FSP Italia: Sr M. Donata Bugnola

Nazione di nascita: Italia
+ 25/05/2021 Albano

Carissimi,

ieri sera verso le ore 21, presso l’Ospedale “Regina Apostolorum” di Albano, è stata chiamata alla vita eterna la nostra sorella

BUGNOLA GIOVANNA sr MARIA DONATA
nata a Selva di Progno (Verona) il 10 luglio 1926

La vita di questa cara sorella è stata ricca di tante belle sorprese di Dio e di una continua, fedele, amorosa risposta alle più diverse chiamate. Entrò in congregazione nella casa di Alba, il 29 giugno 1948. Venne presto considerata matura nella vocazione per svolgere l’apostolato itinerante nelle città di Torino e Verona. Visse poi a Roma il noviziato e qualche mese dopo la prima professione, emessa il 19 marzo 1951, era pronta per recarsi come missionaria nelle Filippine.

A Lipa e a Pasay City apprese la lingua inglese e svolse il servizio di autista. Le sorelle filippine ricordano la sua semplicità e gioia, l’amore al popolo che si manifestava anche nell’apprendere i canti popolari nella lingua tagalog. E quando, nel 1959, Maestra Tecla diede ben volentieri il suo assenso per l’apertura della casa di Kaoshiung (Taiwan), la comunità di Pasay City accolse la decisione con gioia indescrivibile. Tutte avrebbero voluto partire per la Cina. Ma le prescelte furono: sr Maria Donata Bugnola, nel ruolo di superiora, sr Maria Costanza Justo, sr Maria Giovanna Abuda, sr Maria Timotea Villaram. Giunsero a Taipei il 5 maggio 1959, e proseguirono per Kaoshiung in treno, attese e aiutate dal prefetto apostolico. Iniziarono con entusiasmo lo studio della lingua cinese e il 30 giugno erano già in grado di fare la prima esperienza di diffusione leggendo alle persone le brevi frasi scritte in cinese su foglietti di carta. Dalle Filippine, le sorelle aiutavano la piccola comunità in tutte le necessità.

L’anno seguente, un altro atto di fede attendeva sr Donata: la fondazione della casa di Taipei della quale fu pure la prima superiora. Ma le sorprese non erano finite… Nel 1965, superando difficoltà che sembravano insormontabili, ottenne il visto, insieme ad altre due sorelle, per aprire la comunità di Karachi (Pakistan) affrontando una nuova cultura, quasi totalmente musulmana. Il mattino lo trascorreva in tipografia per aiutare nella stampa del settimanale cattolico e il pomeriggio a scuola per apprendere l’urdu, la lingua nazionale. Ben presto quelle coraggiose sorelle iniziarono la diffusione nelle famiglie e nelle scuole di lingua inglese. Dapprima visitarono i cattolici, poi pian piano allargarono il raggio di azione mentre facevano i preparativi per aprire la libreria, sollecitate dalle continue richieste dei missionari.

Dopo due mandati di superiora a Karachi, nel 1972 sr Donata rientrò a Roma per iniziare una nuova fase della vita, a servizio della Chiesa universale presso la Congregazione per il Clero, mentre risiedeva nelle comunità di Via dei Lucchesi e Borgo Angelico. Quando nel 1997, dovette ritirarsi per raggiunti limiti di età, ricevette l’onorificenza “Pro ecclesia et Pontifice” per i venticinque anni di un qualificato servizio alla Sede apostolica.

Con semplicità e abbandono alla volontà di Dio, si inserì quindi nella comunità di Albano dove prestò la propria opera negli uffici amministrativi e in altri servizi comunitari. Nel 2011, in occasione del sessantesimo di professione, scriveva: «Dico grazie al buon Dio che nella sua fedeltà e amore mi ha accompagnata lungo questi anni di varie esperienze nella vita paolina. Grazie per i miei rinnovati “sì” che hanno impreziosito la mia vita di tante esperienze».

Da alcuni anni si trovava nel reparto San Raffaele, un ambiente adatto alla sua situazione fisica divenuta, specialmente negli ultimi tempi, sempre più fragile. È vissuta nel silenzio, nella pace, irradiando attorno a sé il profumo della sua bontà nell’abbandono al volere del Signore. La malattia del covid19 che l’aveva colpita dopo Pasqua, l’ha costretta a un lungo ricovero presso l’Ospedale “Regina Apostolorum” dove ha concluso la lunga corsa. L’affidiamo nelle braccia del Padre buono e l’accompagniamo con il canto delle sue montagne esprimendole tutta la riconoscenza per la sua bella e preziosa vita missionaria paolina.

Con affetto.

 sr Anna Maria Parenzan

Roma, 26 maggio 2021


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