PDDM Brasile: Sr. M. Venerina Vaccarisi

Nazione di nascita: Italia
+ 08/06/2021 São Paulo

Carissime Sorelle,
il giorno 8 giugno 2021 alle ore 21:20 nell’ospedale Paulistano, a São Paulo (Brasile) ha concluso il suo pellegrinaggio terreno la nostra sorella

SR.M. VENERINA – MICHELINA VACCARISI
nata l’8 Gennaio 1928 ad Avola (Siracusa) Italia.

In famiglia era la maggiore di 9 figli: 4 fratelli e 5 sorelle tra cui una pia Discepola: Sr. M. Rosaria. Entra in Congregazione a Catania il 24 gennaio 1948, nel giorno in cui a Roma muore il Beato Timoteo Giaccardo. Raggiunge Alba (CN) per la forma-zione religiosa ed emette la Prima Professione ad Alba il 25 marzo 1951 e i Voti perpetui a Roma il 25 marzo 1956.
Definisce la sua breve e sintetica storia vocazionale, scritta nel 2012, come sto-ria d’amore! Dio chiama chi vuole! La famiglia povera, ma laboriosa e ricca di fede, di sacrificio e di fedeltà ha contribuito a porre radici solide alla sua vita cristiana. Poi l’Azione cattolica ha aiutato a formare la sua sensibilità ecclesiale e missionaria. Afferma in particolare: «Ho sentito la chiamata di Dio in un giovedì santo in cui la gioventù dell’Azione Cattolica faceva l’adorazione di notte all’altare della Reposizione (al Santo Sepolcro). Mi sono incantata e pensavo come sarebbe bello se potessi fare questo più volte! Il Signore certamente mi ha esaudita». Ha avvertito la chiamata con insistenza da parte di Gesù e all’età di 20 anni ha manifestato la sua intenzione di con-sacrarsi al Signore ai genitori. Ha dovuto superare la resistenza dei familiari, specie della mamma che, non godendo di buona salute, faceva affidamento sulla figlia maggiore. Ma infine, con fede, la mamma si arrese giungendo al “sia fatta la volontà di Dio”. E questo ebbe come effetto anche un miglioramento delle sue condizioni di salute. «Ho fatto la professione il giorno di Pasqua (che in quell’anno coincideva al 25 marzo). Questo è il giorno che ha fatto il Signore! Alleluia! Questo alleluia mi ha accompagnato tutta la vita!». Nell’esercizio della missione dopo la professione ha tra-scorso un anno, in sartoria, presso la Casa Madre della Società San Paolo in Alba, valorizzando la presenza assidua del Fondatore che assicurava alle comunità paoline le meditazioni settimanali. Quindi è inviata a Catania poi a Roma sempre nell’apostolato sacerdotale. E continua: «Dopo la professione perpetua sono stata mandata a seguire Gesù in terra brasiliana, dove per grazia di Dio sto fino adesso. Sono contenta e felice. Non basta tutta l’eternità per ringraziare Dio». Certamente avrà raggiunto il cuore di questa giovane sorella la parola di Madre M. Lucia Ricci che, in una meditazione del 1956, diceva: «Ora, diciamo anche noi alle nostre missionarie: Andate. È già terra di fuoco solo vivere bene la nostra vita, perché il fuoco si mantenga. Noi, più di ogni altro missionario, abbiamo il compito di andare, accendere, alimentare questo fuoco della carità in un modo unico, perché a noi, il Signore, ha dato in consegna la fiamma della carità eucaristica, sacerdotale, liturgica, che è da tenere costantemente accesa nel nostro cuore e in ogni luogo dove andiamo». Sr. M. Venerina fa parte di quel gruppetto di sorelle che, il 26 luglio 1956, diede ufficialmente inizio alla nostra presenza di Pie Discepole a São Paulo in Brasile, inviate per comunicare la fiamma di tale carità che scaturisce dal carisma.
Nei primi anni della sua vita missionaria, assieme ad altre sorelle, ha assunto il servizio sacerdotale nel vocazionario paolino. Partecipava ad iniziative vocazionali viaggiando e visitando le famiglie contagiandole con la sua presenza amica e comunicatrice di pace. Sr. M. Venerina, nel silenzio, nella preghiera e con la bontà, ha costruito la nostra storia assieme alle sorelle brasiliane. Valorizzando il suo diploma in ricamo e cucito si è dedicata costantemente alla confezione di paramenti liturgici, all’Apostolato Liturgico in varie comunità. Dal 1978 al 1980 è superiora locale della comunità Cristo Redentor di Rio de Janeiro. Per vari anni ha fatto parte della comunità di Brasília, di Caxias do Sul, e ultimamente di Cabreúva. In maggio 1989 venne in Italia per poter accompagnare da vicino la mamma anziana e sofferente. Per facilitarne la prossimità Sr. M. Venerina, nel 1990, fu destinata per alcuni anni in Portogallo. Dopo la morte della mamma le sorelle del Brasile chiesero ripetutamente al Governo generale che Sr. M. Venerina potesse rientrare in Brasile: così, nel 1997, rientra in Brasile, che diventa di fatto la sua patria di adozione.
Le sorelle del Brasile sentono la sua presenza come matriarca, sottolineando come la sua presenza orante, operosa e silenziosa animasse sia le sorelle sia gli Amici e le Amiche del Divin Maestro. Ha saputo stabilire legami di fraternità con le famiglie, sempre desiderosa di offrire loro uno strumento utile per la preghiera in famiglia: l’Officio divino delle comunità. Era apprezzato il suo dinamismo nella missione e la sua testimonianza personale nel dedicare la prima ora della giornata all’Adorazione eucaristica. Come autentica missionaria, sempre ha comunicato l’amore a Gesù Maestro presente nell’Eucaristia, nella Liturgia e nella Chiesa Popolo di Dio. Si è preoccupata di incentivare la conoscenza di Madre Scolastica Rivata e di affidare, alla sua intercessione, specialmente la preghiera per i bambini.
Quando si è manifestato il cancro all’esofago Sr. M. Venerina ha combattuto la buona battaglia affrontando con serenità l’apostolato della sofferenza e accogliendo la cura e l’attenzione da parte delle sorelle. A chi le chiedeva se desiderasse rientrare in Italia rispondeva sorridendo: “anche di qui si va in Paradiso”. Quando Sr. M. Rosaria, la sorella Pia Discepola, andò a farle visita e lei, grata, scrive a Sr. M. Micaela Monetti, superiora generale: «Ti ringrazio di questo bel regalo che mi hai fatto mandando Rosaria qui in Brasile. Mi sembra di sognare ma è verità. È stato un dono di Dio. Grazie a Dio e a te. Sei stata delicata e gentile. Il Signore ti ricompenserà. Grazie!».

