazione nella casa di Antananarivo (Madagascar), il 3 settembre 2003. Dopo i primi anni di formazione, si inserì nel noviziato internazionale di Nairobi (Kenya) per vivere una bella esperienza, a contatto con sorelle di varie nazioni. A conclusione di quel tempo formativo, emise la prima professione, ad Antananarivo, il 29 giugno 2008. Da giovane professa ebbe la possibilità di varie esperienze apostoliche nella frequentatissima libreria della capitale malgascia e nella missione itinerante; sperimentò pure il lavoro redazionale da lei particolarmente amato. Poté inoltre approfondire la propria formazione culturale attraverso lo studio della filosofia e della catechesi.
Nell’anno 2014 giunse in Italia per apprendere la lingua e vivere il tempo di preparazione alla professione perpetua in un gruppo di sorelle provenienti dai diversi continenti. Il 13 giugno 2015, ad Alba, nella solenne celebrazione commemorativa del centenario di fondazione, emise la professione perpetua.
Aveva accolto con gioia e un po’ di batticuore l’invito della superiora generale a rafforzare con il suo entusiasmo la delegazione del Centro Europa. Nell’ottobre 2016 si era inserita con amore e tanta speranza nella casa di Düsseldorf. In quella città aveva perfezionato le conoscenze della lingua e letteratura tedesca già acquisite attraverso la frequenza all’Università, prima dell’ingresso in congregazione. E per svolgere con maggior competenza la missione aveva frequentato un corso per librai.
Nel 2019 veniva trasferita a Norimberga. Anche in questa comunità le sorelle hanno subito apprezzato la sua semplicità e apertura che favorivano la relazione con ogni categoria di persone. Amava specialmente la pastorale vocazionale nella quale si coinvolgeva con tanta speranza. Nello scorso mese di agosto la partecipazione alla giornata mondiale della gioventù, a Lisbona, l’aveva colmata di gioia. Scriveva in quell’occasione: «Sono molto grata a Dio e alla Congregazione per la bella opportunità che mi ha consentito di lavorare in équipe come Famiglia Paolina e di comunicare ai giovani la nostra vocazione e missione».
Verso la fine dello scorso febbraio, dopo ripetuti esami clinici, le venne diagnosticato un tumore alle ovaie già in fase avanzata, con gravi metastasi al fegato. Sr Virginie ha accolto in un crescente abbandono, nella pace e si potrebbe dire nella gioia, questo passaggio del Signore nella sua vita.
Con molta consapevolezza, prima di recarsi in ospedale per la biopsia al fegato, dopo la quale non sarebbe più rientrata in comunità, aveva affidato a una consorella alcuni fogli sui quali aveva indicato i canti per la celebrazione esequiale. Tra gli altri, un canto a Maria, in lingua tedesca: Benedicimi Madre, io sono tua figlia. Un canto che ha ritmato le ultime giornate e ravvivato il suo profondo desiderio di andare a casa, andare in cielo… Sulle sue labbra fioriva il rendimento di grazie per ogni cosa. E anche alla superiora generale che si era recata a visitarla, continuava a ripetere, in perfetto italiano: «Grazie carissima…».
Il personale della struttura ospedaliera era edificato dalla sua serenità e dall’accompagnamento affettuoso delle sorelle. Le infermiere, incuriosite per la lunghezza e musicalità del cognome, ne avevano scoperto lo splendido significato: le nozze del re. Un’espressione che sintetizza la bellezza di quanto ha vissuto sr Virginie: davvero oggi, come una sposa, è stata invitata alle nozze del re, al banchetto nuziale dell’agnello per rimanere per sempre nell’amore, nell’intimità, nella gioia.
Siamo particolarmente vicine alle sorelle della delegazione del Centro Europa ma anche a quelle del Madagascar che danno l’ultimo saluto alla terza sorella malgascia andata al Padre in età giovanile. Crediamo che questi semi, caduti nella terra, sono abitati da un dinamismo di vita inarrestabile, imprevedibile, pasquale. Un dinamismo che potrà ottenere la vita a molti.
Con affetto.
sr Anna Maria Parenzan
Roma, 10 aprile 2024