FSP Italia: Sr Rita Nume

Nazione di nascita: Italia
+ 01/04/2019 Albano

Carissimi,

il Signore ha visitato nuovamente la comunità della Casa generalizia. Poco dopo le ore 15, nel reparto “San Raffaele” di Albano, ha pronunciato il suo “eccomi” per sempre, la nostra sorella

NUME TERESA Sr MARIA RITA
nata a Taranto il 19 settembre 1929

In questi ultimi tempi, fioriva sulle sue labbra un insistente grazie, per tutto, insieme a una continua richiesta di perdono. Avvertiva che l’incontro con il suo Signore si avvicinava, era pienamente cosciente che il tempo si faceva breve e ormai era abbandonata nelle mani di Dio. Nel silenzio e nella pace, la vita di questa cara sorella è giunta al compimento.

Entrò in Congregazione nella casa di Roma, il 10 gennaio 1954, aprendo la strada alla sorella più giovane, Sr Maria Grazia, che l’avrebbe seguita un anno dopo. Si fece subito apprezzare per le sue abilità casalinghe e iniziò presto a svolgere quel servizio di sartoria che avrebbe dato una nota particolare alla sua vita paolina. Dopo una breve esperienza a Reggio Calabria, dove ebbe l’opportunità di svolgere l’apostolato della libreria, rientrò a Roma per l’anno di noviziato che concluse, con la prima professione, il 30 giugno 1957.

Da giovane professa, svolse l’apostolato librario nelle comunità di Sassari e Agrigento. E dopo la professione perpetua, emessa a Roma nel 1962, proseguì l’impegno della libreria e dell’Agenzia “San Paolo Film” a Reggio Calabria, Messina, Belluno, Udine e Matera.

Dalla mamma, aveva appreso l’ordine e la pulizia, l’arte della cucina e del cucito. E così, quando nel 1976 Sr Maria Cevolani, allora superiora generale, le chiese di inserirsi in Casa generalizia per assumere il compito della sartoria, l’accolse con naturalezza e con tanto desiderio di mettere a servizio di tutte le sorelle del mondo l’amore alla bellezza e all’eleganza, e la professionalità che a mano a mano andava acquisendo. La grande sartoria del terzo piano divenne un po’ alla volta il cuore di tutta la Casa. Sr Rita non badava a orari, era sempre disponibile non solo per le sorelle della comunità, ma per tutte le sorelle che approfittavano delle visite in Italia per sistemare il proprio guardaroba. In oltre quarant’anni di servizio, ha dato infiniti punti di imbastitura e ha percorso con la sua fedele macchina da cucire, che custodiva con amore e un pizzico di gelosia, migliaia di chilometri di perfette cuciture.

Sr Rita era anche un’eccellente cuoca e fino ad alcuni anni fa, era sempre pronta al suo turno domenicale in cucina, preparando i piatti tipici della sua terra pugliese.

Lavorava veramente a tempo pieno ma riservava sempre le prime ore del pomeriggio alla preghiera. La ricordiamo raccolta nel coretto della cappella mentre affidava al Signore le persone a lei care. Cercava in tutti i modi di essere vicina e condividere la vita e l’impegno apostolico della sorella, da molti anni missionaria in America Latina. In fondo al cuore aveva un rammarico: non aver dedicato abbastanza tempo allo studio, all’approfondimento della spiritualità paolina. E aveva un altro grande cruccio: la sordità che le impediva spesso la comunicazione normale con le sorelle. Soffriva quando non riusciva a comprendere i discorsi che si facevano attorno a lei e desiderava fare tutto il possibile per entrare in relazione con il mondo che la circondava. L’ultimo periodo della sua vita è stato un capolavoro di grazia, di disponibilità, di distacco. Da tempo aveva previsto che la malattia ai polmoni che l’aveva colpita molti anni fa, avrebbe preso nuovamente il sopravvento. E così ha preparato ogni cosa: nel silenzio ha sistemato la sua stanza, ha fatto il distacco anche da oggetti cari e ha chiesto spontaneamente di recarsi ad Albano, nel reparto “San Raffaele” per ricevere le cure più adatte e prepararsi all’attesa consapevole dello Sposo.

Sr Rita ci mancherà molto ma siamo certe che si trova già nell’abbraccio del Padre perché, sull’esempio dell’apostolo Paolo che tanto amava, «ha combattuto la buona battaglia, ha terminato la corsa, ha conservato la fede».

Con affetto.

Sr Anna Maria Parenzan
  Superiora generale

Roma, 1° aprile 2019.


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