Sr. M. Venerina aveva un particolare anelito verso la santità, la santificazione, anelito che esprimeva in vari scritti. Esprimeva a Sr. M. Regina Cesarato: «Il Signore ti dia tutto quello che tu di buono e di bello desideri, soprattutto la santità e la sapienza». «Il Primo Maestro ci diceva: ovunque ci troviamo in qualsiasi posto possiamo farci sante. Sono sempre felice e contenta!». Questa testimonianza di essere felice è quasi un’eco di quell’alleluia pasquale del giorno della sua professione religiosa. Terminata la corsa, riceve il premio della vita eterna! Ora fa parte della Chiesa trionfante!
Siamo grate anche alle varie sorelle della Provincia Brasile e ai fratelli paolini che hanno manifestato affetto e gratitudine. Alcune testimonianze, in particolare, delle sorelle che l’hanno accompagnata più da vicino: «Sr. M. Venerina ripeteva ogni giorno, cerchiamo sempre di vedere la parte positiva nell’altro. Era una donna molto caritatevole, silenziosa, serena, contenta della vocazione. Non faceva mai rumore, ma era una consegna viva e attiva di ogni giorno al Signore e ai fratelli. Sr. M. Venerina ha trascorso tutto il periodo di cura della salute con serenità e grande fiducia in Dio. Il suo mantra era: siamo nelle mani di Dio ed è il posto migliore in cui possiamo esserci perché nessuna foglia cade a terra senza il permesso di Dio. Era grata per tutto. Se n’è andata… Ma la sua presenza è qualcosa che non ci lascerà mai… È così forte nella vita di ciascuna di noi, perché era il vino di Gesù nella gioia di una parola di fede e testimonianza di coloro che si sentivano amati dall’AMATO. Vai e non dimenticare di dire a Gesù che siamo grate a Dio per il tuo amore missionario. Aiuta e risveglia in noi questo amore».
Sr. M. Venerina dal Paradiso continua ad accompagnare la Famiglia Paolina del Brasile e dell’America Latina, ottenendo la liberazione dalla pandemia e da ogni forma di oppressione che toglie la dignità e la libertà ai popoli! Grazie ancora per tutta la tua dedizione al Brasile che ti ama tanto. Sr. M. Venerina, canta in Paradiso, chiama la gente, canta la Pasqua!


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